ISIS - Attacco all'Hotel Corinthia di Tripoli - 5 morti e presi ostaggi |
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Scritto da ANSA |
Martedì 27 Gennaio 2015 16:08 |
L'Isis ha rivendicato l'attacco, una vendetta per la morte il 3 gennaio di Al Libi, uno dei leader di al Qaida e mente degli attentati alle ambasciate Usa in Africa negli anni 90. L'Hotel Corinthia ospita anche cittadini italiani, che sarebbero comunque scampati all'attacco. Nell'albergo altri europei e turchi, oltre al premier del governo parallelo libico autoproclamatosi a Tripoli, Omar al Hassi, che al momento dell'attacco però non era nell'hotel. Il commando, dopo aver fatto esplodere un'autobomba nel parcheggio, è entrato sparando nella lobby dell'albergo e si è asserragliato con ostaggi al 26esimo piano. L'albergo della capitale libica è di proprietà maltese. Il governo della Valletta, dopo l'attentato, ha attivato un'unità di crisi. Obiettivo era 'premier parallelo' ++ Gentiloni, attacco mira a boicottare negoziati "L'attentato è un tentativo di boicottare, danneggiare e influenzare negativamente gli sforzi in corso a Ginevra per riconciliare le parti in conflitto in Libia". Così il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, a Rabat: si tratta di "un ulteriore sintomo della pericolosità della situazione nella regione". La Farnesina e i servizi di intelligence "stanno monitorando in queste ore le condizioni di sicurezza a Tripoli". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, a proposito dell'ambasciata italiana nella capitale libica. "Teniamo costantemente la situazione sotto controllo", ha aggiunto.
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