Donne - Un Natale di violenze. Un caso a Napoi ed uno a Roma. Arrestati i partner |
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Scritto da Celeste Nappi |
Domenica 29 Dicembre 2013 12:28 |
I reati commessi dall’uomo sono minaccia aggravata, maltrattamenti in famiglia e detenzione di munizionamento da sparo. L’uomo era già sottoposto alla misura d’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria, in quanto lo scorso 17 dicembre l’uomo fu denunciato dai militari a seguito di un’ulteriore denuncia effettuata dalla sua ex compagna per gli stessi reati. Inoltre, durante una perquisizione avvenuta nella sua abitazione di Via Andrea Doria, gli stessi militari sequestrano vari armi appartenenti all’uomo, tra cui vari coltelli da cucina, una pistola “scacciacani” calibro 8 e 23 cartucce per fucile “Winchester”. Un caso similare si è verificato anche a Napoli, dove i Carabinieri del nucleo operativo della compagnia Napoli Centro hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia un uomo di 36 anni che ora si trova nel carcere di Poggioreale. L’uomo è stato colto sul fatto dai militari durante un servizio di controllo, che lo hanno arrestato mentre inseguiva la moglie dopo averla pestata. Anche dopo l’arresto, l’uomo ha continuato a inveire contro la partner, minacciandola di morte. La prognosi della donna è di quindici giorni, ma non è la prima volta che il suo compagno le riserva tale comportamento: negli ultimi mesi, infatti, l’uomo aveva più volte vessato la donna. Il clima di pace e serenità che dovrebbe contraddistinguere il Natale non ha quindi impedito ulteriori episodi di violenza sulle donne, che ora si sommano agli altri tristi e numerosi dati relativi al fenomeno. Il 2013, l’anno uscente, è stato caratterizzato da ben 65 femminicidi, ciò significa che la mano dell’uomo ha ucciso una donna ogni due giorni e mezzo. Nonostante i vari flash mob e manifestazioni, le campagne di sensibilizzazione e la condanna unanime da parte delle Istituzioni, la violenza sulle donne è tragicamente diventata un fenomeno sociale, che non riguarda soltanto il nostro Paese ma il mondo intero. È in questo modo che l’uomo, sentendosi derubato del suo prestigio sociale e del suo antico controllo sulla propria compagna, cerca di riaffermare il suo status di dominatore. La donna viene così ferita, umiliata, stuprata, perseguitata, uccisa o ancora sfregiata con l’acido, costretta a pratiche come l’infibulazione o, come avviene in alcuni Paesi asiatici, alla deformazione dei piedi. La violenza di genere, non è però un fenomeno nuovo. Da sempre l’uomo ha infatti perpetrato violenza sulla donna, basti pensare agli stupri in guerra, stupri etnici e delitti d’onore. In alcuni Paesi ancora oggi essere una donna equivale a essere un cittadino di serie B, tanto che in India e in Cina molte volte la donna che aspetta una figlia femmina viene costretta all’aborto coatto, oppure abortisce di sua spontanea volontà a causa del retaggio culturale in cui vive. Dopo un Natale di sangue, non ci resta così che sperare nell’anno nuovo, affinché il 2014 possa finalmente portarci un sensibile calo sul fenomeno tanto antico quanto attuale della violenza di genere. |