Strage di Bologna, 33 anni dopo |
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Scritto da Gaetano Pragliola |
Sabato 03 Agosto 2013 10:37 |
«Sembra incredibile, dopo tanti anni che chiediamo ancora la cosa più semplice, ma non abbiamo avuto risposte. Ci sono gli esecutori, ma mancano ancora i mandanti, i burattinai, gli strateghi e quelli che hanno pensato alla carneficina», queste le dichiarazioni del presidente della Camera Laura Boldrini dal palco allestito di fronte alla stazione dove avvenne la strage che provocò 85 morti e 200 feriti.
La Boldrini ne ha approfittato per lanciare un monito al fine di eliminare i tanti punti oscuri presenti ancora sulla vicenda. A fargli eco anche il presidente del Senato Piero Grasso. «Ricordare è indispensabile - ha dichiarato il presidente Grasso - affinché si continui a lottare contro l’oblio e contro il terrorismo e affinché si prosegua nella ricerca instancabile della verità storica e processuale. Molti errori - prosegue Grasso - sono stati compiuti, troppi depistaggi e ritardi nella ricostruzione dei fatti hanno rischiato di incrinare irreparabilmente il rapporto di fiducia tra i cittadini e le istituzioni». Un messaggio ai familiari delle vittime è stato inviato anche del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: «Il meditato ricordo di quegli anni che hanno insanguinato il Paese non solo costituisce un doveroso e commosso omaggio alle vittime, ma è volto a diffondere e condividere con le giovani generazioni, che non hanno vissuto quelle vicende, consapevolezza storica, sensibilità civica, convinta mobilitazione a tutela dei principi democratici sanciti dalla nostra Costituzione. Rinnovo pertanto il mio apprezzamento - ha aggiunto il numero uno del Colle - per l'impegno profuso dall’Associazione nel promuovere e coltivare una riflessione collettiva su quel periodo sofferto della nostra storia e nell'adoperarsi affinché venga fatta piena luce sugli aspetti del feroce atto terroristico, non ancora chiariti nonostante la lunga, ma non ancora conclusa, serie di investigazioni e processi». Un ulteriore appello per la ricerca della verità, anche dopo tanti anni, è arrivato anche da Paolo Bolognesi, presidente dell’Associazione vittime della strage di Bologna che ha parlato in Consiglio comunale per la commemorazione della strage della stazione. «Analizzando i documenti processuali a 360 gradi questa possibilità c'è tutta. Questa vicenda criminale e politica del nostro Paese può essere ricostruita in tutti i suoi dettagli e questo è estremamente importante per la democrazia e per il futuro del nostro Paese». Un’immagine raffigurante una lapide con i nomi delle 85 vittime è stata poi posta all’esterno della stazione con «Oggi arrivare ai mandanti è possibile. Il ricordo consolida la mobilitazione delle coscienze. La verità è a portata di mano». La sete di giustizia dei familiari delle vittime, insomma, è ancora tanta.
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