Processo civile, ecco come cambierà |
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Scritto da Annarita Borelli |
Venerdì 05 Settembre 2014 08:05 |
Si tratta di un primo passo che conterrà le nuove disposizioni sul processo civile più altre novità sul penale, con disegni di legge previsti per le prossime settimane che andranno a riguardare altri ambiti, come le intercettazioni e la responsabilità civile dei giudici.
La sfida lanciata è senz’altro tra le più annose e difficili per la giustizia italiana: dimezzare l’arretrato dei 5,2 milioni di cause civili che tengono lontani gli investitori stranieri dal nostro Paese e che quotidianamente mettono a dura prova qualsiasi cittadino metta piede in tribunale per il recupero di un credito, per il risarcimento danni da infortunio stradale o per sancire la fine di un rapporto coniugale. Il decreto legge varato in consiglio dei ministri diventerà operativo nei prossimi giorni, una volta firmato dal Capo dello Stato e pubblicato in Gazzetta ufficiale. Per richieste di pagamento fino a 50mila euro e il risarcimento danni da incidente stradale, prima di rivolgersi al giudice sarà obbligatorio tentare di ricomporre la controversia con la mediazione di un avvocato. Il ministero della Giustizia calcola che in questo modo il flusso in entrata diminuirà di circa 60mila cause l’anno. La negoziazione assistita varrà anche per separazioni e divorzi. Ma chi vuole dirsi addio potrà presentarsi direttamente davanti all’ufficiale di stato civile, a condizione però che non ci siano di mezzo né figli minori né figli maggiorenni portatori di handicap. I procedimenti in entrata nei tribunali dovrebbero così diminuire di altri 80mila l’anno. Per le cause pendenti sia in primo grado che in appello, ad eccezione di quelle in materia di lavoro e sui diritti indisponibili, le parti potranno chiedere di promuovere un arbitrato. Il lodo avrà valore di sentenza. E gli arbitri saranno scelti tra avvocati iscritti all’Albo da almeno tre anni. Non solo: per disincentivare i ricorsi inutili o dilatori, è stata prevista la regola generale del «chi perde paga». Bene, sarà il tempo a dire se arbitrati e mediazioni saranno un’arma vincente o se rischiano dei tradursi in un flop come la conciliazione tanto avversata dagli avvocati. Certamente, però, una novità rilevante è rappresentata delle norme per la tutela del credito e per la semplificazione e l’accelerazione del processo dei esecuzione forzata. Non sempre chi vince una causa riesce a vedere eseguito quanto deciso dal giudice. Il creditore, ad esempio, potrà ora conoscere quali sono i beni del suo debitore chiedendo l’accesso on line alle banche pubbliche che contengono le informazioni sui beni pignorabili. |