Terremoto - Quelle scosse al Sud in Sicilia ed il Marsili |
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Scritto da Redazione |
Giovedì 19 Gennaio 2017 12:01 |
Scosse Strumentali quasi e ovvie in vincinanza di un vulcano come l'Etna, ma la sequenza di scosse di bassa intensità ma molto superficiali (tra i 10 ed 1 km di profondità). Riportiamo la sequenzadal 16 gennaio e la scossa del 28-10-2016 che è avvenuta nelle prossimità del Vulcano Sommerso Marsili 2017-01-19 08:32:00 2.6 Catania 3 37.82 15.11
Nessun allarmismo, ma è una situazione che deve essere tenuta d'occhio.... Come riporta Wikipedia, nel 2010, il sismologo Enzo Boschi, ex presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ha dichiarato:
«La nostra ultima ricerca mostra che il vulcano non è strutturalmente solido, le sue pareti sono fragili, la camera magmatica è di dimensioni considerevoli. Tutto ciò ci dice che il vulcano è attivo e potrebbe entrare in eruzione in qualsiasi momento.»
« Il cedimento delle pareti muoverebbe milioni di metri cubi di materiale, che sarebbe capace di generare un'onda di grande potenza. Gli indizi raccolti ora sono precisi, ma non si possono fare previsioni. Il rischio è reale e di difficile valutazione. Quello che serve è un sistema continuo di monitoraggio, per garantire attendibilità. »
Scrive il giornalista Giovanni Caprara sul Corriere della Sera, del 29 marzo 2010, intervistando Enzo Boschi:
«La caduta rapida di una notevole massa di materiale — spiega Boschi — scatenerebbe un potente tsunami che investirebbe le coste della Campania, della Calabria e della Sicilia provocando disastri.» « Uno studio che ho avviato dopo il maremoto del 30 dicembre 2002 che interessò Stromboli, le isole vicine e la costa compresa tra Milazzo (Sicilia) e Marina di Camerota (Campania), ha evidenziato che, in base ai dati pubblicati (Tsunamis Research Team, Physics Dept – University of Bologna and National Institute of Geophysics and Volcanology (INGV) – Rome) negli ultimi 2000 anni vi sono stati 72 movimenti anomali del mare che hanno interessato le coste italiane. I risultati della ricerca eseguita con la collaborazione di Silvana Pagliuca del CNR, sono stati presentati al Congresso Internazionale di Geologia tenutosi a Firenze nell’agosto 2004. Il più recente maremoto italiano è stato quello che si è innescato poco dopo le ore 13 del giorno 30 dicembre 2002 nell’area di Stromboli, con conseguente inondazione della fascia costiera fino ad altezza di alcuni metri sul livello medio del mare. L’evento anomalo ha determinato seri danni ai manufatti più vicini al mare e ha provocato il ferimento di alcune persone; esso si è avvertito lungo la costa siciliana nella zona di Milazzo e in quella campana nel porto di Camerota. Il maremoto è stato innescato da una frana sottomarina. »
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