Castello di Cisterna - Tenta di sventare una rapina e muore davanti la figlia |
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Scritto da Giovanni Di Cecca |
Domenica 30 Agosto 2015 10:27 |
Un operaio, Anatoly Korol, origini Ucraine di circa 37 anni, aveva appena finito di pagare il conto e stava uscendo, quando ha visto che qualcosa stava per accadere.
Due uomini armati entrano nel supermarket da dove stava usendo l'ucraino. Anatoly si accorge di tutto e, armato del solo senso civico, si agguanta sui malviventi. Viene colpito alla gamba ed alla milza, da uno dei due, prima di essere freddato con due colpi alla testa dall'altro malvivente armato di pistola. Il tutto davanti le persone che sono rimaste impaurite e davanti gli occhi innocenti della figlia piccola, che ha visto morire il padre in quel modo. I due fendenti sembrano siano stati dati con una penna rossa usata come arma. Il suo corpo esile nascosto dietro un telo bianco, in un silenzio abissale rotto solo dalle stridenti urla di dolore e disperazione della giovane moglie e del figlio 14enne già grande per capire ma troppo giovane per poter crescere senza un padre. Intorno il vuoto. Conoscenti, gente del quartiere, i tanti amici della comunità ucraina che è in zona. Solo rumori di auto e luci blu dei lampeggianti delle auto dei militari della compagnia di Castello di Cisterna (diretti dal maggiore Michele D'Agosto). Al vaglio degli investigatori le immagini delle telecamere di videosorveglianza. In quei fotogrammi potrebbe esserci qualche utile dettaglio.
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