Roma - 16enne si getta dalla finestra della scuola: veniva deriso dai compagni perché gay |
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Scritto da Miriam Favale |
Giovedì 30 Maggio 2013 10:40 |
La scuola deve essere un punto di riferimento fermo per tutti gli studenti che si trovano in difficoltà in situazioni come bullismo o peggio ancora in situazioni di continue derisioni e violenze psicologiche da parte di compagni.
La scuola deve affrontare quotidianamente argomenti attuali come l'omosessualità spiegando che quest'ultima è semplicemente un orientamento sessuale e sentimentale verso lo stesso sesso che non ha alcuna differenza sostanziale da quello degli eterosessuali; non è una malattia fisica o psicologica, non è una vergogna e non è assolutamente da condannare.
Il tentato suicidio dello studente 16enne romano deve far aprire gli occhi a tutte le istituzioni e in particolare alle famiglie dei compagni che hanno deriso e molestato il ragazzo portandolo a un gesto così eclatante.
Non accorgersi del disagio degli alunni, da parte della scuole è gravissimo. Le istituzioni dovrebbero essere più attive e più presenti nella vita dei ragazzi, più attente ai loro disagi proprio per evitare di arrivare a gesti di questa gravità.
Gli allievi, soprattutto di questa delicata fascia d'età, devono sentirsi protetti, ascoltati, rassicurati, devono essere consapevoli di appartenere ad un istituto che può esser loro d'aiuto in situazioni di malessere, di disagio dove insieme ad uno psicologo si possono trovare soluzioni a ogni problema senza dover ricorrere a azioni drastiche come queste.
Fortunatamente il ragazzo non è un pericolo di vita, ma indubbiamente avrà bisogno di cure da parte di psicologi per superare questo lungo periodo di violenze e molestie subìte dai suoi compagni, per il suo normalissimo orientamento sessuale.
È sconvolgente e vergognoso che nel 2013 si verifichino ancora queste discriminazioni totalmente ingiustificate e bisognerebbe porre immediatamente rimedio onde evitare altri gesti come questo. |