Mercoledì 05 Giugno 2013 11:26
Gustavo Zagrebelsky (San Germano Chisone, 1º giugno 1943) è un giurista italiano, giudice della Corte costituzionale dal 1995 al 2004.
Biografia
Di origine russa, è fratello minore del magistrato Vladimiro Zagrebelsky[1]. Socio Costituzionalista dell'Associazione Italiana dei Costituzionalisti[2], già professore ordinario di Diritto Costituzionale presso l'Università degli studi di Torino e presso l'Università degli studi di Sassari, è stato nominato giudice costituzionale dal presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro il 9 settembre 1995, prestando giuramento il 13 settembre 1995. Il 28 gennaio 2004 è stato eletto presidente della Corte costituzionale, carica che ha ricoperto fino allo scadere del suo mandato il 13 settembre 2004.[3]
Zagrebelsky è attualmente docente di Diritto costituzionale e Teoria generale del diritto pubblico presso la Facoltà di Giurisprudenza di Torino[4] e docente a contratto presso l'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli[5].
Collabora con alcuni dei più importanti quotidiani italiani (La Repubblica, La Stampa) ed è socio corrispondente dell'Accademia nazionale dei Lincei. Nel suo articolato pensiero giuridico è rintracciabile una visione, se non una speranza, dualistica del diritto, diviso in lex e ius, concetti riconducibili ai lati formale e sostanziale del diritto. Zagrebelsky afferma l'importanza della duplicità degli aspetti del diritto, evidenziando il pericolo derivante dall'acriticità di un diritto solo formale o solo sostanziale. Una visione dualistica che nello Stato attuale si è persa, a favore di un nichilismo giuridico.[6]
Gli si deve inoltre una pluriennale opera di riflessione e di riproposizione di alcuni autori classici del pensiero giuridico novecentesco, come Piero Calamandrei, Costantino Mortati e Rudolf Smend.
Negli ultimi anni è ripetutamente intervenuto nel dibattito pubblico italiano, avversando le posizioni politiche e culturali dei cosiddetti atei devoti e in particolare sulla laicità dello Stato e lo spirito concordatario: molti di questi saggi sono raccolti nel volume Contro l'etica della verità, pubblicato dall'editore Laterza.
È presidente onorario dell'associazione Libertà e Giustizia[7] e presidente della Biennale Democrazia[8].
Ha curato la riedizione di Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana (8 settembre 1943 - 25 aprile 1945), pubblicato presso Einaudi nel 2002 con una sua nota introduttiva.
Onorificenze
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Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana |
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«Giudice della Corte costituzionale» — 19 febbraio 2001[9] |
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Cittadinanza onoraria della città di Savigliano |
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— 1º dicembre 2008 |
Opere
- Sulla consuetudine costituzionale nella teoria delle fonti del diritto, UTET, (1970)
- "Non manifesta infondatezza" e "rilevanza" nella instaurazione incidentale del giudizio sulle leggi, con Franco Pizzetti, Giuffrè, (1972)
- Amnistia, indulto e grazia: profili costituzionali, Giuffrè (1974)
- La giustizia costituzionale, il Mulino (1977, seconda edizione 1988)
- Le immunità parlamentari: natura e limiti di una garanzia costituzionale, Einaudi, (1979)
- Parlamento europeo forze politiche e diritti dei cittadini, FrancoAngeli, (1979)
- La formazione delle leggi, con Sergio Bartole, Antonio Cassese, Andrea Giardina, Alessandro Pace, Livio Paladin, Einaudi, (1979)
- Il sistema costituzionale delle fonti del diritto, UTET, (1984)
- Manuale di diritto costituzionale, vol. I, Le fonti del diritto, UTET, (1987)
- La giustizia costituzionale, il Mulino, (1988)
- Società, stato, costituzione: lezioni di dottrina dello stato degli anni acc. 1986-1987 e 1987-1988 (a cura di Nicolò Zanon), Giappichelli, (1988)
- Processo costituzionale, Giuffrè, 1989
- Il diritto mite. Legge, diritti, giustizia, Einaudi (1992)
- Il federalismo e la democrazia europea, NIS, (1994)
- Il «crucifige!» e la democrazia, Einaudi (1995)
- Il futuro della Costituzione, con Pier Paolo Portinaro e Jorg Luther, Einaudi, (1996)
- Processo e morte di Gesù, con Chaim Cohn, Einaudi, 2000
- Le tortuose vie dell'ammissibilità referendaria, con Franco Modugno, Giappichelli, 2001
- Diritti e costituzione nell'Unione Europea, Laterza, (2003)
- La domanda di giustizia, con Carlo Maria Martini, Einaudi (2003)
- La leggenda del grande inquisitore, Morcelliana (2003)
- Principî e voti. La Corte costituzionale e la politica, Einaudi (2005)
- Norberto Bobbio tra diritto e politica, con Massimo Salvadori, Riccardo Guastini, Michelangelo Bovero, Pier Paolo Portinaro, Luigi Bonanate, Laterza (2005)
- Essere delle istituzioni, Editoriale Scientifica (2005)
- Fragilità e forza dello stato costituzionale, Editoriale Scientifica, 2006
- Imparare democrazia, Einaudi (2007)
- Lo Stato e la Chiesa, raccolta di articoli pubblicati nelle pagine de la Repubblica (Biblioteca di Repubblica), Gruppo editoriale l'Espresso, Roma, (2007).
- Giuda. Il tradimento fedele, Morcelliana (2007)
- La virtù del Dubbio. Intervista su etica e diritto. A cura di Geminello Preterossi, Laterza (2007)
- Il giudice delle leggi artefice del diritto, Editoriale Scientifica, 2007
- Contro l'etica della verità, Laterza (2008)
- La legge e la sua giustizia, il Mulino (2009)
- Intorno alla legge, Einaudi (2009)
- Scambiarsi la veste, Laterza (2010)
- L'esercizio della democrazia, Codice Edizioni (2010)
- Sulla lingua del tempo presente, coll. Le vele, Einaudi, 2010, ISBN 978-8-80-620774-8
- La felicità della democrazia. Un dialogo. (Gustavo Zagrebelsky, Ezio Mauro, 2011, Laterza, ISBN 978-88-4209-642-9).
Note
- ^ Virginia Piccolillo. Zagrebelsky e Chieppa in gara per la poltrona di Ruperto. Corriere della Sera, 24 novembre 2002. URL consultato in data 29-4-2009.
- ^ Associazione Italiana dei Costituzionalisti
- ^ Sito web della Corte costituzionale: note biografiche presidente.
- ^ Ateneo di Torino - Incarichi, Collaboratori e Consulenti
- ^ UNISOB Napoli - Area Docente
- ^ Gustavo Zagrebelsky. Antigone e la legge che smarrisce il diritto. La Repubblica, 25 giuigno 2003. URL consultato in data 11-4-2013.
- ^ le persone. Libertà e Giustizia. URL consultato in data 19-10-2010.
- ^ Organi. Biennale Democrazia. URL consultato in data 19-10-2010.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
Collegamenti esterni