Caso Marò - L'Italia chiede il rimpatrio "India rispetti gli accordi" |
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Scritto da AGI |
Venerdì 17 Gennaio 2014 18:18 |
La decisione e' filtrata al termine di una riunione a Palazzo Chigi della task force sul caso maro' presieduta dal premier, Enrico Letta, a cui hanno partecipato i ministri degli Esteri, Emma Bonino, e della Difesa, Mario Mauro.
Al termine dell'incontro, a cui erano presenti pure l'inviato speciale Staffan De Mistura e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Filippo Patroni Griffi, il governo italiano ha ribadito in una nota "la propria ferma aspettativa che il governo indiano tenga fede alle assicurazioni fornite, coerenti con le indicazioni della Corte suprema, riguardo al fatto che il caso in questione non rientra tra quelli oggetto della normativa antipirateria".
Il premier ha assicurato che "il governo proseguira' la propria azione anche a livello internazionale". Nella riunione De Mistura ha riferito degli ultimi sviluppi, alla luce della decisione del governo italiano di presentare alla Corte suprema, lunedi' scorso, una petizione urgente, nella quale si sollecita la formulazione da parte indiana del capo d'imputazione. Nel ricorso si ribadisce la ferma opposizione all'eventuale ricorso alla legge sulla sicurezza marittima (SUA Act) e si chiede che i maro' possano rientrare in Italia in attesa del processo. In un'intervista al Corriere della Sera, la Bonino ha avvertito che, se la Corte suprema di New Delhi procedera' nei confronti dei due Maro' italiani con il Sua Act (la legge che prevede la pena di morte, ndr), "tutte le opzioni sono sul tavolo". La titolare della Farnesina e' entrata nel dettaglio delle ultime iniziative di Roma per fare in modo che si arrivi a un processo promesso gia' per il luglio 2013 e non ha escluso, in questa direzione, che "altre strade, piu' politiche, possano essere esplorate oltre a quella di arrestare i colloqui di liberalizzazione commerciale tra Ue e India", come quella di ostacolare le ambizioni di New Delhi per un seggio permanente nel Consiglio di sicurezza dell'Onu. |