Crolli e suicidi, Napoli nel sangue |
![]() |
Scritto da Mariano Rotondo (Italiasudsanita.it) |
Martedì 11 Giugno 2013 08:17 |
Due episodi che nel giro di poche ore non solo hanno seminato morte e scompiglio, ma soprattutto sgomento e choc per le modalità con cui sono arrivate. Prima il terribile fatto di Ercolano, quando un fioraio di 49 anni, Antonio Formicola, è entrato nella stanza del sindaco Vincenzo Strazzullo armato di coltello. L’uomo ha chiesto a tutti di uscire, poi si è arrampicato sul balcone cospargendosi di benzina. Si è dato fuoco e poi si è lanciato.
L’uomo è stato immediatamente portato al Centro grandi ustionati del Cardarelli, ma è morto pochi minuti dopo l’arrivo in ospedale. Un gesto tremendo, innescato da un’autorizzazione negata dal Comune per poter utilizzare lo spazio all’esterno del suo negozio di fiori e che ha spinto centinaia di commercianti davanti al municipio. E con loro sono arrivate le forze dell’ordine in assetto antisommossa. Dura la reazione degli esercenti all’arrivo del primo cittadino, contro di lui è stato più volte urlata la parola “assassino”. Tuttavia Strazzullo si è detto sconvolto per quanto accaduto: «Antonio il fioraio era un mio amico d’infanzia». Ma non è bastata questa vicenda tristissima per macchiare l’inizio di settimana a Napoli. In tarda mattinata, infatti, un’altra tragedia ha sconvolto la città. Una donna di 44 anni, Cristina Alongi è morta schiacciata nella sua automobile dopo essere stata colpita da un pesante pino improvvisamente caduto al suolo. La donna stava percorrendo via Aniello Falcone, al Vomero, quando l’albero è crollato travolgendo la vettura e la sua occupante. La 44enne, morta sul colpo, è stata estratta dopo un duro lavoro dei vigili del fuoco. L’ennesima vittima, insomma, di una città disgraziata e che lascia il marito ed una bambina di soli otto anni. Anche qui proteste, stavolta da parte dei residenti, che a quanto pare nei giorni scorsi avrebbero segnalato il pericolo di crollo. |