Guerra ispano-americana |
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Mercoledì 21 Novembre 2012 19:35 |
La guerra ispano-americana fu combattuta nel 1898 tra gli Stati Uniti e la Spagna in merito alla questione cubana. In un periodo di forti tensioni diplomatiche fra i due governi, l'esplosione della nave Maine, che costò la vita a 266 marinai, focalizzò l'attenzione dell'opinione pubblica americana su Cuba. La stampa sensazionalista dell'epoca, la cosiddetta yellow press del magnate William Randolph Hearst, contribuì in modo determinante, insieme alla propaganda dei dissidenti cubani stanziatisi negli Usa, ad orientare l'opinione degli statunitensi verso una volontà di guerra contro la Spagna. L'allora presidente McKinley, inizialmente titubante, venne convinto dal suo gabinetto, tra i cui componenti vi era anche il futuro Presidente USA Theodore Roosevelt, a muovere guerra alla Spagna. Nel frattempo la tensione tra i due paesi era aumentata, e il 23 aprile 1898 la Spagna dichiarò guerra agli Stati Uniti, che a loro volta la dichiararono il 25 aprile. Gli americani vinsero in tempi molto brevi e con perdite relativamente basse, tanto che la guerra venne definita splendid little war. Il 12 agosto venne firmato l'armistizio, e gli Stati Uniti ottennero dalla Spagna:
Questi risultati vennero quindi ratificati dal Trattato di Parigi nel dicembre dello stesso anno. Dopo la guerra fu svolta un'indagine sull'esplosione e si appurò che l'incidente alla USS Maine non era stato in alcun modo provocato dalla Spagna ma era dovuto ad un atto di incompetenza del capitano della nave che avrebbe autorizzato lo stoccaggio di esplosivi nei locali della caldaia. AntefattiDopo quattro secoli dall'inizio della colonizzazione dell'emisfero occidentale, verso la fine del XIX secolo, alla Spagna rimanevano ben pochi possessi coloniali, sparpagliati nel Pacifico, in Africa, e nelle Antille. La maggior parte dei possedimenti dell'ex-impero spagnolo avevano già acquisito la loro indipendenza e molti altri territori sotto il controllo spagnolo puntavano ad acquisirla. Nelle Filippine ed a Cuba operavano, già dalla seconda metà del XIX secolo, gruppi di guerriglieri indipendentisti. Il governo spagnolo non aveva né le risorse finanziarie né quelle militari per gestire queste rivolte ed a Cuba decise quindi di spingere con la forza la popolazione ad allontanarsi dalle campagne ed a riversarsi nelle città ed in apposite aree urbane fortificate, cercando di isolare i ribelli dalle loro fonti di sostegno logistico, situate proprio fra la popolazione contadina. In tali aree di "concentramento e controllo" della popolazione le condizioni di vita erano terribili, e si stima vi abbiano avuto luogo in pochi mesi molte decine di migliaia di decessi, a causa delle precarie condizioni igieniche, sanitarie ed alimentari. ![]() Theodore Roosevelt assieme ai "Rough Riders"
Teatro delle operazioniConquista di Cuba e Porto RicoTra il 1º ed il 2 luglio le truppe americane sbarcate sull’isola sconfissero gli spagnoli. Restò famosa la carica dei "Rough Riders" guidati dal futuro Presidente Theodore Roosevelt alla conquista della collina di San Juan nella battaglia più sanguinosa di tutta la breve guerra. Contemporaneamente altre truppe sbarcarono a Porto Rico che fu in breve conquistata. Al grido Remember Maine! la flotta americana il 3 luglio nella baia di Santiago distrusse in una battaglia navale una squadra spagnola di forza inferiore comandata dall'ammiraglio Cervera mandata frettolosamente dalle Isole di Capo Verde a contrastare la flotta statunitense comandata dall'ammiraglio Sampson. Nel PacificoFilippineLe Filippine erano state scoperte dagli Spagnoli sin dal 17 marzo 1521 diventando da quel momento una delle colonie chiave dell'Impero spagnolo. Il primo scontro tra americani e spagnoli si ebbe presso la baia di Manila il 1 maggio 1898, quando il Commodoro George Dewey, al comando dello Squadrone Asiatico della Marina degli Stati Uniti, a bordo dell'Incrociatore protetto USS Olympia in poco più di un'ora riuscì a sconfiggere la flotta spagnola comandata dall'Ammiraglio Patricio Montojo y Pasarón. Nonostante la conquista tedesca della base navale di Qingdao, lo Squadrone Asiatico, pur con grossi problemi logistici, soprattutto per il carburante e le munizioni, riuscì non solo a decimare la flotta spagnola ma anche a conquistare la stessa baia di Manila. Le isole HawaiiNello stesso anno gli Stati Uniti avevano acquistato le Isole Hawaii. Iniziava così l’espansione verso il Pacifico e nasceva, a giudizio di molti storici,"l’imperialismo americano ".[3] La distruzione della flotta e la contemporanea perdita delle ultime colonie (l’anno successivo la Spagna cederà alla Germania gli arcipelaghi delle Caroline e delle Marianne), determinarono una profonda crisi d'identità in un paese che non riusciva ad inserirsi nella modernità del nuovo secolo. I militari in particolare maturarono un profondo senso di rancore verso la classe dirigente, cui le ristrettezze del bilancio statale non consentivano di fornire all’esercito armi più moderne. La guerra passò alla storia come " El Desastre del ‘98 ".[4] Conseguenze del conflitto in ItaliaLa guerra ispano-americana ebbe una certa influenza anche nella situazione sociale italiana, in quanto causò indirettamente l'aumento del costo dei cereali d'importazione, e il conseguente aumento del costo del pane che, gravando sulle già affaticate famiglie proletarie, portò a sommosse, fra le quali la più conosciuta fu la Protesta dello stomaco (nome che identifica i moti di Milano del 1898) repressa nel sangue da Bava Beccaris. |
Ultimo aggiornamento Mercoledì 21 Novembre 2012 19:50 |