UNESCO - Pompei corsa contro il tempo |
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Scritto da Armando Ferrara |
Martedì 02 Luglio 2013 11:33 |
A rischio, lo status di Pompei di “patrimonio dell’umanità” e i fondi Ue destinati all’Italia. Le scadenze sono state fissate: 31 dicembre 2013 per restare tra i siti importanti per l’Unesco, e 2015 per la realizzazione di grandi opere per non perdere i fondi dell’Unione Europea. E le istituzioni cominciano finalmente a muoversi.
Il ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Massimo Bray, rassicura che sono già in atto dei lavori per superare i problemi del sito archeologico, e che l’ultimatum lanciato dall’Unesco è stato preso in seria considerazione. Il ministro invita tutti, istituzioni, Governo, Parlamento, privati, ad agire: le donazioni liberali sono aperte e più che benvenute. Bray incontrerà Salini al più presto, un grande imprenditore che ha promesso ben 20 milioni di euro per la città di Pompei e per la sua resurrezione. Il ministro assicura inoltre che il restauro della città è tra le sue priorità e che già due dei primi cinque cantieri sono avviati, e che il terzo aprirà a breve. L’obiettivo finale è quello di aprirne ben 39 entro il 2015. Secondo i sindacati, a causa di tutto ciò a rischio sono i lavoratori e la loro incolumità. Francesco Rutelli, ex titolare del dicastero, sottolinea invece il contrario, dichiarando che la priorità di Pompei è quella di assumere nuovi lavoratori, tra tecnici, operai, manutentori, architetti, custodi. Proprio la richiesta di aumentare il personale, tra cui i custodi, è stata inoltrata dalle numerose guide turistiche, che lamentano questo deficit nei loro giri con i turisti: Domus chiuse per mancanza di controlli, poiché impossibile controllare flussi di 15mila turisti giornalieri che camminano e rovinano affreschi, pavimenti e mosaici preziosi, senza nessuno che possa fermarli. [da italiasudsanita] |