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MONITORE NAPOLETANO
Fondato nel 1799 da
Carlo Lauberg ed Eleonora de Fonseca Pimentel
Anno CCXXV

Rifondato nel 2010
Direttore: Giovanni Di Cecca

Calcio - E' morto Franz Beckenbauer Stampa
Scritto da Redazione   
Lunedì 08 Gennaio 2024 15:27

Se n'è andato dopo l'Epifania, in silenzio, in perfetto stile tedesco, Franz Beckenbauer.

Epico il ricordo degli appassionati di calcio nel suo Italia - Germania 4 a 3 allo stadio Azteca di Città del Messico, quando no potendo più uscire per una lussazione alla spalla, giocò buona parte del II tempo e dei tempi supplementari con una vistosa fascia alla spalla.

Vinse la Coppa del Mondo nel 1974 in Germania e poi la rivinse, da allenatore, nel 1990 in quello sfortunato ultimo atto calcistico del XX Secolo che fu Italia '90, le edizioni successive, per quanto importanti non ebbero più lo spessore calcistico di quegli anni.

 

 

La scheda

Franz Anton Beckenbauer (Monaco di Baviera, 11 settembre 1945 – Salisburgo, 7 gennaio 2024) è stato un calciatore, allenatore di calcio e dirigente sportivo tedesco, di ruolo difensore.

Soprannominato Kaiser, è considerato uno dei più grandi giocatori della storia del calcio nonché da alcuni come il miglior difensore di tutti i tempi. Occupa la 4ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer e la 3ª posizione nell'omonima lista pubblicata dall'IFFHS. Nel marzo del 2004, Pelé lo ha anche inserito nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori viventi, redatta in occasione del Centenario della FIFA. A livello individuale ha ottenuto inoltre per due volte il Pallone d'oro, nel 1972 e nel 1976, divenendo il primo difensore ad essere insignito per due volte dell'ambìto premio. Nel dicembre 2020 è inoltre stato inserito nel Dream Team del Pallone d'oro in qualità di miglior difensore centrale di tutti i tempi.

È cresciuto nel Bayern Monaco, al quale ha legato gran parte della propria carriera (dal 1964 al 1977) vincendo quattro Coppe di Germania, quattro campionati, una Coppa delle Coppe, tre Coppe dei Campioni e una Coppa Intercontinentale. Nel 1977 si trasferisce ai N.Y. Cosmos, con i quali in quattro stagioni si aggiudica tre campionati nordamericani. Dal 1980 al 1982 milita nell'Amburgo, dove vince un altro campionato prima di chiudere la carriera ancora con i N.Y. Cosmos.

Con la Germania Ovest ha partecipato a tre campionati del mondo (1966, 1970, 1974) e due campionati d'Europa (1972, 1976), vincendo da protagonista l'europeo 1972 e il mondiale 1974. Vanta inoltre una piazza d'onore ai Mondiali (1966) e una agli Europei (1976), oltre al terzo posto ai mondiali messicani del 1970; in quest'ultima occasione ha inoltre preso parte alla cosiddetta partita del secolo.

Da allenatore ha guidato la Germania Ovest, l'Olympique Marsiglia e il Bayern Monaco (in due occasioni), vincendo il campionato del mondo 1990, il campionato tedesco 1993-1994 e la Coppa UEFA 1995-1996. Assieme a Mário Zagallo e Didier Deschamps è una delle sole tre personalità del mondo del calcio riuscite a vincere il mondiale sia da giocatori sia da allenatori (e, come Deschamps, da capitano della nazionale vincente). Da commissario tecnico ha inoltre raggiunto la finale del mondiale 1986, uscendone tuttavia sconfitto dall'Argentina trascinata da Diego Armando Maradona.

Dal 2009 fino alla morte, avvenuta nel 2024, è stato presidente onorario del Bayern Monaco. È stato anche presidente del comitato organizzatore del campionato del mondo del 2006, venendo però criticato per le strategie adottate al fine di assicurare alla Germania l'organizzazione di tale edizione.


Biografia

Franz Beckenbauer è nato nel 1945 come secondo figlio del segretario postale Franz Beckenbauer senior (1905-1977) e di sua moglie Antonie (1913-2006), nata Hupfauf, a Monaco di Baviera nel quartiere di Giesing e crebbe con il fratello Walter di quattro anni.[14] Anche suo zio, Alfons Beckenbauer, ha militato nel Bayern Monaco.

Beckenbauer ha vissuto a Grünwald negli anni '70. Nel 1977 ha trasferito la sua residenza a Sarnen, nel cantone svizzero di Obvaldo. Dal 1982 ha vissuto a Oberndorf in Tirol in Austria, e dal 2005 a Salisburgo, mentre lavorava ancora in Germania.

È stato sposato tre volte e ha avuto cinque figli, tra cui Stephan, calciatore professionista, deceduto nel 2015.

 

È morto il 7 gennaio 2024, all'età di 78 anni, come annunciato dalla sua famiglia all'agenzia stampa DPA.


Caratteristiche tecniche

Dotato di grande personalità e carisma, qualità che ne fecero un personaggio molto popolare e gli hanno valso il soprannome di Kaiser, Beckenbauer ha giocato inizialmente nel ruolo di mediano, per poi affermarsi come libero.

Sorretto da innata classe, è stato uno dei primi difensori a cimentarsi – con eccellenti risultati – nello sviluppo della manovra, senza limitarsi al contenimento degli attaccanti avversari.

 

Carriera

Club

Formatosi nel settore giovanile del Bayern Monaco, la squadra della sua città, ne ha vestito la maglia dal 1964 al 1977 vincendo quattro Coppe nazionali (1965-1966, 1966-1967, 1968-1969, 1970-1971), quattro campionati (1968-1969, 1971-1972, 1972-1973, 1973-1974) una Coppa delle Coppe (1966-1967), tre Coppe dei Campioni (1973-1974, 1974-1975, 1975-1976) e una Coppa Intercontinentale (1976). Questi successi gli valsero la vittoria di due Palloni d'oro nel 1972 e nel 1976.

Nel 1977, ormai trentaduenne e considerato a fine carriera, passò ai N.Y. Cosmos, dove rimase per tre stagioni, vincendo tre campionati nordamericani (1977-1978, 1978-1979, 1979-1980). Rientrato in patria nel 1980, giocò ancora due anni con l'Amburgo, con il quale conquistò un campionato (1981-1982), per poi concludere la carriera nuovamente con i Cosmos nel 1983.


Nazionale

Beckenbauer (al centro) festeggia la vittoria del Mondiale 1974 con Gerd Müller (a sinistra) ed Helmut Schön (a destra)

Secondo classificato al Mondiale 1966, giunse terzo nel 1970. In quest'ultima competizione, nella celeberrima semifinale persa per 4-3 contro l'Italia, restò stoicamente in campo nonostante un infortunio occorsogli a cambi esauriti, il quale gli causò la lussazione di una spalla; Beckenbauer giocò i rimanenti 25' dei tempi regolamentari e tutti i supplementari con un braccio fasciato. Era stato ferito da Pierluigi Cera, e voleva continuare la partita perché Helmut Schön aveva già apportato i suoi due cambi[20].

Nel 1972 divenne campione d'Europa e nel 1974 del mondo, sconfiggendo nella finale dei mondiali casalinghi la più quotata Arancia Meccanica, i Paesi Bassi guidati dall'estro di Johan Cruijff. Nel 1976 sfiorò la riconquista dell'Europeo, perdendo ai rigori la finale con la Cecoslovacchia. Si sarebbe ritirato dalla Nazionale l'anno seguente.

Ritiratosi dall'attività agonistica, divenne allenatore e dal 12 settembre 1984 all'8 luglio 1990 fu commissario tecnico della nazionale tedesca, piazzandosi secondo al campionato del mondo 1986 e vincendo quello del 1990, svoltosi in Italia. Insieme al brasiliano Mário Zagallo e al francese Didier Deschamps, è una delle tre persone ad aver vinto il mondiale sia da giocatore sia da allenatore.


Terminato trionfalmente il campionato mondiale 1990, si dimise da allenatore della Germania, venendo sostituito da Berti Vogts. Dal 1º settembre 1990 allenò l'Olympique Marsiglia, ma poco più tardi, il 31 dicembre 1990, venne esonerato dal presidente Bernard Tapie.

Fece quindi ritorno al Bayern Monaco, divenendone allenatore il 28 dicembre 1993. Il 30 giugno 1994 lasciò la carica di allenatore, dopo aver vinto il campionato. Tornò nuovamente sulla panchina del Bayern Monaco il 28 aprile 1996; a fine stagione vinse la Coppa UEFA 1995-1996.


Dirigente

Dopo esserne stato vicepresidente del club nel 1991 e presidente nel 1994, nel 2002 divenne il nuovo direttore amministrativo del Bayern Monaco. Dal 1998 fu vicepresidente della Federazione calcistica della Germania.

Nel 2006, fu presidente del comitato organizzatore del campionato del mondo dello stesso anno: tuttavia, ricevette diverse critiche per le attività di lobbismo che condusse al fine di assicurare alla Germania l'organizzazione di tale edizione.

Dal 1º gennaio 2007 al 30 marzo 2011, fu vicepresidente della FIFA. Il 27 novembre 2009, lasciò la carica presidenziale e la direzione amministrativa del Bayern Monaco; il giorno seguente, divenne presidente onorario del club bavarese.


Palmarès

Giocatore

Club

Competizioni nazionali
  • Campionato tedesco: 5
Bayern Monaco: 1968-1969, 1971-1972, 1972-1973, 1973-1974
Amburgo: 1981-1982
  • Coppa di Germania: 4
Bayern Monaco: 1965-1966, 1966-1967, 1968-1969, 1970-1971
  • Campionato NASL: 3
N.Y. Cosmos: 1977-1978, 1978-1979, 1979-1980
Competizioni internazionali
  • Coppa dei Campioni: 3
Bayern Monaco: 1973-1974, 1974-1975, 1975-1976
  • Coppa delle Coppe: 1
Bayern Monaco: 1966-1967
  • Coppa Intercontinentale: 1
Bayern Monaco: 1976

Nazionale

  • Campionato d'Europa: 1
Belgio 1972
  • Campionato mondiale: 1
Germania Ovest 1974

Individuale

  • Calciatore tedesco-occidentale dell'anno: 4
1966, 1968, 1974, 1976
  • Pallone d'oro: 2
1972, 1976
  • MVP del Campionato NASL: 1
1977
  • All-Star Team del Campionato NASL: 5
1977, 1978, 1979, 1980, 1983
  • FIFA World Cup All-Time Team
1994
  • Inserito nella FIFA 100
2004
  • Inserito nel Dream Team del Pallone d'oro (2020)

Allenatore

Club

Competizioni nazionali
  • Campionato tedesco: 1
Bayern Monaco: 1993-1994
Competizioni internazionali
  • Coppa UEFA: 1
Bayern Monaco: 1995-1996

Nazionale

  • Campionato mondiale: 1
Italia 1990

Individuale

  • Inserito tra le “Leggende del calcio” del Golden Foot
2010
  • UEFA President's Award
2012

Onorificenze

Onorificenze tedesche

Croce al Merito al nastro dell'Ordine al Merito di Germania - nastrino per uniforme ordinaria
Croce al Merito al nastro dell'Ordine al Merito di Germania
— 1976
Croce al Merito di I Classe dell'Ordine di Germania - nastrino per uniforme ordinaria
Croce al Merito di I Classe dell'Ordine di Germania
— 1986
Gran Croce dell'Ordine al Merito di Germania - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Croce dell'Ordine al Merito di Germania
— 2006
Cavaliere dell'Ordine al merito bavarese - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine al merito bavarese
— 1982
Croce al Merito di I Classe dell'Ordine al Merito della Bassa Sassonia - nastrino per uniforme ordinaria
Croce al Merito di I Classe dell'Ordine al Merito della Bassa Sassonia
— 26 gennaio 2008
Cavaliere dell'Ordine al Merito della Renania Settentrionale-Vestfalia - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine al Merito della Renania Settentrionale-Vestfalia
— 2009
immagine del nastrino non ancora presente
Medaglia della Costituzione bavarese
— 2012

Onorificenze straniere

Placca dell'Ordine dell'Aquila azteca (Messico) - nastrino per uniforme ordinaria
 

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Periodico mensile registrato presso il Tribunale di Napoli Num. 45 dell' 8 giugno 2011
ISSN 2239-7035 (del 14 luglio 2011)
Direttore Responsabile & Editore: GIOVANNI DI CECCA


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