Città della Scienza – Incendio doloso e le lunghe ombre |
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Scritto da Giovanni Di Cecca |
Giovedì 07 Marzo 2013 12:42 |
Già il giorno dopo l’incidente SkyTG 24 parlava di 6 focolari da cui si è avuto origine, sicuramente con un accelerante.
Le ipotesi del rogo
Chi ci guadagna in un rogo di queste dimensioni?
A questa domanda dobbiamo fare un passo indietro di qualche mese.
Ripartiamo da Bagnoli Futura, la società nata circa 20 anni fa sulle macerie dell’ex acciaieria dell’Italsider che doveva servire a riconvertire lo sfacelo prodotto da quasi 100 anni di Italsider.
La capitalizzazione della società Bagnoli Futura era al 2008 di circa 15.000.000 di €uro, mentre al 2010 era di appena 500.000 €uro (come riferito dall’ex assessore al bilancio Realfonzo)
Per fare capitalizzazione è stato messo a punto il bando di gara per l’alienazione dei lotti edificabili dell’Area tematica 2, del Piano urbanistico esecutivo Coroglio-Bagnolì. Quattro i lotti posti in vendita, ognuno dei quali ha una superficie di circa 16mila metri quadrati su cui è possibile realizzare nuovi edifici destinati per il 70% a residente e il 30% a terziario, imprese e commercio. (vedi allegato)
Dalla vendita dei suoli, si stimano:
- dai lotti 1 e 2 entrate per 35.000.000 di €uro nel 2012
- dai lotti 3 e 4 entrate per 28.000.000 di €uro nel 2013,
- dal lotto 5 messo successivamente in gara altri 45.000.000 di €uro
I ricavi serviranno per erodere fino a estinguere il debito nei confronti della banca Monte dei Paschi di Siena (a tal proposito sarebbe da chiedersi se il suicidio di ieri di David Rossi, responsabile del reparto comunicazione dell’MPS sia riferito solo allo scandalo dell’acquisizione della Banca Anton-Veneta, oppure anche Bagnoli rientra in questo «ho fatto una cavolata» che ha portato all’insano gesto) e far fronte anche a quelli con i fornitori.
Ma le gare sono andate deserte!
Ovviamente, una cosa è acquisire terreni vicino un luogo di prestigio (forse l’unica vera Cattedrale funzionante nel deserto post Italsider) come Città della Scienza e altro, invece è acquisire dove la cattedrale è solo un cumulo di macerie ancora fumanti, i prezzi crollano!
Strategia vecchia del ribasso, che fa gioco a chi deve riciclare denaro di dubbia provenienza, fare la voce grossa nelle aste e controllare il mercato
Quanto basta per aprire un fascicolo del pool antimafia, del procuratore aggiunto Gianni Melillo, dal pm anticlan Michele Del Prete, titolare quest’ultimo di indagini sulla camorra dell’area flegrea
La complicità interna
Altro punto che lascia abbasta stupefatti è il modo in cui è avvenuto l’incendio, e cioè la precisione, l’orario e la volontà (il dolo quindi) di recare danno senza feriti o morti inutili (la mano del professionista)
Da alcuni accertamenti fatte dalla Procura della Repubblica non sono da escludere delle complicità interne, soprattutto dove piazzare gli incendi fuori dall’occhio indiscreto delle telecamere, e soprattutto le telefonate giunte al 115 dei Vigili del Fuoco: solo due!
Un incendio di quelle proporzioni e così vistoso avrebbe fatto chiamare più di una volta le guardie giurate.
Le altre ipotesi
Non sono comparse nel fascicolo della DDA (Direzione Distrettuale Antimafia), ma altre ipotesi portano anche alla matrice eversiva, ma il caso strano di un incendio di un fiore all’occhiello di Napoli come Città della Scienza nel giorno in cui crolla un palazzo a Chiaia, porta scompiglio in uno scenario già destabilizzato come quello napoletano.
Non dimentichiamoci (e l’abbiamo trattato) che Napoli, pur tuttavia, nel 2012 e a gennaio 2013 ha avuto almeno tre importanti riconoscimenti:
- Il New York Times rilancia Napoli con l’articolo di Ingrid K. Williams
- ad Aprile al via l’unica tappa delle World Series della America’s Cup in Europa (e non dimentichiamo la polemica con Venezia)
Se, paradossalmente, le ipotesi da film noir-camorristico precedentemente descritte non dovessero trovare riscontro, e la pista eversiva trovare riscontro non sarebbe impossibile una faida vendicativa.
Comunque, è notizia di poco fa che il Ministro Passera (Sviluppo Economico) ha già stanziato 20.000.000 di €uro per ricostruire Cittaà della Scienza. Sempre da ieri il server del sito è tornato a funzionare (su un server all'interno della stessa "Federico II") ed è possibile donare al conto corrente intestato : Fondazione Idis Città della Scienza IBAN IT41X0101003497100000003256 causale: Ricostruire Città della Scienza. |