Ciro Esposito - Domani l'autopsia - Il Presidente Napolitano scrive alla famiglia |
![]() |
Scritto da Giovanni Di Cecca |
Mercoledì 25 Giugno 2014 22:12 |
Domani verrà effettuata l'autopsia sul corpo di Ciro Esposito alle 9.30 al Policlinico di Tor Vergata a Roma. Lo ha riferito il legale della famiglia Esposito Angelo Pisani. Sempre il legale della famiglia ha anche dichiarato che i funerali del ragazzo si terranno venerdì alle 16.30 presso la piazza 'Grandi Eventi'. Le esequie saranno precedute da una camera ardente nell'auditorium del quartiere. E non sono mancati anche gli attestati di cordoglio verso il giovane tifoso napoletano.
Il Presidente della Repubblica Napolitano per mezzo del Segretario Generale Donato Marra: «Le esprimo i sentimenti di cordoglio del presidente Napolitano per le sofferenze e la morte di suo figlio Ciro». inviato alla signora Antonella Leardi, madre di Ciro. Il Ministro degli Interni Alfano ha dichiarato: «Dobbiamo cacciare i violenti dagli stadi e ce la faremo» che ha espresso «profondo dolore» per la morte di Ciro Esposito. «La violenza - ha aggiunto Alfano - è la negazione dello sport; è il contrario dell'amore per il calcio di milioni di italiani». Il Capitano della Roma Francesco Totti sul suo Blog ha scritto: «Il dolore per la perdita di un figlio è la cosa peggiore che possa accadere a un genitore. Da uomo e da padre do un abbraccio ai familiari di Ciro» Anche l'ex portiere azzurro, ora in forza alla Roma, Morgan De Sanctis, in visita alla famiglia commosso, ha detto: «Dopo la morte di Ciro deve cambiare tutto. Mai più morti così». Anche il Teatro San Carlo prima dell'inizio del Requiem di Mozart ha fatto un minuto di silenzio per rendere omaggio alla memoria di Ciro Esposito. In fine il Presidente dell'ottava Municipalità (Piscinola, Marianella, Chiaiano e Scampia) Angelo Pisani (nonché legale della famiglia Esposito) ha promosso una raccolta firme insieme con le altre municipalità come petizione al Presidente della Repubblica per conferire una Medaglia al Valor civile «morto per aiutare persone che si trovavano in difficoltà, cui il Monitore Napoletano volentieri si associa. Le prime condoglianza rese pubbliche sono quelle del Napoli di De Laurentiis. Tre tweet a catena, tra le 8.17 e le 8.20 di questo mercoledì mattina, per esprimere il dolore del club, del presidente azzurro Aurelio De Laurentiis e la vicinanza alla famiglia Esposito. "Ciro era un nostro tifoso che voleva passare una serata di gioia tifando per la propria squadra", il ricordo del Napoli. "Speravamo in un miracolo ha detto anche il presidente -. Questa tragedia pone il problema sicurezza. Lo sport non può essere luogo dove si compromettono i rapporti tra italiani. Siamo uno stato molto giovane, forse non si è insegnata l'italianità. Calpestando la dignità, facciamo un autogol". Anche la Roma ha espresso il cordoglio con una nota pubblicata sul proprio sito: "La Roma si rammarica per la tragica scomparsa di Ciro Esposito e si stringe ai suoi familiari - si legge -. Il club rinnova il proprio sconcerto di fronte al verificarsi di episodi così drammatici in concomitanza di eventi sportivi e auspica che tali tragedie non debbano mai ripetersi". Anche la Lega Calcio ha espresso le sue condoglianze sul proprio profilo Twitter. Il tecnico del Napoli Benitez, affida ad una lettera la propria tristezza ed il proprio dolore: "Situazioni come questa mi fanno rivalutare molte cose - scrive il tecnico azzurro -. Dove sta andando il calcio e ciò che lo circonda? A quale limite lo stiamo portando? La morte di Ciro Esposito è qualcosa di drammatico, ingiustificabile, terribile... Un giovane non può perdere la vita mentre s'incammina allo stadio per vedere la sua squadra. Non ha senso. Questo non dovrà succedere mai più, mai. Voglio inviare da qui tutto il mio rispetto, tutta la mia solidarietà e tutto il mio affetto alla famiglia, agli amici e conoscenti di Ciro Esposito. Un forte abbraccio, riposa in pace". Maurizio Ercolano, il papà di Sergio (il tifoso del Napoli morto nel 2003 ad Avellino), ha commentato la scomparsa di Ciro intervenendo a Radio Kiss Kiss Napoli "Oggi è come se mio figlio fosse morto un'altra volta - ha commentato -. Siamo tornati indietro nel tempo e stiamo nuovamente male: ancora oggi stiamo qui a parlare di vittime della violenza intorno al calcio. Non si può andare avanti così, si deve smetterla. Mio figlio Sergio perse la vita nel 2003 e da allora mi pare che non sia cambiato proprio nulla". «Volevo benedire Ciro ma non l'ho potuto fare perchè ci vuole l'autorizzazione del pm. L'Italia è rovinata anche per cose come questa». Lo ha detto all'uscita dell'obitorio a Roma don Luigi Merola, prete anticamorra venuto da Napoli con l'intenzione di benedire la salma di Ciro Esposito. Il sacerdote ha riferito però di non aver avuto l'autorizzazione. «Sono venuto per un figlio della Napoli bella, non di una sola parte della città - ha detto Merola -, che si è stretta intorno a lui. Dall'alto adesso Ciro dovrà benedire la nostra città disastrata». |