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Papa Gregorio XII Stampa
Lunedì 11 Febbraio 2013 14:52
Papa Gregorio XII
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Gregorio XII in una miniatura delle Cronache di Norimberga
205º papa della Chiesa cattolica
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Elezione 30 novembre 1406
Insediamento 19 dicembre 1406
Fine pontificato 4 luglio 1415
Cardinali creati vedi categoria
Predecessore papa Innocenzo VII
Successore papa Martino V

Nome Angelo Correr
Nascita Venezia, 1326 circa
Morte Recanati, 18 ottobre 1417
Sepoltura Cattedrale di Recanati

 

Gregorio XII, nato Angelo Correr (Venezia, ca. 1326 – Recanati, 18 ottobre 1417), fu il 205º Papa della Chiesa cattolica dal 1406 al 1415. È stato uno dei pochissimi pontefici ad aver abdicato, il sesto dopo Clemente I, Papa Ponziano, Papa Silverio, Benedetto IX e Celestino V. Proveniente dalla nobile famiglia veneziana dei Correr, era figlio di Niccolò di Pietro e di Polissena. Era zio del cardinale Antonio Correr, C.R.S.G.A. e del cardinale Gabriele Condulmer, il futuro papa Eugenio IV.

Indice

Biografia

Studi, episcopato e cardinalato

Ottenne il magistero in teologia e ne divenne professore all'Università di Bologna. Fu canonico del Capitolo della Cattedrale di Venezia.

Nell'ottobre del 1380 fu nominato vescovo di Castello, carica che mantenne per dieci anni, allorché venne nominato Patriarca di Costantinopoli. Fu legato pontificio in Istria e Dalmazia per conto di papa Urbano VI nel 1387. Nel 1399 fu legato pontificio per conto di papa Bonifacio IX a Napoli, presso il re Ladislao. Nel 1405 venne nominato governatore della Marca anconitana. Nel concistoro del 12 giugno 1405 venne nominato cardinale da papa Innocenzo VII e ricevette il titolo di cardinale presbitero di San Marco.

Pontificato

Successe a Innocenzo VII il 30 novembre 1406, essendo stato scelto a Roma da un conclave composto da soli quindici cardinali, con l'esplicita condizione che, se Benedetto XIII, il Papa rivale di Avignone, avesse rinunciato a tutte le pretese al papato, anch'egli avrebbe rinunciato alle sue, di modo che potesse essere svolta una nuova elezione e si potesse porre fine allo Scisma d'Occidente.

I due pontefici aprirono dei negoziati prudenti, per incontrarsi su suolo neutrale a Savona, ma presto la loro determinazione cominciò a tentennare. La famiglia Correr, parenti di Gregorio XII, e Ladislao di Napoli, sostenitore di Gregorio, e del suo predecessore, per ragioni politiche, usarono tutta la loro influenza per impedire l'incontro, ed oltretutto il timore di ciascun Papa di essere catturato dal partito del rivale facilitò le cose.

I cardinali di Gregorio XII mostrarono la loro insoddisfazione sul suo modo di procedere e diedero segno della loro intenzione di abbandonarlo. Il 4 maggio 1408, Gregorio XII riunì i suoi cardinali a Lucca, ordinandogli di non lasciare la città per alcun motivo, ed incrementò il suo seguito nominando quattro nuovi cardinali, di cui due suoi nipoti (Antonio Correr e Gabriele Condulmer, il futuro Eugenio IV) e due molto vicini a lui (Jacopo del Torso e Giovanni Dominici); tutto questo nonostante la promessa fatta al conclave che non ne avrebbe creati di nuovi. Sette di questi cardinali lasciarono Lucca in segreto e negoziarono con i cardinali di Benedetto, riguardo alla convocazione di un concilio generale, nel corso del quale i due Papi sarebbero stati deposti e uno nuovo eletto. Di conseguenza convocarono il Concilio di Pisa ed invitarono entrambi i pontefici ad esservi presenti. Né Gregorio XII, né Benedetto XIII si fecero vedere. Gregorio restò presso il suo leale e potente protettore, principe Carlo I Malatesta, che si recò a Pisa di persona, durante lo svolgimento del concilio, allo scopo di appoggiarlo presso i due gruppi di cardinali. Nel corso della quindicesima sessione, il 5 giugno 1409, il Concilio di Pisa depose i due pontefici come scismatici, eretici, spergiuri e scandalosi; più tardi verso la fine del mese elesse Alessandro V come nuovo Papa.
Gregorio XII, che nel frattempo aveva ordinato altri dieci cardinali, tra cui anche il nipote Angelo Barbarigo (concistoro del 19 settembre 1408), aveva convocato un concilio rivale a Cividale del Friuli, nei pressi di Aquileia; sebbene pochi vescovi vi partecipassero, i cardinali di Gregorio dichiararono Benedetto XIII e Alessandro V scismatici, spergiuri e devastatori della Chiesa.

La situazione venne infine risolta con il Concilio di Costanza. Gregorio nominò Carlo I Malatesta e il cardinale Giovanni Dominici di Ragusa come suoi delegati. Il cardinale convocò il concilio e autorizzò i suoi atti di successione, preservando così le formule del primato papale. Quindi Malatesta, agendo in nome di Gregorio XII, pronunciò l'abbandono di Gregorio, che i cardinali accettarono, ma in base a precedenti accordi, accettarono anche di mantenere tutti i cardinali che questi aveva creato, dando così soddisfazione alla famiglia dei Correr, e nominando Gregorio vescovo di Frascati e legato pontificio ad Ancona. Il concilio mise inoltre da parte anche l'antipapa Giovanni XXIII (1415) succeduto ad Alessandro V e lo Scisma d'Occidente giunse a conclusione.

Gregorio spese il resto della sua vita, due anni, in una tranquilla oscurità ad Ancona. È sepolto nella cattedrale di Recanati; dopo di lui tutti i papi sono stati sepolti a Roma. Nel 1417, dopo la sua morte, il suo successore lo nominò Pontefice Emerito di Roma.

Onorificenze

Gran Maestro dell'Ordine Supremo del Cristo - nastrino per uniforme ordinaria Gran Maestro dell'Ordine Supremo del Cristo



Bibliografia

  • John N.D. Kelly, Gran Dizionario Illustrato dei Papi, Casale Monferrato (AL), Edizioni Piemme S.p.A., 1989, ISBN 88-384-1326-6. pp. 577–579
  • Claudio Rendina, I papi, Roma, Ed. Newton Compton, 1990


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Ultimo aggiornamento Lunedì 11 Febbraio 2013 15:45
 

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Periodico mensile registrato presso il Tribunale di Napoli Num. 45 dell' 8 giugno 2011

ISSN 2239-7035 (del 14 luglio 2011)