Rozzano (MI) - l'Istituto comprensivo Garofani ed la cancellazione del Natale - Il Punto del Direttore |
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Scritto da Giovanni Di Cecca |
Lunedì 30 Novembre 2015 17:44 |
Salvini, ci pensino genitori a festeggiarlo - Il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, davanti a uno delle sedi dell'istituto comprensivo Garofani, nella bufera per la vicenda del presunto rinvio del concerto natalizio, impugnando un megafono, ha invitato "tutte le mamme e tutti i papà, di tutte le religioni, a spiegare ai loro bambini che la convivenza è bella ma il 25 dicembre rimane la festa di Natale". "Penso che anche i bambini di altre religioni siano contenti di festeggiare il Natale - ha proseguito il leader della Lega Nord -, e se non ci penserà il preside a farlo, ci pensino le mamme e i papà". "Ora, però - ha esortato - occupiamoci di soffitti, lavagne e muri che sono le cose più importanti, non le canzoni di Natale". Davanti alla scuola Salvini è stato applaudito da militanti ma anche da cittadini rozzanesi. Alfano, presepe in Prefetture per identità forte - La difesa della propria identità cristiana passa anche attraverso la tradizione millenaria come il Presepio che il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, vuol far allestire nelle Prefetture italiane. "Chiederò - ha detto il ministro - che il Presepio venga fatto anche nelle Prefetture d'Italia. Di fronte a chi pensa che cancellare le nostre identità serva a favorire il dialogo, oggi rispondiamo facendo fare la benedizione del nuovo commissariato di Jesolo al patriarca di Venezia". "Abbiamo una posizione molto chiara - ha precisato Alfano -. L'incontro, il dialogo funziona di più ed è più vero se c'è un'identità forte. Se si cancella l'identità, non si dialoga, non si incontra, ma si fa solo confusione". Alfano ha ricordato infine che "quest'anno si farà il Presepio al Viminale perché è un segnale molto importante che lo si realizzi nel ministero che rappresenta anche il luogo dell'unità del Paese". Genitori dell'istituto Garofani e abitanti di Rozzano discutono del preside della scuola, accusato di aver vietato la festa di Natale. Marco Parma ha precisato di non aver vietato la festa ma di essersi opposto al fatto che due mamme insegnassero canti religiosi natalizi ai bambini. Ci sono anche due camionette della Polizia e una dei Carabinieri. Rozzano; i genitori, 'via le bandiere, vergogna' - Ha creato ben più di un malumore la presenza di bandiere di partito di Fratelli d'Italia e una della Liga Veneta, con alcune italiane, davanti alla scuola primaria di Rozzano dove da giorni si discute del presunto rinvio del concerto di Natale. "Via le bandiere, non c'entrano nulla", hanno detto alcuni dei genitori presenti mentre altri hanno gridato: "Vergogna". Al presidio è arrivato anche l'ex ministro della Difesa Ignazio La Russa. Davanti a scuola FI canta 'Tu scendi dalle stelle' - Esponenti di Forza Italia, con il coordinatore lombardo, Mariastella Gelmini, hanno intonato "Tu scendi dalle stelle" davanti alla sede di via Milano, e non in quella di via Garofani, dell'istituto comprensivo di Rozzano, al centro del caso del concerto natalizio che sarebbe stato rinviato dal preside, mentre l'insegnante lo nega. Gli esponenti di Forza Italia hanno anche esposto uno striscione 'orgogliosi delle nostre tradizioni', 'Il Natale non si tocca'. 'Non ci può essere accoglienza se manca l'orgoglio delle nostre radici e della nostra storia'. Critica la Cei: cancellare il Natale per 'rispetto'? Ideologico - E' "pretestuosa" e "tristemente ideologica" la scelta di chi dice di volere rispettare gli altri cancellando, o camuffando, il Natale. Lo sottolinea il segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino in un editoriale su 'Vita pastorale'. "Misericordia e accoglienza", sottolinea mons. Nunzio Galantino, sono le parole chiave di questo Natale. "E lasciatemelo dire! Se questo è il Natale, trovo pretestuosa e tristemente ideologica - scrive mons. Galantino su 'Vita Pastorale' - la scelta di chi, per 'rispettare' altre tradizioni o confessioni religiose, pensa di cancellare il Natale o di camuffarlo scadendo nel ridicolo". Sempre sul Natale di quest'anno, il segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana mette in evidenza che "avremo la possibilità di viverlo nell'alveo di un altro evento ecclesiale di particolare valore: il Giubileo Straordinario della Misericordia che Papa Francesco ha fortemente voluto e proposto alla Chiesa intera".
Il Punto del Direttore Sono anni che si cerca di cancellare il Natale come il Crocefisso dalle scuole e dai luoghi pubblici per "rispetto", ma di chi non si sa. Al netto di quello che possono essere le credenze personali, visioni e quant'altro, sta di fatto, come ebbi a dire alcuni anni fa, per i prodomi di questa che possiamo chiamare senza dubbio III Guerra Mondiale, La Costituzione della Repubblica Italiana, laica (ovvero non confessionale) sancisce all'art. 8 che tra Italia e Cattolicesimo c'è un feeling speciale. Ma se no vi fosse credenza, fede, e quant'altro, il Natale, rimane a prescindere, il momento di maggior business dell'anno, e quindi, negarlo significherebbe impoverire ancora di più un sistema paese che, dati alla mano degli ultimi giorni post 13 novembre 2015, significa tornare in recessione. Se guardiamo ad ovest, gli USA, un paese con tante differenze, tante contraddizioni, almeno sul Natale non si scherza. Ebrei, Cristiani (tutte la varie visioni post sacismatici), musulmani, e quante altre religioni possono esistere insieme, dopo il thanksgiving (una sorta di 8 dicembre nostro) il 25 dicembre si festeggia tutti, ognuno a modo suo come crede. Ed al Preside di Rozzano, che sicuramente è uomo di intelleto, consiglierei di leggere un nostro piccolo classico ormai cult: La Tradizione del Natale tra leggenda e storia, così almeno, Cristo a parte, scoprirebbe che le radici della festa del Sol Invictus, cui deriva tutto l'impianto che vuole cancellare, è ancestrale ed apotropaico, parte della nostra vita e tradizione culturale non solo occidentale, ma a livello planetario. Al più, potrebbe essere interessante, fare un discorso di inclusione, ovvero, festeggiare insieme agli immigrati le loro feste tradizionali, espandendo le nostre conoscenze ed imparando usi e costumi loro, in un fruttuso e pacifico scambio di culture per una integrazione a 360° Short URL: http://2cg.it/2ha |