Istituto per gli Studi Filosofici – Altro sfratto ai libri di Marotta da Casoria |
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Scritto da Giovanni Di Cecca |
Sabato 01 Giugno 2013 13:38 |
80.000 dei 350.000 volumi inscatolati furono portati al complesso edilizio denominato ImAC di Casoria, dell’immobiliare Niglio S.p.A. che rivendica la somma di 99.035,58 euro relativa ai canoni di locazione per il periodo marzo 2012-maggio 2013.
A questo sfratto ne vanno aggiunti diversi altri per affitto di locali dalle parti di Monte di Dio per un totale di 463.000 €uro. E così l’immenso patrimonio librario dell’Istituto per gli studi si ritrova ancora una volta in cerca di una casa o, almeno, di un deposito.
Abbiamo trattato la vicenda già nel mese di Settembre dello scorso anno e quando ponemmo l’attenzione su questo patrimonio culturale napoletano (da alcune parti osteggiato da altre osannato) che, per usare le parole dell’Avv. Marotta «sta morendo»
Ma quello dei libri che finora a Napoli non hanno trovato un’adeguata sistemazione, la cui finalità è quella di una straordinaria biblioteca a disposizione di giovani e di studiosi di tutto il mondo, è solo una parte del dramma economico in cui versa l’Istituto, uno dei più importanti a livello internazionale che si occupa di scienze filosofiche ed umane.
I debiti per la sua attività e il suo funzionamento ammontano a 13.000.000 di €uro.
Il suo fondatore e padre nel tentativo di mandare avanti la sua creatura, che come detto è un ente privato riconosciuto a livello internazionale per i suoi libri ha dilapidato il suo patrimonio personale.
Qualche anno fa, si è mobilitato mezzo Parlamento e dopo che la Camera dei Deputati ha riconosciuto «il ruolo fondamentale degli Studi Filosofici» impegnando il governo «a valutare un quadro di interventi e di risorse».
Ma la questione più paradossale riguarda il bando direttoriale numero 1105 del Miur del 9 ottobre 2002 che prevedeva dei finanziamenti da uno specifico fondo; un bando per il quale l’Istituto aveva presentato un progetto per 12 milioni di euro.
Ma dalla commissione il progetto viene giudicato meno importante di quello di una ditta di salumi.
Il Tar del Lazio dà ragione all’Istituto, stessa sentenza anche dal Consiglio di stato dopo il ricorso del Miur; ma dal ministero dell’Istruzione, puntualizza Gerardo Marotta, neanche l’ombra di un euro.
E la domanda: quanto tempo occorrerà ancora perché venga visto il «ricorso di ottemperanza al giudicato» e, quindi, riconosciuto il finanziamento? Che nel frattempo, per interessi e danni materiali e morali, ammonta a 37 milioni di euro.
Mentre il TAR pensa al giudizio, il tempo passa e gli affitti aumentano e non si riesce più a fronteggiare le spese per l’affitto dei locali in attesa del restauro della struttura di piazza Santa Maria degli Angeli, acquistata dalla Regione Campania e che nelle intenzioni dovrebbe, appunto, ospitare l’eccezionale biblioteca dell’Istituto.
Saranno tempi lunghi: un’apposita commissione si riunirà martedì prossimo per valutare i risvolti tecnici.
Per trovare una sistemazione temporanea all’immenso patrimonio librario l’Assessore Regionale Marcello Tagliatatela lancia l’ipotesi di utilizzare come deposito una struttura a Bagnoli dove era prima la Nato.
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