Napoli - Camaldoli - Morto uno dei tre feriti gravi dello scoppio di Lunedì |
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Scritto da Redazione |
Mercoledì 18 Gennaio 2017 11:09 |
L'uomo, colpito da ustioni profonde su più del 90% del corpo, è deceduto nelle prime ore di questa mattina. Le sue condizioni era apparse subito gravissime. Lo si apprende da fonti della Direzione sanitaria. L'uomo che ha perso la vita, Davide Conato, era un addetto della struttura sportiva, anche Luca Russo, ferito nell'esplosione, lavorava presso la piscina. Gli altri due feriti, Antonio Rufo e Mario Moccia, invece sono tecnici di un'azienda della provincia di Isernia, la Demagas di Rocchetta al Volturno, che si occupa di manutenzione di caldaie. Proprio durante un intervento alla caldaia si è verificato l'incidente che ha causato la tragedia. L'inchiesta è affidata al sostituto procuratore Sergio Amato, del pool coordinato dal procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio; Amato attende le relazioni dei vigili del fuoco e della polizia scientifica.
Attualmente l'ipotesi di reato è di omicidio colposo. Se si riterrà necessaria, come sembra altamente probabile, una consulenza tecnica, a breve potrebbero esserci dei nomi iscritti nel registro degli indagati e potrebbero partire i primi avvisi di garanzia, come atto dovuto per consentire a tutte le parti, eventualmente interessate, di partecipare, attraverso la nomina di propri consulenti, ad atti irripetibili nel corso delle indagini. Saranno determinanti, ai fini dell'indagine, affidata al commissariato Scampia della polizia di Stato, i risultati del sopralluogo della scientifica e anche le relazioni dei vigili del fuoco, intervenuti subito dopo l'esplosione. Fondamentali, ovviamente, le testimonianze dei due tecnici che erano impegnati nei lavori alla caldaia dalla quale si è verificata la fuga di gas.
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