Roma - Schettino relatore su gestione panico alla Sapienza |
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Scritto da Marina Ranucci |
Giovedì 07 Agosto 2014 08:55 |
La lezione sul tema «Dalla scena del crimine al profiling», si sarebbe tenuta lo scorso 5 luglio all’università La Sapienza di Roma nell’ambito del master in scienze criminologiche organizzato dalla cattedra di psicopatologia forense della facoltà di Medicina a cura del docente e criminologo Vincenzo Maria Mastronardi.
Una “lectio magistralis” che ovviamente ha suscitato varie polemiche. Infatti, l’ateneo avrebbe preso le distanze dal grave episodio e lo condannerebbe fermamente. «Il docente della Sapienza, prof. Mastronardi, è stato deferito al Comitato Etico - ha dichiarato il Rettore luigi Frati - perché ne valuti i profili, anche ai fini disciplinari». «Una scelta indegna ed inopportuna invitare un rinviato a giudizio per reati così gravi all'università che è una comunità educante - ha continuato - Schettino è un personaggio negativo, responsabile della morte di 30 persone ed io al posto suo starei ben nascosto. Sottoporrò la questione al Senato Accademico, ma per quanto mi riguarda un personaggio simile non dovrebbe proprio partecipare a nulla, figuriamoci se invitato». Schettino sarebbe intervenuto nella lezione finale per commentare una ricostruzione del naufragio del Giglio e raccontare agli studenti universitari aneddoti tratti dalla sua esperienza di comandante di navi, soffermandosi in particolare sulla gestione di situazioni di panico e di crisi. Schettino avrebbe poi ricevuto anche un diploma dall’ateneo. «Sono stato invitato come esperto e ho illustrato agli studenti la gestione del controllo del panico - ha spiegato lo stesso Schettino - so come ci si comporta in casi del genere, come bisogna reagire quando ci sono equipaggi di etnie diverse». «Tra l’altro - ha sottolineato - ci sono studi accademici comparativi che mettono a confronto il disastro della Concordia con altre tragedie simili, anche con l’attentato alle Torri Gemelle». Il commento è arrivato anche dal Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini: «Trovo che l’intervento di Schettino nel corso di un seminario organizzato da un docente sia un fatto sconcertante». «L’autonomia universitaria - ha incalzato il leader del Miur - non può essere declinata in spregio alle famiglie delle vittime della tragedia della Concordia che rappresenta ancora una ferita aperta per questo Paese». «Non si può certo di rendere più attrattivi Master e seminari sfruttando l’onda mediatica perché si tratta di un atteggiamento che non fa onore alla nostra Accademia. Le nostre Università - ha concluso Giannini - devono continuare a essere luoghi in cui si trasmettono il sapere, la dottrina e il metodo e non dove si produce spettacolarizzazione». Anche coloro che erano presenti alla lezione, avrebbero riferito dell’imbarazzo non solo degli studenti. Dalla platea sarebbero arrivate anche domande al comandante, ma la discussione che si sarebbe potuta accendere, sarebbe stata fermata presto. Puntuale è giunta la spiegazione del professor Mastronardi. «La Sapienza non c’entra niente - ha conferma il docente - è stata un’iniziativa del Centro sperimentale cineteatrale di criminologia, tanto che il seminario era riservato agli esperti e non si svolgeva all’Università, ma al Circolo aeronautico della Casa dell’Aviatore per segnalare anche fisicamente il distacco dall’ateneo». Inoltre, ha tenuto a precisare il criminologo, «non è stata mia l’idea di invitare Schettino, è lui che, saputo dell’iniziativa, ci ha contattato attraverso i suoi legali chiedendo di poter intervenire per par condicio. Sapeva che degli esperti avrebbero parlato del naufragio - ha concluso Mastronardi - e temeva che dalla loro versione potessero derivare danni per la sua linea difensiva».
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