“Pnrr e Mezzogiorno, la sfida della coesione economicamente sostenibile" è il tema dell'incontro che si è svolto venerdì 5 aprile nella Sala D'Amato dell'Unione Industriali Napoli, dopo i saluti del presidente Costanzo Iannotti Pecci, i lavori sono stati moderati da Erminia Mazzoni con gli interventi di Adriano Giannola presidente Svimez, di Angelo Lancellotti presidente Acen, di Anna Maria Carloni.

Il ministro Raffaele Fitto ha concluso i lavori.

“Impossibile spendere tutti i fondi del Pnrr entro il 2026" è la previsione allarmante del presidente dei costruttori napoletani Angelo Lancellotti al cospetto del ministro agli Affari europei Raffaele Fitto.

Il ministro per gli affari europei conferma che c'è uno strumento essenziale per il rilancio del Sud però molti punti sono ancora da verificare c'è un confronto aperto sulle Zes ( Zona economica Speciale) in un piano industriale di straordinaria entità ed un confronto anche polemico con gli argomenti relativi alle aree al progetto di coesione, ci saranno a disposizione vari miliardi ed un confronto per chiudere gli ultimi accordi con le regioni del Sud Campania Puglia Sardegna e Sicilia opinione che incontra la polemica con il governatore de Luca che afferma che le risorse del fondo di sviluppo e coesione sono fermi da un anno e mezzo, il governatore vanta un credito di almeno 4 miliardi destinati ad una serie di progetti di sviluppo ed attende da un anno e mezzo che si sblocchino le risorse.

A tal proposito c'è stata una stretta di mano fra i due, si sono incontrati per caso in occasione della giornata inaugurale del seminario della fondazione Merita, tra i due c'è correttezza istituzionale ma le posizioni rimangono lontane ed intatte, segno che le ipotesi di confronto sono aperte ma si dovrebbero mettere ad un tavolo e sbloccare definitivamente la situazione cosa che non è ancora successa.

Il ministro ha riconosciuto la Zes Campania come una fra le migliori performance delle otto però le posizioni rimangono distanti in quanto divergono per procedure di uso e di controllo col risultato che entrambi rimangono sulle proprie posizioni, il governo andrà avanti sulla strada del coordinamento e che si stanno studiando le specificità delle singole regioni per favorire gli investimenti.

Secondo il ministro un'unica area Zes che comprende tutte le otto regioni del mezzogiorno porterebbe una grande opportunità per competere con il resto del mondo, potrebbe giocare una partita importante sulla semplificazione in materia fiscale, ci sono a disposizione svariati miliardi ma bisogna snellire le procedure e accelerarle.

Il ministro ha confermato che sta lavorando con le singole regioni per i fondi di sviluppo e coesione con una interlocuzione di carattere tecnico, non è voluto entrare nei dettagli, sta lavorando con i singoli governatori ma la complessità delle regioni e la mole di risorse è tale, si parla di vari miliardi, che bisogna seguire un accordo serio e rispettoso dei ruoli istituzionali.

Il confronto all'Unione industriali è stato proficuo, il ministro ha teso una mano ed ha spiegato molte ipotesi allo studio, il PNRR è un'opportunità per l’Italia, che non si può sbagliare è un elemento di successo per l'investimenti a livello europeo, bisogna superare logiche corporativistiche e porre il tema delle competenze per spendere quelle risorse.

Photogallery - Napoli - “Pnrr e Mezzogiorno”, confronto in Unione Industriali col Ministro Fitto - 05-04-2024

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