Zona Rossa del Vesuvio |
Sabato 12 Gennaio 2013 13:32 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La zona rossa del Vesuvio è la zona che indica la fascia di comuni della provincia di Napoli che si trovano ai piedi del Vesuvio, o come nel caso di comuni come Somma Vesuviana o Sant'Anastasia, ai piedi del monte Somma, che rientrano nel sistema Somma-Vesuvio.
L'11 gennaio 2013, dopo numerose richieste da parte di studiosi, la protezione civile decide l' estensione della zona rossa, che interessa ora ventiquattro comuni, tra cui Scafati, in provincia di Salerno, e tre quartieri di Napoli.[1]
Comuni a rischio
A causa dell'elevata urbanizzazione sviluppatasi nell'ultimo decennio ai piedi del Vesuvio, oggi è uno dei vulcani più pericolosi al mondo. La fascia territoriale della zona ad alto rischio di essere danneggiati dal Vesuvio riguarda diciotto comuni elencati qui nella tabella sottostante (in base alla superficie):[2]
Sicurezza
La zona rossa è sottoposta a un piano di sicurezza predisposto dalla protezione civile in caso di eruzione del Vesuvio.
Le Regioni gemellate
La protezione civile ha stabilito che 16 regioni italiane ospiteranno gli abitanti dei paesi vesuviani nel caso di un'eruzione:
Note
|