Cumana – Principio di incendio al Terminal di Montesanto e a Quarto rischio di frana sui binari |
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Scritto da Giovanni Di Cecca |
Venerdì 07 Febbraio 2014 22:46 |
L’altra linea EAV Campanaia che ha inglobato la SEPSA non se la passa bene….
Stamane a Montesanto, terminal storico della Cumana e della Circumflegrea, su una carrozza pronta ad affrontare la lunghissima galleria che porta dalla Stazione di Napoli - Montesanto a Napoli – Piave (al binario 3) nel quartiere Soccavo, si è improvvisamente sprigionato del fumo.
Un principio di incendio?
Forse si.
Infatti un freno che non si era staccato dal disco, andando a giri si è surriscaldato ed ha provocato un principio di incendio.
Il pronto intervento dei Vigili del Fuoco ha scongiurato il peggio, ma, come è ovvio, il fumo sprigionato dal guasto meccanico (il freno bloccato) ha creato molto fumo che si è spinto fin dentro la galleria.
Racconta un testimone: «Mi ero appena recato in stazione, quando ho visto gente scappare. Poi ho saputo che in un treno, fermo sui binari, si era sviluppato un incendio».
Non ci sono stati né feriti né intossicati, per fortuna, ma il fumo si è addentrato nella lunghissima galleria che, come detto porta a Piave.
Dopo le 15 il traffico è ripreso normale.
Ma se per un guasto (i treni della Cumana sono oltremodo obsoleti) è stato solo una questione di ritardo (cosa cui sono abituati gli utenti), rimane il problema di dissesto idrogeologico nel Vallone Spadaria nel Comune di Quarto.
Come si legge nell’ordinanza (pubblicata nell’Albo Pretorio del Comune di Quarto) i proprietari del fondo, hanno causato un potenziale del rischio idrogeologico successive a delle modifiche fatte nel loro terreno hanno generato una instabilità tale da poter far precipitare una frana sulle rotaie della Cumana.
Dopo Portici, dove la decadente Villa d’Elboeuf solo per fortuna non causato una strage (alcuni testimoni hanno raccontato che un treno era appena passato per Napoli e quello per Salerno era fermo in stazione fuori dalla portata della frana) si deve fare i conti ancora con instabilità geologiche che rendono ogni viaggio sempre un rischio.
Da quando, poi, con l’atto di fusione del 27/12/2012 l’Ente Autonomo Volturno S.r.l. – socio unico Regione Campania – ha incorporato le società Circumvesuviana, MetroCampania NordEst e Sepsa, la situazione trasporti è notevolmente peggiorata e non si vede una via d’uscita.
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