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Supplemento Enciclopedico
del MONITORE NAPOLETANO

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Direttore Giovanni Di Cecca

Metropolitana di Napoli - Stazione Neapolis Stampa
Sabato 01 Dicembre 2012 01:46

La Stazione Neapolis è un ambiente museale, accessibile gratuitamente, ubicato all'interno della stazione Museo della metropolitana di Napoli.

Il sito fa parte del più vasto e più importante complesso del museo archeologico nazionale di Napoli, soprastante la Stazione stessa.


I reperti archeologici

L'esposizione si focalizza tutta nei reperti archeologici della metropolitana di Napoli rinvenuti più precisamente durante i lavori di scavo della linea 1, in particolare nell'area di via Toledo, piazza Giovanni Bovio, piazza Nicola Amore e piazza Municipio, delle quali solo quest'ultima ha dato luce a circa 3000 pezzi archeologici.

I ritrovamenti sono attribuibili a diverse epoche della città partenopea, iniziando dalla preistoria, passando per quella greca, poi quella romana, giungendo a quella bizantina e medievale fino ad arrivare al periodo spagnolo. Suddivisi per le varie epoche alle quali essi appartengono, i reperti sono:

  • Napoli preistorica: nell'area di Via Toledo, ai piedi della collina di Sant'Elmo, sono state scoperte tracce di un terreno coltivato databili al IV millennio a.C.. Il ritrovamento è rinvenuto fino ai giorni nostri grazie ad un'eruzione vulcanica nella zona flegrea che consentì alle ceneri di proteggere il reperto;
  • Napoli greca: scoperti vasellame ed altri pezzi rinvenuti in piazza Municipio, dove sorgeva il porto antico. Altri materiali sono stati rinvenuti in piazza Nicola Amore;
  • Napoli romana: sono stati rinvenuti resti architettonici (Capitello corinzio, tracce di colonne e trabeazioni e una scultura ornamentale) di una zona sotto Piazza Giovanni Bovio e tre modelli in scala delle galere trovate in Piazza Municipio;
  • Napoli bizantina: raccoglie alcuni frammenti del periodo appena successivo all'età romana. Testimonianza più concreta è le vestigia di una fortificazione ritrovate in piazza Bovio. Il periodo svevo è testimoniato dalla ricostruzione di una fontana del XIII secolo, rinvenuta nella zona dell'odierno Rettifilo, all'altezza di Piazza Nicola Amore;
  • Napoli spagnola (dal XV secolo al XVII secolo): i reperti descrivono le mutazioni urbanistiche avvenute in città.

Nel museo, sono inoltre visibili anche tracce di fondamenta delle demolizioni che hanno riguardato il tratto di Via Toledo durante il periodo fascista.

Infine, nelle rispettive aree in cui si sono effettuati gli scavi per le realizzazioni delle stazioni metropolitane, sono stati scoperti alcuni siti archeologici che rimarranno in loco. Come il piccolo tempietto di piazza Nicola Amore, l'antico porto di Neapolis in piazza Municipio e tre caravelle di epoca romana sempre ivi rinvenute, la cui definitiva ubicazione è ancora da stabilirsi.[2][3][4]

  • Un calco di arature di età neolitica rinvenuto durante i lavori di scavo della stazione Toledo

  • alcuni reperti rinvenuti durante i lavori in piazza Municipio

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Periodico mensile registrato presso il Tribunale di Napoli Num. 45 dell' 8 giugno 2011

ISSN 2239-7035 (del 14 luglio 2011)