Ciro Esposito Non ce l'ha fatta. Il suo cuore ha smesso di battere alle 14 |
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Scritto da Giovanni Di Cecca |
Martedì 24 Giugno 2014 14:45 |
Il suo cuore ha smesso di battere alle 14 di oggi 24 giugno 2014. C'è rabbia e sconcerto per il triste destino di un ragazzo che ha avuto il solo difetto di voler andare a vedere una partita di pallone e non è più tornato a casa.
Rabbia dicevamo, quella stessa che gli amici, ed i genitori di Ciro (in modo particolare dalla signora Leandra) hanno verso non solo il colpevole di omicidio premeditato (a questo punto c'è pure l'aggravante della consapevolezza del gesto che si sta andando a compiere) di "Gastone" Daniele De Santis, ma anceh la rabbia verso la Roma intesa come squadra e tifoseria che nulla ha fatto per riparare al danno subito, e, sorpattutto, alle isitituzion della Capitale, che non hanno mosso un dito (neanche quello per fare una telefonata). Solo la tifoseria della Lazio, si è mossa materialmente per aiutare i genitori di Ciro (inizialmente, come riportato, l'albergo era stato offerto dai tifosi della Lazio, poi il Napoli Calcio si è accollato le spese) «Neanche l'acqua ci ha portato il sindaco di Roma. Ci ha abbandonato, non è mai venuto a trovare Ciro - dice Gino Di Resta del Napoli Club Roma - Il questore di Roma dovrebbe dimettersi per aver consentito il passaggio dei tifosi vicino al covo ultra». Una parita che diventa tragedia, ed una tragedia evitabile, semplicemente studiando e spendendo qualche €uro in più per la sicurezza. Anche se a malincuore, non sarebbe sbagliato, bloccare in Italia Campionato, Coppe (italiane ed europee) per almeno un anno se non di più... ma come al solito si pensa già alla prossima partita... |