Napoli - Arrestato il Boss Luigi Cimmino |
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Scritto da Giovanni Di Cecca |
Lunedì 20 Luglio 2015 10:37 |
Le accuse sono di associazione mafiosa e tentata estorsione aggravata.
Il pizzo veniva usato per pagare il mantenimento degli affiliati in carcere. Il boss, dopo la scarcerazione nel 2011, aveva riorganizzato il gruppo con affiliati storici e nuove leve. Cimmino, luogotenente del boss Caiazzo, finì in una faida tra gruppi scissionisti del clan di Giovanni Alfano, condannato in veste di mandante insieme ad alcuni affiliati in qualità di esecutori materiali. L'Alleanza strinse nuovi patti con il clan Polverino. Cimmino acquisì un ruolo di controllo delle attività illecite nei quartieri collinari di Napoli dopo l'arresto di Antonio Caiazzo, costituendo un proprio gruppo criminale, totalmente autonomo.
L'amante gelosa del Boss fa scoprire la rete Il clan gli aveva affidato l'incarico di consegnare gli stipendi, le cosiddette «mesate», alle famiglie degli affiliati detenuti e grazie alla sua amante, particolarmente gelosa, che lo teneva sotto controllo via telefono perché temeva di essere tradita, gli investigatori scoprono che il gruppo camorristico guidato da Luigi Cimmino (arrestato stamattina dai carabinieri insieme ad altre quattro persone) forniva anche una sorta di assistenza ai suoi uomini più fidati. Dalle indagini, inoltre, è emerso che il clan si è anche prodigato per pagare le spese matrimoniali alla figlia di uno dei suoi affiliati storici. Short URL: http://2cg.it/1z9 |