Napoli - Rischio Eruzione - La Zona Gialla ingloba 24 quartieri di Napoli |
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Scritto da Giovanni Di Cecca |
Mercoledì 08 Aprile 2015 12:57 |
La giunta regionale della Campania ha ratificato il piano della zona gialla dei Campi Flegrei, dopo un lungo confronto con il dipartimento nazionale della Protezione Civile.
Oltre a sei Comuni dell'hinterland occidentale (Calvizzano, Casavatore, parte di Marano, Melito, Mugnano, Villaricca) nel perimetro della zona gialla saranno inseriti 24 quartieri (su 30) del capoluogo, in pratica l'intera città di Napoli, tranne Ponticelli e i quartieri che fa parte della zona rossa vesuviana. Insomma tutta Napoli, che lo si voglia o no è a rischio. «In questo modo si completa il cerchio del piano di sicurezza che negli ultimi anni abbiamo cercato di realizzare con il contributo determinante delle amministrazioni locali», spiega l'assessore regionale alla Protezione Civile Edoardo Cosenza. «Ora non vi saranno più alibi, tantomeno equivoci e motivi di confusione per lavorare, tutti insieme, all'impegnativo programma di prevenzione del rischio vulcanico». Nella zona rossa dei Campi Flegrei, vale la pena di ricordare, oltre ai Comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, in parte Giugliano e Marano, risultano già inseriti i quartieri occidentali del capoluogo, da Bagnoli e Agnano a Soccavo e Pianura, a Fuorigrotta, Posillipo, Vomero, Arenella, in parte Chiaia e San Ferdinando. Secondo la Protezione Civile in caso di eruzione, la Zona Gialla presenta una pericolosità minore rispetto alla rossa e corrisponde a tutta l'area che potrebbe essere interessata dalla ricaduta di particelle piroclastiche - ceneri e lapilli - che possono, fra l'altro, apportare un sovraccarico eccessivo sui tetti degli edifici fino a determinarne il crollo. La ricaduta di particelle, inoltre, può causare problemi alle vie respiratorie, in particolare in soggetti predisposti non adeguatamente protetti, danni alle coltivazioni e problemi alla circolazione aerea, ferroviaria e stradale. Anche in questo caso tuttavia non è possibile conoscere preventivamente quale sarà la zona effettivamente interessata, in quanto dipenderà dall'altezza della colonna eruttiva e dalla direzione e velocità del vento in quota al momento dell'eruzione. Diversamente da quanto accade per la zona rossa però, i fenomeni attesi nella zona gialla non costituiscono un pericolo immediato per la popolazione ed è necessario che trascorra un certo intervallo di tempo prima che il materiale ricaduto si accumuli sulle coperture degli edifici fino a provocare eventuali cedimenti delle strutture.
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