Datagate – Un centro di Spionaggio a Roma, 2 in Germania, 19 nei paesi UE e 80 nel mondo |
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Scritto da Giovanni Di Cecca | ||||
Domenica 27 Ottobre 2013 17:06 | ||||
Lo scandalo del Datagate sta diventando sempre più grande e sta uscendo fuori un sistema di spionaggio sempre più marcato da parte degli USA con ramificazioni, infrastrutture risorse ed uomini in quantità fantascientifiche.
Secondo Der Spiegel che ha pubblicato informazioni riservate che Greenwald, ex columnist del The Guardian, ha avuto da Snowden, il Cancelliere Angela Merkel è sotto spionaggio dal 2002 (indicato come 'GE Cancelliera Merkel') compare in una lista di obiettivi del Dipartimento S2C32 'Ufficio Unione Europea'.
Lo spionaggio del Cancelliere avveniva dall’ambasciata USA a Berlino.
Secondo Bild am Sontag, citando fonti dei servizi Usa, il capo della National Security Agency Keith Alexander aveva informato il presidente Obama dell'operazione di ascolto delle comunicazioni di Angela Merkel nel 2010. «Obama non ha messo fine a questa operazione e ha anzi lasciato che proseguisse», ha indicato un alto responsabile della NSA al quotidiano.
Ieri il Frankfurter Allgemeine scriveva - senza però citare fonti - che Obama avrebbe detto alla Merkel, in una conversazione telefonica dopo l'esplosione del caso, di non essere stato informato dell'operazione di spionaggio, aggiungendo che, se lo avesse saputo, l'avrebbe immediatamente bloccata.
Ma non solo, le rivelazioni di Snowden sta centellinando mostrano la fitta rete di spionaggio che la NSA, aveva messo in campo, soprattutto anche dal punto di vista infrastrutturale.
Sempre secondo quanto pubblicato da Der Spiegel i centri erano due in Germania, a Berlino e Francoforte, per un totale di 19 in Europa, 80 nel mondo.
Der Spiegel cita anche città europee come Parigi, Madrid, Praga e Ginevra.
Intanto si rafforza il fronte contro lo spionaggio selvaggio in seno alle Nazioni Unite. L
a mobilitazione di Germania e Brasile ha trovato terreno fertile al Palazzo di Vetro dove altri 19 Paesi stanno lavorando con Berlino e Brasilia ad una bozza di risoluzione dell'Assemblea Generale che stabilisca maggiori diritti alla privacy su internet.
La spinta segna il primo grande sforzo internazionale per limitare le intrusioni della National Security Agency nelle comunicazioni.
A Washington In migliaia sono arrivati da tutti gli USA per la prima grande manifestazione contro gli abusi dell'NSA, i programmi di spionaggio di massa, e per la tutela della privacy dei cittadini.
Il corteo, arrivato fino ai gradini del Lincoln Memorial, è organizzato associazioni "liberal" unite dallo slogan "Stop Watching Us". Obiettivo: inviare una petizione al Congresso per riformare la legge antiterrorismo Patriot Act, voluta da George W. Bush 12 anni fa.
Facendo nostre, per così dire, le parole del numero 1 dell’MI5, Andrew Parker che sul caso Datagate afferma «Un vero regalo ai terroristi», abbiamo la netta impressione che in medio termine (quantificabile nel momento in cui il datagate verrà, per così dire, messo in secondo, terzo o quarto piano) in uno o più paesi occidentali USA / UE potrebbe verificarsi un attentato a dimostrare come le operazioni di spionaggio intraprese dagli USA mediante l’NSA siano fondamentali per la lotta al terrorismo, ed il mandante potrebbe essere gli USA.
Ragionamento che deriva dal tutt’oggi inspiegabile attentato a Boston attuato dai fratelli Trasnev, che come domandatoci anche all’epoca dei fatti, come sia stato possibile che un tale spiegamento di sistemi di spionaggio non sia stato possibile fermare quella strage. |