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Aroldo I di Danimarca Stampa E-mail
Martedì 27 Novembre 2012 18:42

Aroldo I Dente Azzurro, in danese Harald Blåtand (911 – 1º novembre 985 o 986), fu il primo re a unificare il frammentario regno di Danimarca (che allora comprendeva solo la penisola dello Jutland) dal punto di vista sia politico sia religioso.

Il soprannome Blåtand, che letteralmente significa dente azzurro (soprannome che è stato utilizzato anche per creare il famoso protocollo Bluetooth, nasce dall'unione delle due parole danesi blå, cioè Blu, e tand, dente. Nel paese dei vichinghi, biondi e dalla carnagione lattea, un uomo scuro di pelle e capelli come Harald appariva proprio come un dente di colore blu; un'altra spiegazione per tale nome era che il re fosse ghiotto di mirtilli.

Biografia

Harald nasce attorno al 911 d.C. Educato dalla madre Thyra, che era vicina alla morale cristiana, Harald, nel momento in cui divenne re (un anno dopo la sconfitta paterna avvenuta in Germania nel 934) continuò con entusiasmo la ricostruzione delle chiese cristiane, alla quale il padre, Gorm il Vecchio, fu costretto dopo la dipartita in terra tedesca, e che egli stesso aveva in precedenza saccheggiato e distrutto.

Re Harald capì presto la necessità di unificare il suo regno dal punto di vista religioso, così da costituire uno sfondo comune sul quale costruire l'unità politica (sempre in termini lontani dalle nostre concezioni attuali di unità politica) della Danimarca, nonché per far fronte alle continue minacce provenienti dai vari regni germanici. La conversione alla fede cristiana durò 25 anni, e nel 960 la Danimarca si presentava al mondo come un paese Cristiano. Come già detto, questo atto di fede si deve leggere anche in chiave politica: la sua conversione personale fu curata dall'arcidiocesi di Amburgo-Brema; questo consolidò ancor più a livello internazionale l'affermazione di una nazione danese, libera dall'ingerenza tedesca.

Re Harald quindi fece potenziare i Danawirk una catena di fortezze che controllavano i confini con la Germania, e quindi conquistò la Norvegia, sotto la richiesta della sorella, Gunnhild di Norvegia, e reclamò per diritto ereditario alcuni territori in terra inglese, appartenenti alla nobile famiglia materna degli Schleswig.

Fu ucciso dal suo stesso figlio, Sven barba forcuta, a capo di una congiura architettata per anni, nel 985. La sua politica aggressiva fu portata avanti dal figlio e dal nipote, Canuto, primo e unico re a capo del Grande impero del Mar del Nord comprendente Inghilterra, Danimarca, Norvegia e parte della Svezia.

Una delle eredità più importanti lasciateci da questo grande monarca è un monumento fatto erigere a memoria dei propri genitori, rimasto intatto fino ai giorni nostri e che è divenuta una delle più importanti reliquie cristiane dello Jutland del nord. Il monumento contiene le seguenti parole, scritte in caratteri runici:

« Harald il re fece costruire questi monumenti a Gorm suo padre e Thyre sua madre, Harald che vinse tutta la Danimarca e la Norvegia e convertì i danesi al Cristianesimo. »

Queste parole segnano la prima occasione in cui viene citata la Danimarca quale entità politica, nella storia.

Culto

Per la sua opera di diffusione del cristianesimo in Danimarca Aroldo venne considerato santo dalla Chiesa cattolica. In particolare il Baronio lo introdusse nel Martirologio Romano al 1º novembre.

 

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