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del MONITORE NAPOLETANO

Fondato nel 2012
Direttore Giovanni Di Cecca

Governo Berlusconi II dal 11 giugno 2001 al 23 aprile 2005 Stampa
Lunedì 10 Dicembre 2012 15:00
Berlusconi II
Berlusconi incaricato premier 2008 - 2.jpg
Stato bandiera Italia
Presidente del consiglio Silvio Berlusconi
(Forza Italia)
Coalizione FI, AN, LN, CCD-CDU/UDC, NPSI, PRI
Legislatura XIV Legislatura
Giuramento 11 giugno 2001
Dimissioni 20 aprile 2005
Governo successivo Berlusconi III
23 aprile 2005

 

Il Governo Berlusconi II fu il cinquantasettesimo governo della Repubblica Italiana, il primo della XIV legislatura. Fu varato all'indomani delle elezioni politiche italiane del 2001, e rimase in carica dall'11 giugno 2001 al 23 aprile 2005, per un totale di 1.412 giorni, ovvero 3 anni, 10 mesi e 12 giorni.

È stato il governo più longevo della storia della Repubblica Italiana, e il secondo dall'Unità d'Italia (dopo il governo Mussolini). Anche in ragione della sua lunga durata, mutò considerevolmente la propria composizione nel corso del tempo. A seguito della sconfitta del centrodestra nelle elezioni regionali italiane del 2005 e alla crisi di maggioranza seguita all'uscita dal governo dei ministri di UDC e Nuovo PSI, gli succedette il governo Berlusconi III, fino alla fine della legislatura.


Generalità

Al momento della sua costituzione la composizione del governo era:

  • Casa delle Libertà, Presidente del Consiglio, 20 ministri, 54 fra viceministri e sottosegretari, Vicepresidente del Consiglio
    • Forza Italia (FI), Presidente del Consiglio, 11 ministri, 28 fra viceministri e sottosegretari
    • Alleanza Nazionale (AN), 4 ministri, 14 fra viceministri e sottosegretari, Vicepresidente del Consiglio
    • Lega Nord (LN), 3 ministri e 6 sottosegretari
    • Biancofiore, 2 ministri e 6 sottosegretari
      • Centro Cristiano Democratico (CCD), 1 ministro e 4 sottosegretari
      • Cristiani Democratici Uniti (CDU), 1 ministro e 2 sottosegretari
  • Indipendenti, 3 ministri e 2 sottosegretari.

Partecipazione all'esecutivo senza rappresentanza in Consiglio dei ministri:

  • Casa delle Libertà, 3 sottosegretari
    • Nuovo PSI (NPSI), 2 sottosegretari
    • Partito Repubblicano Italiano (PRI), 1 sottosegretario.

Ottenne la fiducia al Senato della Repubblica il 20 giugno 2001 con 175 voti favorevoli, 133 contrari e 5 astenuti.

Ottenne la fiducia alla Camera dei Deputati il 21 giugno 2001 con 351 voti favorevoli, 261 contrari e 1 astenuto.

Diede le dimissioni il 20 aprile 2005.


Presidente del Consiglio dei ministri

Silvio Berlusconi (FI)

Vicepresidenti del Consiglio dei ministri

Gianfranco Fini (AN)
Marco Follini (UDC) (dal 03/12/04 al 18/04/05)

Segretario del Consiglio dei ministri

Gianni Letta (FI)

Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio dei ministri

Paolo Bonaiuti (FI)

Ministri senza portafoglio

Affari Regionali e Autonomie Locali

  • Enrico La Loggia (FI)
    • Sottosegretario: Alberto Gagliardi (FI)

Attuazione programma di governo

  • Giuseppe Pisanu (FI) fino al 03/07/02
  • Claudio Scajola (FI) dal 28/08/03

Funzione pubblica e Olimpiadi

  • Franco Frattini (FI) fino al 14/11/02
  • Luigi Mazzella (Indipendente) fino al 02/12/04
  • Mario Baccini (UDC) dal 02/12/04
    • Sottosegretario: Learco Saporito (AN)

Innovazione e tecnologie

  • Lucio Stanca (FI)

Italiani nel mondo

  • Mirko Tremaglia (AN)

Pari opportunità

  • Stefania Prestigiacomo (FI)

Politiche comunitarie

  • Rocco Buttiglione (CDU)

Riforme istituzionali e devoluzione

  • Umberto Bossi (LN) fino al 19/07/04
  • Roberto Calderoli (LN) dal 20/07/04
    • Sottosegretari: Aldo Brancher (FI), Gian Paolo Gobbo (LN)

Rapporti con il Parlamento

  • Carlo Giovanardi (CCD)
    • Sottosegretario: Cosimo Ventucci (FI)

Ministeri

Affari esteri

Ministro Renato Ruggiero (Indipendente) fino al 06/01/02
Silvio Berlusconi interim fino al 14/11/02
Franco Frattini (FI) fino al 18/11/04
Gianfranco Fini (AN) dal 18/11/04
Sottosegretari Roberto Antonione (FI), Mario Baccini (CCD, fino al 02/12/04), Margherita Boniver (FI), Alfredo Luigi Mantica (AN), Giampaolo Bettamio (FI, dal 30/12/04)

Interno

Ministro Claudio Scajola (FI) fino al 03/07/02
Giuseppe Pisanu (FI) dal 03/07/02
Sottosegretari Maurizio Balocchi (LN), Antonio D'Alì (FI), Alfredo Mantovano (AN), Carlo Taormina (FI, fino al 05/12/04), Michele Saponara (FI, dal 30/12/04)

Giustizia

Ministro Roberto Castelli (LN)
Sottosegretari Jole Santelli (FI), Giuseppe Valentino (AN), Michele Vietti (UDC), Luigi Vitali (FI, dal 30/12/04)

Economia e Finanze

Il dicastero accorpa il Ministero delle Finanze con il Ministero del Tesoro, Bilancio e Programmazione Economica ex D. Lgs. n. 300/1999.

Ministro Giulio Tremonti (FI) fino al 03/07/04
Domenico Siniscalco (Indipendente) dal 16/07/04
Viceministri Mario Baldassarri (AN), Gianfranco Micciché (FI) (con delega al Mezzogiorno)
Sottosegretari Maria Teresa Armosino (FI), Manlio Contento (AN), Daniele Molgora (LN), Giuseppe Vegas (FI), Vito Tanzi (Indipendente, fino al 17/07/03), Gianluigi Magri (UDC, dal 04/02/03)

Attività Produttive

Il dicastero accorpa il Ministero dell'Industria, Commercio ed Artigianato con il Ministero del Commercio Estero ex D. Lgs. n. 300/1999.

Ministro Antonio Marzano (FI)
Viceministro Adolfo Urso (AN)
Sottosegretari Giovanni Dell'Elce (FI), Giuseppe Galati (CCD), Mario Valducci (FI), Stefano Stefani (LN, fino al 17/7/03) Roberto Cota (LN, dal 30/12/04)

Istruzione, Università e Ricerca

Il dicastero accorpa il Ministero della Pubblica Istruzione con il Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica ex D. Lgs. n. 300/1999.

Ministro Letizia Moratti (FI)
Viceministri Guido Possa (FI), Stefano Caldoro (NPSI, dal 30/12/04)
Sottosegretari Valentina Aprea (FI), Maria Grazia Siliquini (AN), Stefano Caldoro (NPSI, fino al 30/12/04)

Lavoro e Politiche Sociali

Il dicastero accorpa il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale con il Dipartimento della Solidarietà Sociale ex D. Lgs. n. 300/1999.

Ministro Roberto Maroni (LN)
Sottosegretari Alberto Brambilla (LN), Maurizio Sacconi (FI), Grazia Sestini (FI), Pasquale Viespoli (AN), Roberto Rosso (FI, dal 30/12/04)

Difesa

Ministro Antonio Martino (FI)
Sottosegretari Filippo Berselli (AN), Francesco Bosi (CCD), Salvatore Cicu (FI), Giuseppe Drago (UDC, dal 30/12/04)

Politiche Agricole e Forestali

Ministro Giovanni Alemanno (AN)
Sottosegretari Teresio Delfino (CDU), Gianpaolo Dozzo (LN), Paolo Scarpa Bonazza Buora (FI)

Ambiente e Tutela del Territorio

Il dicastero accorpa il Ministero dell'Ambiente con parte del Ministero dei Lavori Pubblici ex D. Lgs. n. 300/1999.

Ministro Altero Matteoli (AN)
Viceministro Francesco Nucara (PRI, dal 30/12/04)
Sottosegretari Francesco Nucara (PRI, fino al 30/12/04), Antonio Martusciello (FI, fino al 30/12/04), Roberto Tortoli (FI), Stefano Stefani (LN, dal 30/12/04)

Infrastrutture e Trasporti

Il dicastero accorpa parte del Ministero dei Lavori Pubblici con il Ministero dei Trasporti e della Navigazione ex D. Lgs. n. 300/1999.

Ministro Pietro Lunardi (Indipendente)
Viceministri Ugo Martinat (AN), Mario Tassone (CDU)
Sottosegretari Paolo Mammola (FI), Nino Sospiri (AN), Guido Viceconte (FI), Giancarlo Giorgetti (LN, fino al 21/06/01), Paolo Uggè (FI, dal 07/03/03), Silvano Moffa (AN, dal 30/12/04), Giovanni Ricevuto (NPSI, dal 30/12/04)

Salute

Cambio di denominazione del Ministero della Sanità.

Ministro Girolamo Sirchia (Indipendente)
Sottosegretari Cesare Cursi (AN), Antonio Guidi (FI), Maria Elisabetta Alberti Casellati (FI, dal 30/12/04), Rocco Salini (FI, dall' 11/03/05)

Beni e Attività Culturali

Ministro Giuliano Urbani (FI)
Viceministro Antonio Martusciello (FI, dal 30/12/04)
Sottosegretari Nicola Bono (AN), Mario Pescante(FI, con delega allo sport), Vittorio Sgarbi (FI, fino al 25/06/02)

Comunicazioni

Ministro Maurizio Gasparri (AN)
Sottosegretari Massimo Baldini (FI), Giancarlo Innocenzi Botti (FI)

Trasformazioni politiche

Il 6 dicembre 2002 il Biancofiore confluisce con Democrazia Europea nell'Unione dei Democratici Cristiani e di Centro (UDC).

Cronologia

  • 6 giugno 2001 - Il Presidente del Senato e il Presidente della Camera annunciano la costituzione dei gruppi parlamentari avvenuta il 5 giugno, a seguito delle ultime elezioni politiche.
  • 7-8 giugno 2001 - Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi svolge le consultazioni per la formazione del nuovo Governo.
  • 9 giugno 2001 - Il Presidente della Repubblica conferisce l'incarico per la formazione del Governo a Silvio Berlusconi, che, secondo la prassi, accetta con riserva.
  • 10 giugno 2001 - Il Capo dello Stato riceve al Quirinale Berlusconi, che scioglie la riserva formulata il giorno precedente e accetta di formare il Governo. Con quattro distinti D.P.R. emanati in data 10 giugno 2001, il Presidente della Repubblica: accetta le dimissioni presentate il 31 maggio 2001 dal Presidente del Consiglio Amato in nome proprio e dei ministri del Governo da lui presieduto; accetta, su proposta del Presidente del Consiglio Amato, le dimissioni dei sottosegretari, che rimangono in carica per il disbrigo degli affari correnti sino alla nomina di quelli del nuovo Governo; nomina l'on. Berlusconi Presidente del Consiglio; nomina, su proposta del Presidente del Consiglio Berlusconi, i 22 ministri del nuovo Governo (10 sono i ministri senza portafoglio).
  • 11 giugno 2001 - Il Presidente del Consiglio e i ministri prestano giuramento al Capo dello Stato.
    Prima riunione del Consiglio dei ministri. Il Consiglio condivide collegialmente le proposte del Presidente Berlusconi di: nomina a Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio di Gianni Letta, con le funzioni di Segretario del Consiglio medesimo; attribuzione delle funzioni di Vicepresidente del Consiglio a Gianfranco Fini; conferimento degli incarichi ai ministri senza portafoglio; nomina dei Sottosegretari. Il Presidente Berlusconi espone le linee generali delle dichiarazioni programmatiche che illustrerà alle Camere, i cui contenuti sono condivisi ed approvati all'unanimità dal Consiglio. Su proposta del Presidente Berlusconi, il Consiglio approva un decreto legge (D.L. 12 giugno 2001, n. 217) che provvede a ridefinire il numero dei Dicasteri, ricostituendo, in particolare, quelli della Sanità e delle Comunicazioni.
  • 12 giugno 2001 - A seguito della emanazione del decreto legge n. 217, su proposta del Presidente del Consiglio, il Capo dello Stato nomina i due nuovi ministri: delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, e della Sanità Girolamo Sirchia, i quali prestano il giuramento prescritto. A Palazzo Chigi si svolge il giuramento dei sottosegretari.
  • 20 giugno 2001 - Il Senato della Repubblica approva la mozione di fiducia al Governo. La votazione ha il seguente risultato: presenti: 314; votanti: 313; maggioranza: 157; favorevoli: 175; contrari: 133; astenuti: 5.
  • 21 giugno 2001 - La Camera dei deputati approva la mozione di fiducia al Governo. Il risultato della votazione è il seguente: presenti: 613; votanti: 612; astenuti: 1; maggioranza 307; favorevoli: 351; contrari: 261. Il sottosegretario di Stato alle infrastrutture e trasporti on. Giorgetti presenta le dimissioni dalla carica.

Attività di politica interna ed estera del Governo

Riforma dello stato e dell'ordinamento

  • Riforma della seconda parte della Costituzione (bocciata dal referendum costituzionale del 2006, e quindi mai entrata in vigore)
  • Riforma dell'ordinamento giudiziario (si sono avuti anche altri provvedimenti in materia, seppure non organici alla riforma, quali la legge Cirami, la legge sulle rogatorie internazionali, la legge sul mandato di cattura europeo, il lodo Schifani, la legge Pecorella, la legge sulla legittima difesa e la legge ex-Cirielli. Alcuni di questi provvedimenti sono stati di iniziativa parlamentare, ma hanno visto l'appoggio politico sostanziale da parte del governo)
  • Legge elettorale (ritorno al sistema proporzionale) e voto degli italiani all'estero
  • Legge Frattini sulla disciplina del conflitto d'interessi
  • Riforma del processo civile
  • Istituzione del poliziotto di quartiere
  • Riforma della protezione civile

Riforme strutturali ed economiche

  • Riforma del mercato del lavoro (Legge 30/2003)
  • Riforma dell'orario di lavoro
  • Riforma fiscale
  • Riforma delle pensioni portate alla soglia minima di un milione di lire mensili
  • Legge obiettivo per le grandi opere
  • Riforma del diritto societario
  • Modifica al cosiddetto "Falso in bilancio"
  • Riforma del diritto fallimentare
  • Riforma del risparmio e della Banca d'Italia
  • Riforma del mercato dell'energia
  • Riforma del sistema radiotelevisivo (Legge Gasparri)
  • Riforma dell'agricoltura e della pesca
  • Riforma delle misure di sostegno all'imprese
  • Riforma degli incentivi e fondo unico per il Mezzogiorno
  • Riforma dell'impresa sociale

Riforme sociali

  • Riforma della disciplina dell'immigrazione (legge Bossi-Fini)
  • Abolizione della leva obbligatoria
  • Riforma della scuola
  • Riforma della docenza universitaria
  • Riforma degli enti di ricerca
  • Riforma in materia di stupefacenti (legge Fini-Giovanardi)
  • Introduzione di un contributo una tantum, detto "bonus bebè", per ogni primogenito
  • Introduzione del divieto di fumo nei locali pubblici

Nuovi codici e testi unici

  • Codice dell'Amministrazione Digitale;
  • Codice dei beni culturali e ambientali;
  • Codice della nautica da diporto;
  • Nel Codice della navigazione: profonda modifica della parte aerea;
  • Codice della proprietà industriale;
  • Codice del consumo;
  • Nel Codice della strada: istituzione della patente a punti;
  • Codice delle assicurazioni private;
  • Codice dell'ambiente (in realtà Norme in materia ambientale, D. Lgs. n. 156/2006);
  • Codice dei contratti pubblici (appalti pubblici di servizi, lavori e forniture);
  • Codice in materia di protezione dei dati personali.

Dibattito sul mantenimento delle promesse

La riforma fiscale, secondo quanto diceva il Contratto con gli italiani, non è stata completata. Sul realismo di questo progetto le opinioni professate da governo e opposizioni divergono sostanzialmente; il primo ha affermato che è stato possibile realizzarlo solo in parte a causa di alcune resistenze all'interno della coalizione (aggiungendo però che c'è stata comunque una diminuzione della pressione fiscale), le altre che per le classi meno abbienti gli scarsi sgravi sull'IRPEF sono stati più che annullati dall'aumento delle imposte locali e indirette, come i bolli.

Politica estera

La politica estera del Governo Berlusconi ha visto l'appoggio agli Stati Uniti d'America nella decisione della guerra in Iraq del 2003 (l'Italia comunque si è dichiarata non belligerante secondo quanto dice l'articolo 11 della Costituzione: il Paese ha inviato truppe solo nel dopoguerra su mandato ONU con compiti di stabilizzazione). In ambito europeo, il presidente Berlusconi ha espresso pubblicamente la volontà di sostenere l'entrata della Turchia nell'Unione Europea,provocando i mugugni della Lega Nord che ha più volte sostenuto il contrario, e quella di favorire relazioni cordiali con la Russia. In particolare si ricorda il vertice a Pratica di Mare (Lazio), il 28 maggio 2002, dove per la prima volta nella storia i capi di governo dell'Alleanza Atlantica della NATO e il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, si sono riuniti. Nell'incontro si sono presi impegni internazionali concreti per il disarmo nucleare mondiale. Il suo governo ha varato leggi più restrittive in merito all'immigrazione illegale (la legge Bossi-Fini) e con l'intento di fermare quella clandestina ha cercato cooperazione con i paesi dell'area mediterranea, volendo così garantire un controllo più adeguato alla frontiera meridionale dell'Unione Europea.

Controversie

Della politica estera vanno anche ricordati gli episodi discussi:

  • Un episodio dibattuto si ebbe nel 2003 quando, durante il semestre italiano di presidenza dell'Unione Europea, il Cavaliere rispose alle aspre critiche sui suoi trascorsi giudiziari e sulla sua azione di governo da parte del parlamentare socialista europeo Martin Schulz (SPD)[4] [5] [6]:

« Signor Schultz, so che in Italia c'è un produttore che sta montando un film sui campi di concentramento nazisti: la suggerirò per il ruolo di kapò. Lei è perfetto. »
(Silvio Berlusconi)

  • Altro episodio che fece discutere fu la battuta sulla superiorità della cultura occidentale rispetto a quella islamica, pronunciata poco dopo gli attentati dell'11 settembre 2001, e l'affermazione secondo cui Mussolini non avrebbe mai ucciso nessuno, ma si limitava a "mandare la gente a fare vacanza al confino".
 

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Periodico mensile registrato presso il Tribunale di Napoli Num. 45 dell' 8 giugno 2011

ISSN 2239-7035 (del 14 luglio 2011)