PRISM è un programma di sorveglianza, classificato come di massima segretezza, usato per la gestione di informazioni raccolte da internet ed altri fornitori di servizi elettronici. È stato messo in esecuzione dalla National Security Agency (NSA) sin dal 2007^[1] PRISM è un nome in codice del governo statunitense per US-984XN. I documenti pubblicati da Edward Snowden (ex impiegato all'NSA) nel giugno 2013 descrivono il programma PRISM come abilitato alla sorveglienza in profondità su comunicazioni dal vivo di gran parte del traffico Internet mondiale e informazioni memorizzate. I dati ottenibili comprendono quindi email, chat, chat vocali e videochat, video, foto, conversazioni VoIP, trasferimento di file, notifiche d'accesso e dettagli relativi a siti di reti sociali. Per ottenere ciò PRISM fa uso della collaborazione di vari fra i maggiori service provider, tra cui i principali sono Google, Facebook, Microsoft, Skype, Apple e altri;^[2][3] inoltre sfrutta le caratteristice di routing tipiche della Rete: in particolare il fatto che il percorso seguito dai pacchetti IP durante le connessioni non è necessariamente il più breve ma piuttosto quello più economico. Grazie a queste caratteristiche di routing gran parte del traffico mondiale delle comunicazioni fra utenti/server posti in nazioni diverse (ad esempio un utente italiano che si collega ad un sito web cinese) passa per gli Stati Uniti o per ISP Statunitensi, fenomeno che permette a PRISM di immagazzinare ancor più dati.^[4] Il 14 giugno in una intervista Snowden ha dichiarato che la NSA, per ampliare l'area coperta dalle intercettazioni, svolge abitualmente attacchi contro le dorsali Internet mirando ai route più importanti, sia di paesi amici (come gli stati europei), sia router di provider cinesi. Nello stesso periodo Snowden dichiarò anche che la NSA aveva svolto azioni del genere su reti cinesi nell'ordine delle decine di migliaia di attacchi.^[5] L'unica contromisura veramente efficace che i cittadini possono usare per difendersi da PRISM è secondo Snowden l'uso di criptografia forte (come PGP, Tor e mezzi simili).^[6]

Risposta delle presunte società coinvolte

Gli articoli del Washington Post e del Guardian riportarono che i dati raccolti da PRISM provenivano direttamente dai server dei server provider di internet^[1].

Dirigenti aziendali di diverse società individuate nei documenti trapelati hanno comunicato al The Guardian che non erano a conoscenza del programma PRISM, e in particolare hanno anche negato di rendere disponibili tali informazioni al governo in vasta scala come riportato dai quotidiani^[7].

Storia

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Elenco delle società, ordinate per data in cui si sono unite al progetto PRISM

Note

1. ^ ^{a b} US Intelligence Mining Data from Nine U.S. Internet Companies in Broad Secret Program in The Washington Post. June 6, 2013. URL consultato in data June 11, 2013.
2. ^ NSA leaks hint Microsoft may have lied about Skype security da RT
3. ^ NSA leak fallout: LIVE UPDATES
4. ^ 'How little rights you have:' Anonymous leaks more PRISM-related NSA docs [RT.com]
5. ^ Snowden’s asset: NSA hacking exposer knows secrets China wants RT.com
6. ^ "Encryption works. Properly implemented strong crypto systems are one of the few things that you can rely on. Unfortunately, endpoint security is so terrifically weak that NSA can frequently find ways around it." Edward Snowden's live Q&A: eight things we learned, The Guardian
7. ^ Farivar, Cyrus. New Leak Shows Feds Can Access User Accounts for Google, Facebook and MoreTemplate:Spaced ndash Secret Slides Reveal Massive Government Spying, Tech Companies Dispute Reports. Ars Technica, June 6, 2013. URL consultato in data June 12, 2013.

Collegamenti esterni

• "The NSA Files." The Guardian
• prism-break.org Una lista di contromisure per l'autodifesa degli utenti dallo spionaggio di PRISM, scritta dalla FSF