LIBERTÀ |
EGUAGLIANZA |
MONITORE NAPOLETANO |
Fondato nel 1799 da Carlo Lauberg ed Eleonora de Fonseca Pimentel Anno CCXXIII |
Rifondato nel 2010 |
Casa, sconti a chi compra e fitta |
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Scritto da Francesco Festa |
Sabato 30 Agosto 2014 09:56 |
O almeno così sembra. Dopo mesi di segni “meno” davanti al capitolo casa, il governo prova a salvare il pacchetto fiscale sugli immobili cercando di dare un po’ di respiro a quel settore un tempo trainante per il BelPaese.
Se le notizie delle ultime ore fossero confermate, dal prossimo Consiglio dei ministri dovrebbero essere gettate le basi per alcune misure necessarie a favorire la ripresa, tra cui spiccherebbe quella relativa al pacchetto dello sconto fiscale per chi compra un immobile nuovo o completamente ristrutturato e poi lo dà in affitto a canone concordato per almeno otto anni. Strada questa già percorsa in Francia con discreto successo. Si mira, in tal modo, ad alleggerire il carico degli immobili invenduti in carico ai costruttori e, allo stesso tempo, ad immettere sul mercato uno stock di abitazioni in affitto a prezzo conveniente. Lo sconto dovrebbe portare ad una deduzione Irpef del 15% del prezzo d’acquisto, fino ad un massimo di 200 mila euro. «La politica della casa e dell'immobiliare continua ad esser miope e con poco slancio», commenta in proposito il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici. «Emerge il solito "braccino corto". Si dice: la misura è stata già sperimentata in Francia. Beata Europa, nella quale ognuno è diverso dall'altro, ma tutti devono omologarsi nelle scelte, anzi si coprono le spalle col dire che la cosa è stata già fatta all'estero e quindi va bene anche per noi». Secondo Colombo Clerici l'idea ha «scarsi margini per stare in piedi e produrre benefici effetti economici generali», per le seguenti ragioni: «Aumento del costo d'acquisto e dell'indebitamento/mutuo per l'acquirente (ciò in quanto se lo "sconto" sul prezzo non lo fa il venditore, ma lo Stato, significa che il prezzo è più alto, la quota di mutuo e le imposte sono maggiori), efficacia a livello di nicchia di mercato (per la limitazione ai contratti agevolati ed alla sola sfera delle persone fisiche) e riduzione degli introiti fiscali per lo Stato ne sono i difetti ed i limiti». Insomma, ancora non siamo partiti e già iniziano le prime barricate. |