Il New York Times rilancia Napoli: 36 hour in Naples |
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Scritto da Giovanni Di Cecca |
Venerdì 11 Gennaio 2013 00:02 |
O almeno questo è quello che pensa Ingrid K. Williams del New York Times, dove nella sua rubrica Travel, racconta cosa vedere e dove andare in un week-end (appunto 36 ore). Vediamo per sommi capi il percorso che consiglia Indrid K. Williams nel suo articolo sul NYT Venerdì ore 16, passeggiata al mare
Come raccontato l’anno scorso in occasione dell’America’s Cup il lungomare è stato interdetto alle auto, e la giornalista ha avuto occasione di vedere Capri ed il Vesuvio in lontananza, e subito dopo una gitarella allo Studio Trisorio per vedere una mostra di Rebecca Horn
Venerdì ore 20.00, abbinamenti creativi
Una gita in Via Costantinopoli dove alla Stanza del Gusto si può assaporare una cena conviviale per 50 €uro per due persone (circa 66$).
Venerdì ore 23.00, Una passaggiata a Chiaia
Come non farsi un giretto per i baretti di Chiaia, il quartiere delle boutique e gallerie d’arte e sostare da Barril oppure da Enoteca Belledonne?
Sabato 10.30 Neapolitan Design
La sartoria napoletana è una delle più rinomate del mondo, basti pensare a Vincenzo Attinoni, soprannominato il Sarto dei Re (perché aveva vestito Vittorio Emanuele III), Eugenio Marinella sinonimo della cravatta in tutto il mondo, Eddy Monetti, Rubinacci e Isaia, nomi che hanno creato il Made in Naples.
Sabato 13.00 Rosso Salsa e Bianco Gelato
Un giro alla Cantina di Via Sapienza per gustare della pasta Aum Aum, ovvero preparata semplicemente con pomodoro e melanzane con un trio di polpette che nuotano nella salsa. Poi per dessert un giro alla gelateria Bianco Bio dove è possibile abbinare gusti non proprio convenzionali come Pinoli e Sesamo con la mandorla
Sabato 15.30 Acronimi di Arte
Una visita al MADRE, Museo di Arte Contemporanea Donnaregina a via settembrini che ospita i nomi più importanti dell’arte contemporanea come Richard Serra, Anish Kapoor, oppure un giro al PAN, Palazzo delle Arti di Napoli dove recentemente sono stati esposti le fotografie di Stanley Kubrick quando era fotografo per la rivista Life.
Sabato ore 18.00 Uno sguardo dietro le quinte
“Vuoi tu sapere se qualche scintilla brucia in te? Corri, vola a Napoli ad ascoltare i capolavori di Leo, Durante, Jommelli, Pergolesi”. (Jean-Jacques Rousseau, Dictionnaire de Musique).
Il teatro di San Carlo, uno dei più importanti e famosi a livello mondiale ospita il MEMUS il museo ed archivio storio del Teatro a prezzo di 6 €uro
Sabato ore 22.00 Il Pizzaiolo
Non si può visitare Napoli, e non mangiare una pizza in una delle pizzerie più rinomate della città, come la pizzeria di Gino Sorbillo a Via Tribunali
Domenica ore 10.00 Premiata ditta
Non si può non sostare al caffè del professore a Piazza Trieste e Trento e gustare un caffè alla nocciola, per poi incamminarsi verso La Sfogliatella di Mary in Galleria Umberto I (lato via Toledo) e godersi una sfogliatella riccia
Domenica ore 11.30 Una dolce domenica
Dopo una colazione così abbondante si può visitare il Palazzo Zevallos di Stigliano in cui sono esposti “Il Martirio di Santa Ursula” del Caravaggio ed un paio di opere di Andy Wharol raffiguranti il Vesuvio.
Sempre al Centro (da fare a piedi) si può andare al Pio Monte della Misericordia (Via Tribunali lato basso) ed osservare un altro capolavoro del Caravaggio “Le 7 opere della Misericordia” e dopo risalire via Tribunali per visitare Cappella San Severo ed il suo enigmatico Cristo Velato del San Martino.
Domenica ore 13.00 Tunnel Tour
Non si può concludere la visita a Napoli visitando le Stazioni d’Arte, altra opera che ha riscosso i plausi del Telegraph. |