Libia: radio, raid aereo Egitto contro postazioni Isis - Il Vicario a Tripoli: Io resto qui |
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Scritto da ANSA |
Lunedì 16 Febbraio 2015 12:35 |
Nei raid compiuti dall'aviazione egiziana in Libia cinque i morti a Derna: lo riferisce la tv libica secondo quanto riporta una sovrimpressione della tv Al Jazeera. Derna è la città dell'est della Libia dove l'Isis ha creato un "Califfato". I raid aerei egiziani hanno colpito anche accampamenti dell'Isis a Bengasi e Sirte, ha riferito il comandante dell'Aviazione libica, Saqer al-Joroushi, secondo quanto riferiscono media libici. Il generale ha detto di essere stato incaricato dal capo di Stato maggiore delle Forze armate, Abdel Razzak el Nazouri, e dal capo dell' "Operazione dignità", Khalifa Haftar, di "collaborare" con le forze armate egiziane per colpire postazioni Isis. Il presidente della Repubblica francese, Francois Hollande, ha sottolineato - in una telefonata con l'omologo egiziano Abdel Fattah al-Sisi - "l'importanza che il Consiglio di sicurezza si riunisca e che la comunità internazionale decida nuove misure per far fronte" all'estensione delle operazioni dello stato islamico in Libia. Ne dà notizia un comunicato dell'Eliseo. Hollande ha espresso la sua solidarietà a Sisi dopo l'uccisione di 21 egiziani in Libia. Il ministero degli Esteri egiziano ha chiesto alla comunità internazionale di assumersi le "proprie responsabilità" e di prendere "misure contro le postazioni" dell'Isis e delle altre formazioni terroristiche in Libia. "L'Egitto ribadisce la sua richiesta agli Stati membri della coalizione internazionale contro il terrorismo, di cui fa parte, di assumersi le proprie responsabilità politiche e di prendere misure contro le postazioni della formazione terroristica Daesh e le altre formazioni sul territorio libico, le quali rappresentano una minaccia chiara per la sicurezza e la pace internazionali", si afferma in un comunicato del ministero che conferma il "diritto" egiziano, sancito dall'Onu, "a difendere i propri cittadini all'estero". Il Vicario Apostolico a Tripoli Devo rimanere. Come lascio i cristiani senza nessuno?". Lo ha detto il vicario apostolico a Tripoli, monsignor Giovanni Martinelli. "C'è tanta paura tra i civili", non solo cristiani; dietro ai jihadisti, osserva, "c'è il petrolio, i pozzi di petrolio della Libia, quelli del Golfo Persico". Infine sottolinea: "Io dico soltanto che forse è mancato un certo dialogo" dell'Italia "con il Paese e con l'islam in particolare".
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