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Pieralisi Virna (Virna Lisi) Stampa
Giovedì 18 Dicembre 2014 12:27

Virna Lisi, nome d'arte di Virna Pieralisi (Ancona, 8 novembre 1936 – Roma, 18 dicembre 2014[1]), è stata un'attrice italiana.

Con sei Nastri d'argento condivide con Margherita Buy il record di premi vinti nella manifestazione organizzata dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani. In carriera, ha vinto anche un Prix d'interprétation féminine a Cannes, due David di Donatello per le sue interpretazioni e altrettanti alla carriera.

Biografia

I primi anni

Virna Lisi con Raimondo Vianello in una scena del film Il giorno più corto (1962) di Sergio Corbucci

Il nome di nascita di Virna Pieralisi, avrebbe dovuto essere Siria[2]; tuttavia all'anagrafe lo rifiutarono, poiché la Siria non era un paese alleato dell'Italia. Il padre inventò allora su due piedi il nome Virna, scoprendo solo dopo che era un nome realmente esistente[2].

Nata ad Ancona[3], dopo aver vissuto a Jesi, suo padre Ubaldo, commerciante di piastrelle di marmo, si trasferisce per motivi di lavoro a Roma con tutta la famiglia.

Qui la giovane Virna è scoperta dal cantante ed attore Giacomo Rondinella (amico di famiglia dei Pieralisi), che le fa conoscere il produttore cinematografico Antonio Ferrigno, che la mette sotto contratto all'età di quattordici anni nonostante l'iniziale contrarietà di suo padre; inizia così a muovere i primi passi nel cinema, adottando lo pseudonimo Virna Lisi; nella prima metà degli anni cinquanta recita con dei ruoli di rilievo in numerosi film del genere strappalacrime, allora molto in voga, diretti da registi come Carlo Borghesio, Giorgio Pastina e Luigi Capuano.

Virna Lisi con Turi Pandolfini in Luna nuova (1955) di Luigi Capuano

Viene poi scritturata in commedie di successo come Le diciottenni di Mario Mattoli (di cui è protagonista accanto a Marisa Allasio) e Lo scapolo di Antonio Pietrangeli del 1955 con Alberto Sordi, mentre l'anno successivo riesce finalmente a dare prova anche delle sue capacità drammatiche in La donna del giorno, di Francesco Maselli, in cui interpreta una ragazza che si affaccia al successo grazie alla pubblicità, pagandone le conseguenze. Due anni dopo proprio grazie ad una pubblicità le arriva la grande popolarità: il dentifricio Chlorodont la scelse infatti per interpretare i propri sketch all'interno della storica rubrica televisiva Carosello, il cui slogan, con quella bocca può dire ciò che vuole, ottenne immediato successo e divenne un vero e proprio tormentone di quegli anni.

Nel 1957 recitò la parte di Elizabeth Bennet nello sceneggiato televisivo della RAI Orgoglio e pregiudizio, basato sull'omonimo romanzo di Jane Austen, diretto da Daniele D'Anza ed interpretato accanto a Franco Volpi ed Enrico Maria Salerno, mentre nel 1958 al cinema compare accanto a Totò e Peppino De Filippo nella commedia Totò, Peppino e le fanatiche; nel 1959 interpreta la contessa Virginia Oldoini di Castiglione in un altro storico sceneggiato televisivo RAI: Ottocento con Sergio Fantoni e Lea Padovani, diretto da Anton Giulio Majano (quest'ultimo, sempre nel 1959, dirige la Lisi anche al cinema nel film in costume Il padrone delle ferriere in cui recita accanto a Warner Bentivegna).

La prima metà degli anni sessanta

Il 25 aprile del 1960 Virna Lisi sposa l'architetto romano Franco Pesci (allora presidente dell'A.S. Roma) da cui ha avuto un figlio, Corrado, nato nel luglio del 1962 (che l'ha resa nonna di tre nipoti: Franco, nato nel 1993 ed i gemelli Federico e Riccardo, nati nel 2002) A seguito del matrimonio, l'attrice annuncia il suo ritiro dalle scene per dedicarsi alla famiglia, ma dopo un anno, spinta anche dal marito, torna in attività, ricominciando dalla televisione, dove recita in alcuni dei più seguiti sceneggiati RAI dell'epoca, quali Il caso Maurizius, Cenerentola e Una tragedia americana, rispettivamente tratti dalle omonime opere di Jakob Wassermann, Charles Perrault e Theodore Dreiser.

Dopo il successo ottenuto con gli sceneggiati, la Lisi torna anche al cinema, dove è protagonista di numerose commedie all'italiana di successo come ad esempio Sua Eccellenza si fermò a mangiare di Mario Mattoli in cui affiancò Totò, Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello e Un militare e mezzo di Steno con Aldo Fabrizi e Renato Rascel, Il giorno più corto di Sergio Corbucci, in cui recita accanto ad altri 88 grandi attori italiani.

Nello stesso periodo recita anche in numerosi spettacoli teatrali diretta da grandi nomi del teatro italiano come Giorgio Strehler e Luigi Squarzina.

Inizia a lavorare anche a diversi film francesi, ottenendo così molto successo ed apprezzamento anche in Francia, recitando in Eva di Joseph Losey, in cui lavorò assieme a Jeanne Moreau e Stanley Baker, Il delitto Duprè e Il tulipano nero entrambi diretti da Christian-Jaque (il secondo interpretato insieme ad Alain Delon), ed in un film della saga dell'agente segreto Francis Coplan (versione francese di James Bond) Agente Coplan: missione spionaggio di Maurice Labro.

Nello stesso periodo rifiuta proprio la parte della bond-girl nel film A 007, dalla Russia con amore (1963) al fianco di Sean Connery, parte che comunque venne assegnata ad un'altra attrice italiana, Daniela Bianchi. L'attrice ha dichiarato in seguito di essersi pentita di aver rifiutato la parte.

Virna Lisi in una scena del film Le bambole (1965) di Dino Risi

La seconda metà degli anni sessanta: gli anni ad Hollywood

Dalla metà del decennio cominciò a comparire anche in pellicole d'autore ed uno dei suoi ruoli più significativi fu quello di Milena, la cassiera del bar per cui perde la testa il ragionier Bisigato, interpretato da Gastone Moschin, in Signore & signori (1966) di Pietro Germi, film premiato con la Palma d'oro al Festival di Cannes del 1966.

Nello stesso periodo venne chiamata ad Hollywood, dove le major cinematografiche americane stavano cercando di lanciare una possibile erede di Marilyn Monroe; la Lisi firmò un prestigioso contratto in esclusiva di sette anni con la Paramount e si trasferì con il marito ed il figlio a Los Angeles.

Il suo primo film hollywoodiano fu la commedia Come uccidere vostra moglie del 1965, interpretato assieme a Jack Lemmon e Terry-Thomas per la regia di Richard Quine, che ottenne un grande successo (fu il maggiore incasso americano della stagione 1965-66) e rimase negli annali la scena in cui la Lisi usciva dalla torta di compleanno di Lemmon con indosso solo un bikini; sembrava l'inizio di una sfolgorante carriera negli Stati Uniti per l'attrice marchigiana, ma lo star system hollywoodiano le impose regole troppo restrittive, relegandola, nei suoi successivi film americani (in cui ebbe modo di lavorare al fianco di grandi attori come Frank Sinatra, George C. Scott e Tony Curtis) al ruolo della bambola sexy, bionda e svampita, in cui la Lisi non si sentiva affatto realizzata e valorizzata. Nel 1968 le fu assegnato il ruolo di protagonista per il film Barbarella diretto da Roger Vadim, ma Virna rifiutò d'interpretarlo e se ne tornò in Italia, rescindendo il contratto con la Paramount (per cui dovette pagare una cospicua penale) dopo appena tre anni e quattro film realizzati: il ruolo di protagonista di Barbarella dopo il rifiuto della Lisi fu assegnato a Jane Fonda. Nello stesso periodo rifiutò pure di apparire nuda sulla copertina di Playboy.

Questo fu inoltre il periodo in cui Frank Sinatra si innamorò dell'attrice, ma lei - sposata - rifiutò nettamente le sue avances.

Anni settanta ed ottanta

Virna Lisi ne La cicala (1980) di Alberto Lattuada

Tornata a Roma alla fine degli anni sessanta riprende a lavorare a pieno ritmo, alternando ruoli brillanti e drammatici, in vari film girati in Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna ed anche in alcune produzioni hollywoodiane girate in Europa, come ad esempio La ragazza e il generale di Pasquale Festa Campanile con Rod Steiger, Il segreto di Santa Vittoria interpretato accanto ad Anthony Quinn, Anna Magnani e Valentina Cortese e diretto da Stanley Kramer, L'albero di Natale di Terence Young in cui ebbe come partner maschile William Holden, La statua di Rodney Amateau recitato assieme a Terry Gilliam, Il serpente diretto da Henri Verneuil in cui affiancò Yul Brynner e Barbablù di Edward Dmytryk, in cui recitò con Richard Burton; ma nella metà degli anni settanta, dopo aver interpretato, accanto a Franco Nero, il ruolo di Suor Evangelina nei film Zanna Bianca ed Il ritorno di Zanna Bianca diretti da Lucio Fulci e l'episodio La canarina assassinata dello sceneggiato televisivo RAI Philo Vance decise di diradare gli impegni di lavoro per dedicarsi maggiormente al marito Franco Pesci ed al figlio Corrado.

Tornò pienamente in attività alla fine dello stesso decennio, interpretando una serie di ruoli più maturi ed impegnativi, nei quali rivelò una straordinaria capacità di interprete, senza mostrare alcun disagio nell'apparire invecchiata e, spesso, imbruttita per esigenze di copione: nel 1977 recitò la parte di Elisabeth Nietzsche in Al di là del bene e del male di Liliana Cavani, grazie al quale fu premiata con il Nastro d'argento come miglior attrice non protagonista.

Successivamente prese parte, nel 1979, al film Ernesto di Salvatore Samperi, interpretando la madre del protagonista, seguito da Bugie bianche di Stefano Rolla e soprattutto da La cicala di Alberto Lattuada del 1980: questo film, in particolare, le valse un David di Donatello come migliore attrice protagonista conferitole per la sua interpretazione di Wilma Malinverni.[4] Per sostenere questo ruolo l'attrice jesina fu costretta ad ingrassare di sette chili.[5]

Virna Lisi in Sapore di mare (1982) di Carlo Vanzina

Gli anni successivi videro la Lisi nel cast di vari film: nel 1982 tornò a girare un film ad Hollywood, prendendo parte alla commedia La donna giusta diretta da Paul Williams; nel 1983 fu tra i protagonisti del film Sapore di mare di Carlo Vanzina, che le fece vincere il David di Donatello ed il Nastro d'argento come miglior attrice non protagonista, l'anno successivo fu la volta di Amarsi un po', anch'esso diretto da Carlo Vanzina.

Nel 1987 prese parte al suo ultimo film hollywoodiano: I love N.Y. diretto da Alan Smithee e due anni dopo recitò nel film I ragazzi di via Panisperna di Gianni Amelio, nel quale interpretò la madre di Ettore Majorana ricevendo ottime critiche, e nello stesso anno fu anche la protagonista della commedia Buon Natale... buon anno di Luigi Comencini, film per cui fu candidata sia al David di Donatello sia al Nastro d'argento (vincendo quest'ultimo) come miglior attrice protagonista.

Sempre durante gli anni ottanta, Virna Lisi è molto attiva anche in televisione, dove prende parte a molti sceneggiati e telefilm della RAI di grande successo: ...e la vita continua di Dino Risi (1984), Cristoforo Colombo di Alberto Lattuada (1985), Se un giorno busserai alla mia porta di Luigi Perelli (1986), Cinema di Luigi Magni (1988), E non se ne vogliono andare! di Giorgio Capitani (1988) ed il seguito E se poi se ne vanno? diretto sempre da Giorgio Capitani (1989).

Dagli anni novanta ad oggi

Gli anni novanta si aprono per l'attrice con due miniserie televisive: la produzione internazionale I misteri della giungla nera (1991) di Kevin Connor (di cui poi viene distribuita all'estero una riduzione cinematografica) e Passioni (1993) di Fabrizio Costa; nel 1994 la Lisi interpretò Caterina de' Medici nel film francese La Regina Margot di Patrice Chéreau, che la scelse dopo avere scartato Giulietta Masina[6] e dopo il rifiuto di Monica Vitti.[7] Il regista, tuttavia, secondo la stessa Virna Lisi, non la riteneva adeguata al ruolo.[8]

Virna Lisi al Roma Fiction Fest 2009.

Il film, tratto dal romanzo omonimo di Alexandre Dumas padre, fu presentato al Festival di Cannes, ottenendo il Premio della giuria e il Prix d'interprétation féminine, vinto proprio dall'attrice marchigiana.[9] Per il film, del resto, Virna Lisi fece incetta di premi e nomination: fu candidata ai David di Donatello e vinse sia il Premio César[10] che il Nastro d'argento, in tutti e tre i casi concorrendo nella categoria riservata alla migliore attrice non protagonista.[11]

Nel 1995 prese parte con un piccolo cameo nel ruolo di sé stessa ad un altro film francese: la commedia Cento e una notte diretta da Agnes Varda. Tornerà a lavorare in Francia ancora nel 1999 prendendo parte al film TV Balzac diretto da Josèe Dayan.

Nel 1996 tornò a recitare in Italia con un altro film tratto da un romanzo: questa volta un ruolo da protagonista in Va' dove ti porta il cuore di Cristina Comencini, basato sul libro omonimo di Susanna Tamaro. Il film, ancora una volta, le valse un premio e una nomination: la vittoria arrivò ai Nastri d'argento come miglior attrice protagonista, mentre fu solo rinviata di qualche minuto con la candidatura ai David di Donatello per la stessa categoria. La sconfitta ad opera di Valeria Bruni Tedeschi nella categoria riservata alla migliore attrice protagonista dell'anno fu infatti compensata dalla consegna all'attrice di un premio speciale per il prestigio della sua carriera.

Nello stesso anno, il 1996, tornò a recitare per la televisione: fino al 2001, infatti, Virna Lisi prese parte a Uno di noi (1996), Deserto di fuoco (1997), Cristallo di rocca (1999), Le ali della vita e Le ali della vita 2 (2000 e 2001), Piccolo mondo antico (2001), La memoria e il perdono (2001), Occhi verde veleno (2002), I ragazzi della via Pál (2003) e alla prima stagione de Il bello delle donne (alla quale avrebbe successivamente partecipato alle successive due stagioni, fino al 2003).

Nel 2002 torna al cinema, ancora una volta in una pellicola diretta da Cristina Comencini, Il più bel giorno della mia vita interpretato a fianco di Margherita Buy, Luigi Lo Cascio, Ricky Tognazzi e Sandra Ceccarelli e per questo film si aggiudica il suo sesto Nastro d'argento.

Dopodiché l'attrice si dedica nuovamente alla televisione con le fiction A casa di Anna (2004), Caterina e le sue figlie (composta da tre stagioni in onda rispettivamente nel 2005, nel 2007 e nel 2010), L'onore e il rispetto (2006), un'ospitata alla serata finale del Festival di Sanremo 2006 in cui premiò il vincitore della kermesse Povia, Donne sbagliate (2007), Fidati di me (2008), Il sangue e la rosa (2008), La donna che ritorna (2011), Baciamo le mani - Palermo New York 1958 (2013) e Madre, aiutami (2014).

Nel 2009 l'attrice ha ricevuto il premio alla carriera ai David di Donatello.

Il 23 settembre 2013 la Lisi rimane vedova: infatti il marito Franco Pesci muore dopo una grave malattia. I due erano sposati da 53 anni.

Nell'aprile del 2014, dopo dodici anni di assenza, la Lisi torna su un set cinematografico, recitando nella commedia di Cristina Comencini dal titolo Latin Lover[12]. I prossimi progetti televisivi a cui avrebbe dovuto partecipare sarebbero dovuti essere È la mia famiglia, fiction prodotta da Mediaset, le cui riprese sono iniziate in autunno e la quarta stagione della serie Il bello delle donne, anch'essa prodotta da Mediaset, le cui riprese si sarebbero dovute svolgere tra la fine del 2014 ed i primi mesi del 2015.

In occasione della Via Crucis al Colosseo del 2014, ha letto, insieme ad Orazio Coclite, le meditazioni scritte dall'arcivescovo di Campobasso-Boiano Giancarlo Maria Bregantini.

Muore per un tumore il 18 dicembre 2014 all'età di 78 anni.

Filmografia

Cinema

  • ...e Napoli canta!, regia di Armando Grottini (1953)
  • La corda d'acciaio, regia di Carlo Borghesio (1953)
  • Violenza sul lago, regia di Leonardo Cortese (1954)
  • Il cardinale Lambertini, regia di Giorgio Pastina (1954)
  • Piccola santa, regia di Roberto Bianchi Montero (1954)
  • Ripudiata, regia di Giorgio Walter Chili (1954)
  • Desiderio 'e sole, regia di Giorgio Pastina (1954)
  • Questa è la vita, regia di Aldo Fabrizi, Giorgio Pastina, Mario Soldati e Luigi Zampa (1954)
  • Lettera napoletana, regia di Giorgio Pastina (1954)
  • La rossa, regia di Luigi Capuano (1955)
  • Le diciottenni, regia di Mario Mattoli (1955)
  • Vendicata!, regia di Giuseppe Vari (1955)
  • Luna nuova, regia di Luigi Capuano (1955)
  • Addio Napoli!, regia di Roberto Bianchi Montero (1955)
  • La piccola guerra, regia di Arthur Joffè (1955)
  • Lo scapolo, non accreditata, regia di Antonio Pietrangeli (1955)
  • Il vetturale del Moncenisio, regia di Guido Brignone (1956)
  • La donna del giorno, regia di Francesco Maselli (1956)
  • Il conte di Matera, regia di Luigi Capuano (1957)
  • Totò, Peppino e le fanatiche, regia di Mario Mattoli (1958)
  • Vite perdute, regia di Andrea Bianchi (1958)
  • Il mondo dei miracoli, regia di Luigi Capuano (1959)
  • Il padrone delle ferriere, regia di Anton Giulio Majano (1959)
  • Caterina Sforza, la leonessa di Romagna, regia di Giorgio Walter Chili (1959)
  • Un militare e mezzo, regia di Steno (1960)
  • Sua Eccellenza si fermò a mangiare, regia di Mario Mattoli (1961)
  • Romolo e Remo, regia di Sergio Corbucci (1961)
  • 5 marines per 100 ragazze, regia di Mario Mattoli (1962)
  • Eva (Eve), regia di Joseph Losey (1962)
  • Il giorno più corto, regia di Sergio Corbucci (1963)
  • Il delitto Dupré (Les Bonnes Causes), regia di Christian-Jaque (1963)
  • Il tulipano nero (La Tulipe Noire), regia di Christian-Jaque (1964)
  • Agente Coplan: missione spionaggio (Coplan prend des risques), regia di Maurice Labro (1964)
  • La donna del lago, regia di Luigi Bazzoni e Franco Rossellini (1965)
  • Oggi, domani, dopodomani, episodio L'ora di punta, regia di Eduardo De Filippo (1965)
  • Come uccidere vostra moglie (How to murder your Wife), regia di Richard Quine (1965)
  • Le bambole, episodio La telefonata, regia di Dino Risi (1965)
  • Casanova '70, regia di Mario Monicelli (1965)
  • Made in Italy, regia di Nanni Loy (1965)
  • Una vergine per il principe, regia di Pasquale Festa Campanile (1965)
  • Signore & signori, regia di Pietro Germi (1966)
  • U-112, assalto al Queen Mary (U-112, Assault on Queen Mary), regia di Jack Donohue (1966)
  • Due assi nella manica (Not with my Wife, you Don't), regia di Norman Panama (1966)
  • La 25ª ora (La Vingt-cinquième heure), di Henri Verneuil (1967)
  • La ragazza e il generale, regia di Pasquale Festa Campanile (1967)
  • Arabella, regia di Mauro Bolognini (1967)
  • Le dolci signore, regia di Luigi Zampa (1968)
  • Meglio vedova, regia di Duccio Tessari (1968)
  • Tenderly, regia di Franco Brusati (1969)
  • Se è martedì deve essere il Belgio (If It's Tuesday, This Must Be Belgium), regia di Mel Stuart (1969)
  • L'albero di Natale (L'Abre du Noël), regia di Terence Young (1969)
  • Il segreto di Santa Vittoria (The Secret of Santa Vittoria), regia di Stanley Kramer (1969)
  • Tempo di violenza, regia di Sergio Gobbi (1970)
  • Giochi particolari, regia di Franco Indovina (1970)
  • La statua (The Statue), regia di Rodney Amateau (1971)
  • Il bel mostro (Un beau monstre), regia di Sergio Gobbi (1971)
  • Roma bene, regia di Carlo Lizzani (1971)
  • Improvvisamente una sera... un amore (Les galets d'Etretat), regia di Sergio Gobbi (1972)
  • Barbablù (Bluebeard), regia di Edward Dmytryk (1972)
  • Il serpente (Le Serpent), regia di Henri Verneuil (1973)
  • Zanna Bianca, regia di Lucio Fulci (1973)
  • Il ritorno di Zanna Bianca, regia di Lucio Fulci (1974)
  • Al di là del bene e del male, regia di Liliana Cavani (1977)
  • Ernesto, regia di Salvatore Samperi (1979)
  • Bugie bianche, regia di Stefano Rolla (1980)
  • La cicala, regia di Alberto Lattuada (1980)
  • La donna giusta (The Miss Right), regia di Paul Williams (1982)
  • Sapore di mare, regia di Carlo Vanzina (1983)
  • Amarsi un po', regia di Carlo Vanzina (1984)
  • I Love N.Y., regia di Alan Smithee (1987)
  • I ragazzi di via Panisperna, regia di Gianni Amelio (1989)
  • Buon Natale... buon anno, regia di Luigi Comencini (1989)
  • La regina Margot (La Reine Margot), regia di Patrice Chéreau (1994)
  • Cento e una notte (Les cent et une nuits de Simon Cinéma), regia di Agnès Varda (1995)
  • Va' dove ti porta il cuore, regia di Cristina Comencini (1996)
  • Il più bel giorno della mia vita, regia di Cristina Comencini (2002)
  • Latin Lover, regia di Cristina Comencini (2014) in produzione

Doppiatrici

Virna Lisi è una delle poche attrici italiane che ha recitato quasi sempre con la sua voce (anche nei film da lei girati all'estero si è quasi sempre auto-doppiata in italiano); solo in poche occasioni l'attrice è stata doppiata da:

  • Miranda Bonansea in: ...e Napoli canta!, Piccola santa
  • Deddi Savagnone in: Il giorno più corto
  • Maria Pia Di Meo in: Vite perdute, Il tulipano nero, Come uccidere vostra moglie, Le bambole
  • Carla Boni in: La cicala (parti cantate, nei dialoghi la Lisi recita con la propria voce)

Nel film Il giorno più corto, in una scena in cui è travestita da uomo, la Lisi recita con la voce di Gianfranco Bellini.

Televisione

  • Orgoglio e pregiudizio, regia di Daniele D'Anza (1957) sceneggiato televisivo
  • Ottocento, regia di Anton Giulio Majano (1959) sceneggiato televisivo
  • I masnadieri, regia di Anton Giulio Majano (1959) sceneggiato televisivo
  • Cenerentola, regia di Stefano De Stefani (1961) sceneggiato televisivo
  • Il caso Maurizius, regia di Anton Giulio Majano (1961) sceneggiato televisivo
  • Una tragedia americana, regia di Anton Giulio Majano (1962) sceneggiato televisivo
  • Philo Vance, episodio La canarina assassinata, regia di Marco Leto (1974) Miniserie TV
  • ...e la vita continua, regia di Dino Risi (1984) Film TV
  • Cristoforo Colombo, regia di Alberto Lattuada (1985) Miniserie TV
  • Se un giorno busserai alla mia porta, regia di Luigi Perelli (1986) Miniserie TV
  • Cinema, regia di Luigi Magni (1988) Film TV
  • E non se ne vogliono andare!, regia di Giorgio Capitani (1988) Film TV
  • E se poi se ne vanno?, regia di Giorgio Capitani (1989) Film TV
  • I misteri della giungla nera, regia di Kevin Connor (1991) Miniserie TV (distribuita all'estero in una riduzione cinematografica)
  • Passioni, regia di Fabrizio Costa (1993) Serie TV
  • Uno di noi, regia di Fabrizio Costa (1996) Miniserie TV
  • Deserto di fuoco, regia di Enzo G. Castellari (1997) Miniserie TV
  • Cristallo di rocca, regia di Maurizio Zaccaro (1999) Film TV
  • Balzac, regia di Josée Dayan (1999) Film TV francese
  • Le ali della vita, regia di Stefano Reali (2000) Film TV
  • Un dono semplice, regia di Maurizio Zaccaro (2000) Film TV
  • Le ali della vita 2, regia di Stefano Reali (2001) Film TV
  • Piccolo mondo antico, regia di Cinzia Th. Torrini (2001) Miniserie TV
  • Occhi verde veleno, regia di Luigi Parisi (2001) Miniserie TV
  • La memoria e il perdono, regia di Giorgio Capitani (2001) Miniserie TV
  • Il bello delle donne, regia di Maurizio Ponzi (2001-2003; dal 2015) Serie TV
  • I ragazzi della via Pál, regia di Maurizio Zaccaro (2003) Film TV
  • A casa di Anna, regia di Enrico Oldoini (2004) Miniserie TV
  • Caterina e le sue figlie, regia di Fabio Jephcott (2005) Miniserie TV
  • L'onore e il rispetto, regia di Salvatore Samperi (2006) Serie TV
  • Donne sbagliate, regia di Monica Vullo (2007) Film TV
  • Caterina e le sue figlie 2, regia di Vincenzo Terracciano e Luigi Parisi (2007) Miniserie TV
  • Fidati di me, regia di Gianni Lepre (2008) Miniserie TV
  • Il sangue e la rosa, regia di Luciano Odorisio e Luigi Parisi (2008) Miniserie TV
  • Caterina e le sue figlie 3, regia di Fabio Jephcott (2010) Miniserie TV
  • La donna che ritorna, regia di Gianni Lepre (2011) Miniserie TV
  • Baciamo le mani - Palermo New York 1958, regia di Eros Puglielli (2013) Serie TV
  • Madre, aiutami, regia di Gianni Lepre (2014) Miniserie TV
  • È la mia famiglia, (2015) Serie TV

Onorificenze

Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana

«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri»
— Roma, 2 giugno 1995

Premi e candidature

David di Donatello
Anno Titolo Categoria Risultato
1980 La cicala Migliore attrice protagonista Vinto
1983 Sapore di mare Migliore attrice non protagonista Vinto
1990 Buon Natale... buon anno Migliore attrice protagonista Candidatura
1995 La Regina Margot Migliore attrice non protagonista Candidatura
1996 Va' dove ti porta il cuore Migliore attrice protagonista Candidatura

David alla carriera Vinto
2009
David alla carriera Vinto

Nastro d'argento
Anno Titolo Categoria Risultato
1969 Tenderly Migliore attrice protagonista Candidatura
1978 Al di là del bene e del male Migliore attrice non protagonista Vinto
1983 Sapore di mare Migliore attrice non protagonista Vinto
1990 Buon Natale... buon anno Migliore attrice protagonista Vinto
1995 La Regina Margot Migliore attrice non protagonista Vinto
1997 Va' dove ti porta il cuore Migliore attrice protagonista Vinto
2002 Il più bel giorno della mia vita Migliore attrice non protagonista Vinto

Globo d'oro
Anno Titolo Categoria Risultato
1996 Và dove ti porta il cuore Migliore attrice Vinto
2004
Premio alla carriera Vinto

Grolla d'oro
Anno Titolo Categoria Risultato
1978 Al di là del bene e del male Migliore attrice Vinto
1980 La cicala Migliore attrice Vinto
2000
Premio alla carriera Vinto

Ciak d'oro
Anno Titolo Categoria Risultato
2002
Premio alla carriera Vinto

Festival di Cannes
Anno Titolo Categoria Risultato
1994 La Regina Margot Prix d'interprétation féminine Vinto

Premio César
Anno Titolo Categoria Risultato
1995 La Regina Margot Migliore attrice non protagonista Vinto

Taormina Film Fest
Anno Titolo Categoria Risultato
2005
Taormina Arte Awards Vinto

Bari International Film Festival
Anno Titolo Categoria Risultato
2012
Premio Fellini 8½, per l'eccellenza artistica[13] Vinto

Note

  1. ^ È morta Virna Lisi, lutto nel mondo del cinema in oggi.it, 18 dicembre 2014. URL consultato il 18 dicembre 2014.
  2. ^ a b Virna Lisi - Repubblica.it » Ricerca
  3. ^ voce "Virna Lisi" sull'Enciclopedia Treccani
  4. ^ Recensione de La cicala su mymovies.
  5. ^ Virna Lisi da La Repubblica, 14 maggio 2010.
  6. ^ Intervista a Patrice Chéreau per La Repubblica (23 agosto 1994)
  7. ^ Intervista a Monica Vitti (31 ottobre 1994)
  8. ^ Virna Lisi: che meraviglia essere finalmente vecchia - Intervista a La Stampa', 10 novembre 2011. URL consultato l'11 ottobre 2013.
  9. ^ (EN) Awards 1994, festival-cannes.fr. URL consultato l'11 ottobre 2013.
  10. ^ Un César a Virna Lisi da La Repubblica, 26 febbraio 1995
  11. ^ un nastro per Lamerica da La Repubblica, 18 maggio 1995
  12. ^ Virna Lisi girerà film nelle Marche
  13. ^ Premio Fellini 8 1/2 a Virna Lisi

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Supplemento Enciclopedico del MONITORE NAPOLETANO
Periodico mensile registrato presso il Tribunale di Napoli Num. 45 dell' 8 giugno 2011

ISSN 2239-7035 (del 14 luglio 2011)