Terra dei Fuochi - Durante gli scavi trovato un fusto di solventi tra i rifiuti |
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Scritto da Marina Ranucci |
Mercoledì 15 Gennaio 2014 11:30 |
Le ruspe si sono fermate nel tardo pomeriggio a 16 metri di profondità dopo aver ritrovato, oltre a cataste di rifiuti solidi urbani, scarti edili, pneumatici dismessi, lastre di amianto ed un bidone di latta della capacità di 20 litri che probabilmente conteneva solventi o idrocarburi. L’attività è stata disposta dai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e sta interessando l’are di Villa di Briano, in provincia di Caserta, nei pressi dell’incrocio tra via Kruscev e via Cavour che introduce a Casal di Principe.
L’appezzamento di terreno incolto di circa 200 metri di lunghezza e largo poco più della metà, era già stato oggetto di sequestro e di scavi oltre sedici anni fa. Le operazioni, condotte dal Corpo forestale dello Stato e dai Carabinieri di Casal di Principe e Mondragone, insieme al Noe, seguono le indagini coordinate dal Dott. Giovanni Conzo che hanno portano all’indicazione del sito da parte dei pentiti Roberto Vargas e Francesco della Corte quale discarica abusiva di rifiuti tossici e pericolosi. Anche Carmine Schiavone aveva parlato in passato dell’area che ora è oggetto d’indagine. «Quando acquistati questo terreno - racconta Stanislao Di Bello, proprietario del fondo - a fine anni ‘90, scoprii la presenza di una buca di oltre venti metri fatta dai precedenti proprietari senza autorizzazione durante la costruzione della Nola-Villa Literno». «In quel punto - prosegue - anche dopo il cambio di proprietà è stato sversato di tutto, nonostante le recinzioni apposte e le mie continue denunce ai Carabinieri». Le pale meccaniche hanno lavorato anche sotto la pioggia raggiungendo allo stato una profondità di 16 metri, superando anche la falda acquifera. Ma l’obiettivo è raggiungere i 22 metri. Sono stati prelevati campioni di terra e di acqua che verranno analizzati dai tecnici dell’Arpac. Le operazioni riprenderanno domani mattina, ma la ripresa degli scavi sarà anticipata da lavori di stabilizzazione. «Gli interventi, come quelli di oggi - ha affermato Luigi Magliulo, sindaco di Villa di Briano - sono importanti perché contribuiscono a fare chiarezza su una vicenda che allarma la cittadinanza». Intanto a Casal di Principe, vige ancora l’ordinanza comunale di divieto di uso dei pozzi. Lunedì mattina i Carabinieri della locale compagnia hanno anche arrestato due giovani cittadini tunisini di 29 e 20 anni, già pluripregiudicati per altri reati, che avevano appiccato un rogo tossico di rifiuti speciali nei pressi di una scuola. |