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Napoli – L’aggressione alla ragazza albanese è maturata nel giro della prostituzione |
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Scritto da Giovanni Di Cecca |
Venerdì 14 Giugno 2013 18:46 |
Infatti la ragazza massacrata è una prostituta.
Il giovane D’Esposito accusato di essere l’aggressore, avrebbe una relazione con un’altra donna di origine albanese che condivideva l’appartamento con Toska.
Secondo quanto ricostruito fino ad ora dagli inquirenti, dopo il pestaggio della ragazza, il D’Esposito sarebbe fuggita con l’altra ragazza albanese con la quale condivide una storia e due bambini, una figlio dell’albanese massacrata e l’altra figlio dell’altra donna.
Le motivazioni di tanta e tale bestialità non sono ancora chiare ai al procuratore aggiunto Giovanni Melillo e dal sostituto Giusi Loreto, e a causa del coma farmacologico in cui versa Toska, non è stato possibile interrogarla.
Da un punto di vista tecnico il giovane D’Esposito non è incensurato ma ha alcune denunce in passato per essere stato coinvolto in atti di violenza.
Come scritto in un precedente articolo, abbiamo denunciato lo stato di degrado e l’abbandono in cui versa il Centro Antico, e come si sia trasformato in un quartiere a luci rosse soprattutto ora che Castel Capuano non è più la sede del Tribunale di Napoli.
Il Sindaco di Napoli de Magistris in seguito all’aggressione ha detto: «Non posso che esprimere il più sentito dolore per la giovane Tosca Xhuli, vittima di un brutale pestaggio che rappresenta, per la nostra città, un vera e propria ferita intollerabile e inaccettabile. Il Comune di Napoli vuole essere in prima linea nella lotta alla violenza di genere che, insieme allo strumento della repressione, deve vedere attuato quello della prevenzione, anche culturale e sociale».
Le deputate napoletane Valeria Valente, Assunta Tartaglione, Luisa Bossa, Roberta Agostini, Giovanna Palma e Michela Rostan in un comunicato congiunto hanno detto: «I due episodi di violenza sulle donne verificatisi la scorsa notte nel centro storico di Napoli non permettono altre considerazioni: quella cui stiamo assistendo è una vera e propria escalation, bisogna intervenire subito, e sul piano del controllo del territorio e sul piano della rete tra forze dell'ordine, enti locali e operatori sociali. Per questo presenteremo un'interrogazione al ministro delle Pari Opportunità, Josefa Idem», e continuano, «Al governo chiederemo di intervenire al più presto supportando e potenziando, anche e soprattutto economicamente, l'attività delle associazioni e dei centri antiviolenza che già operano sul territorio e che come vere e proprie sentinelle aiutano le donne a reagire e denunciare e chiederemo altresì di verificare l'esercizio puntuale dei poteri e delle rispettive responsabilità da parte degli enti locali, in primis Comune e Regione. […]Il fenomeno ha ormai assunto dimensioni preoccupanti e la situazione è del tutto fuori controllo: dall'inizio dell'anno a Napoli quattro donne sono state ammazzate dai figli o dai compagni e molte altre sono state vittime di violenze sempre all'interno del contesto familiare. Segno che è lì, nella relazione tra i sessi all'interno del contesto familiare e sentimentale che bisogna intervenire subito e prioritariamente. Se non si mette in campo un lavoro di rieducazione al corretto e sano rapporto tra i sessi la situazione può solo peggiorare e niente sarà in grado di arginare il fenomeno». Anche l’assessore allo Sport, Politiche giovanili, Politiche familiari e Pari opportunità Giuseppina Tommasielli, ha fatto una dichiarazione in seguito all’efferata aggressione di ieri sera: «Esprimo la mia ferma condanna verso questo episodio di barbarie ed occorre agire concretamente perché fatti del genere non accadano più. Anche alla luce di questo accadimento urge predisporre dei finanziamenti per la legge regionale n. 2 del 2011, la quale prevede Misure di prevenzione e di contrasto alla violenza di genere che, senza un impegno di spesa da parte della giunta regionale, sarebbe solo una norma imperfetta e quindi difficilmente applicabile. L'Amministrazione nella consapevolezza di quanto sia necessario coniugare repressione e prevenzione sin dal suo insediamento ha istituito il Nucleo di Emergenza Sociale e Tutela dei Minori della Polizia Municipale che si sta impegnando fortemente anche sul contrasto alla tratta».
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