Napoli – Un SUV viene affiancato da due rapinatori. Sparati 11 colpi di pistola |
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Scritto da Giovanni Di Cecca |
Lunedì 01 Luglio 2013 18:07 |
Secondo quanto accertato dalla Polizia un SUV viene affiancato da uno scooter con due persone a bordo (due ragazzi) con il volto coperto che tentano di rubare il Rolex del conducente esplodendogli contro circa 11 colpi di pistola.
Nella dinamica dell’incidente la macchina sterza violentemente finendo sul marciapiede ed il conducente vien e ferito ad una gamba.
All’Ospedale San Paolo, dove viene ricoverato d’urgenza, il conducente è dichiarato non in pericolo di vita.
Ciò che desta sospetto, a prescindere, sono gli 11 colpi di pistola esplosi per rapinare un Rolex, fatto del tutto nuovo nell’escalation di violenza, si rapine e di scippi che stanno affliggendo la nostra città.
La dinamica ha tutta l’impressione di un regolamento di conti più che di una semplice rapina (11 colpi di pistola sono praticamente 1 caricatore e mezzo di una Beretta Calibro 7,65 o di una Calibro 9, comunemente usate dalla malavita).
Ormai da anni i cittadini di Fuorigrotta denunciano lo stato di abbandono di strade come Via Cinthia, Via Terracina, soprattutto nella zona del Cimitero, dove la sera (e non solo) si accende il mercato del Sesso a Pagamento e dello spaccio di stupefacenti.
Qual è l’analisi che fate sul fenomeno? Come vi spiegate questa crescita esponenziale di reati?
«Ribadisco che questi dati si inseriscono in un contesto di tendenziale e generalizzato calo di altri reati, anche più gravi, come dirò di qui a poco. Ma ragioniamo adesso sui numeri di scippi e rapine: un “segmento” dei cosiddetti reati da strada che sono in progressione già dallo scorso autunno e che vedono sempre più spesso come autori giovani e giovanissimi soggetti, di tanto in tanto anche appartenenti a note famiglie criminali di alcune zone della città. Ecco, uno dei dati più inquietanti è che registriamo la crescita di una nuova leva di deriva delinquenziale anagraficamente molto giovane».
Lei faceva riferimento anche a qualche nota parentela con esponenti della criminalità organizzata. Un fatto tutto sommato inedito...
«Esatto. Diciamo che, indipendentemente da come lo si voglia analizzare questo dato, qui stiamo parlando di ragazzi che evidentemente non si riesce a sottrarre alla strada».
C’è qualche altra peculiarità che vi colpisce dall’analisi di questa ondata di scippi e rapine?
«Sì. Sembra essere cambiato l’“oggetto del desiderio” di rapinatori e scippatori. Mi spiego meglio: quando si dice “rapina” si tende a pensare alla sottrazione violenta del portafogli, della borsa o magari di una collana. Sempre più spesso, invece, il reato viene commesso per impossessarsi di oggetti tecnologici, peraltro costosi, come telefonini di ultima generazione tipo iPhone e smartphone. Diciamo che questo si verifica per circa il 40 per cento dei casi denunciati. Inoltre stiamo assistendo a rapine e scippi che, rispetto al passato, vengono commessi in una fascia oraria diversa da quella, diciamo così, consueta: e cioè tra le undici di sera e l’una di notte».
La preoccupa il rischio che sempre più turisti possano finire vittime di questi malviventi?
«Dai dati in nostro possesso questo fenomeno non risulta affatto in crescita. Anzi. Tra le vittime di reati predatori i turisti rappresentano una porzione minima, forse anche perché tendono a vivere la città più di giorno che di notte».
Ha dati precisi sui reati commessi in danno di turisti?
«Posso dire che ad oggi rappresentano meno del dieci per cento del totale di rapine e scippi commessi. Ma mi lasci fare una considerazione finale».
Prego.
«A fronte di tutto quello che finora abbiamo detto dobbiamo anche dare altri numeri. Questi: c’è un aumento significativo delle attività di controllo e prevenzione che polizia e carabinieri hanno svolto nell’arco di un anno. Pensi che nel maggio 2012 solo come polizia controllammo 13500 persone, a fronte dei 19747 registrati nel maggio di quest’anno. E questo è un dato significativo. E non va dimenticato che siamo impegnati nel contrasto di tanti altri reati: su 20 omicidi nei primi sei mesi dell’anno (11 “ordinari” e nove di camorra, ndr), registriamo una netta flessione rispetto a soli sei mesi prima. Calano anche le rapine in banca. Formidabile poi il calo dei furti nelle abitazioni: nel maggio scorso solo 78 casi contro i 112 rispetto al maggio dell’anno precedente». |