Maratona di Boston |
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Martedì 16 Aprile 2013 01:44 | |
La Maratona di Boston è la più antica tra le maratone annuali che si svolgono al mondo. La sua prima edizione - ispirata dal successo delle prime Olimpiadi dell'era moderna tenutesi nel 1896[1] - venne infatti disputata nel 1897. Iniziata come manifestazione di rilievo locale, ha progressivamente iniziato ad attrarre atleti provenienti prima da tutti gli Stati Uniti e poi da tutto il mondo.
La gara parte da Hopkinton, nel Massachusetts, e si conclude a Boston, presso Copley Square, il terzo lunedì del mese di aprile, in occasione del Patriot's Day, festa riconosciuta nel Maine e nel Massachusetts che celebra l'inizio della Guerra di indipendenza americana.
Alla gara partecipano ogni anno circa 20.000 atleti, ma la centesima edizione nel 1996 raggiunse i 38.000 partecipanti.
Organizzazione
La manifestazione è organizzata dalla Boston Athletic Association (B.A.A.), un'associazione sportiva fondata il 15 marzo 1887 e risulta pertanto essere la più antica degli Stati Uniti. La B.A.A. si occupa anche dell'organizzazione di tutti gli eventi collaterali e di altre manifestazioni sportive nell'arco dell'anno.
La qualificazione
La maratona è aperta a chiunque abbia compiuto 18 anni, tuttavia è necessario che i partecipanti abbiano raggiunto nei 18 mesi precedenti la manifestazione un tempo conseguito in una maratona ufficiale[2] inferiore a un massimo prestabilito. Tale massimo prestabilito varia in funzione del sesso e dell'età del partecipante e va da un minimo di 3h 10' per gli uomini e 3h 40' per le donne di età compresa tra i 18 e i 34 anni ad un massimo di 5h 00' per gli uomini e 5h 30' per le donne di età superiore agli 80 anni. Sino all'edizione del 2011 la qualificazione avveniva sulla base del possesso dei tempi minimi di qualifica e secondo il criterio della priorità temporale di iscrizione. Dall'edizione del 2012 il criterio tiene invece conto dei tempi effettivi e privilegia i tempi migliori attraverso un sistema di iscrizioni "a finestre".
Oltre ai concorrenti qualificati in virtù del loro tempo vengono ammessi circa altri 1.250 concorrenti che hanno raggiunto una certa somma di donazioni ad enti benefici segnalati dagli organizzatori.
Il percorso
Lasciata Hopkinton, si attraversano le cittadine di Ashland, Framingham, Natick e Wellesley (dove si supera la metà gara). Si entra quindi nel comune di Newton, caratterizzato dalle Newton Hills, una successione di quattro salite che culmina con la Heartbreak Hill. Superato il Boston College (al 37º km), si entra a Boston in Beacon Street, poi Kenmore Square, quindi si percorre Commonwealth Avenue, Hereford Street e Boylston Street, sino al traguardo posto vicino alla John Hancock Tower in Copley Square
Heartbreak Hill
La Heartbreak Hill ("Collina spaccacuore") è una salita di circa 600 mt posta nella seconda metà della Maratona di Boston, tra il 32* e il 33* km. È l'ultima delle quattro Newton Hill. Proprio a causa della loro posizione nel finale di gara le Newton Hille - e la Heartbreak Hill in particolare - rappresentano un passaggio difficile della maratona. Il nome "Heartbreak Hill" prende origine da un episodio accaduto nell'edizione del 1936. Proprio su questa salita il campione uscente John A. Kelley superò il leader della corsa, Ellison "Tarzan" Brown, dandogli una "amichevole" pacca sulle spalle. Questo gesto produsse una reazione da parte di Tarzan Brown che incrementò la velocità, superò Kelley e tagliò per primo il traguardo "spezzando" - secondo le parole del reporter del Boston Globe Jerry Nason - "il cuore di Kelley"[4]
I premi
Per molti anni la Maratona di Boston ha consegnato soltanto premi simbolici, ma dal 1986 si è dotata di un montepremi in denaro, sotto la pressione degli atleti di primo piano che rifiutavano di affrontare la gara senza adeguati premi; dopo diverse resistenze, venne deciso di istituire questi premi anche grazie all'appoggio di alcuni importanti sponsor.
I record e i vincitori
Per molti anni la maratona è stata dominata dagli atleti statunitensi e canadesi, ed il primo vincitore non nordamericano fu il tedesco Paul DeBruyn nel 1932. Negli ultimi anni la gara è dominata dagli atleti africani, in particolare del Kenia, che hanno vinto 16 delle ultime 18 edizioni in campo maschile e 7 delle ultime 9 in campo femminile[5].
Note
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