Spagna - Catalogna ore 18: La dichiarazione di indipendenza - Banche in fuga |
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Scritto da Redazione |
Martedì 10 Ottobre 2017 08:59 |
Sul 'president' le pressioni sono state fortissime. Puigdemont ha tenuto le carte coperte nelle ultime ore nonostante appelli e moniti di alleati e avversari. Il premier spagnolo Mariano Rajoy lo ha diffidato dal proclamare l'indipendenza, una mossa che farebbe scattare la dura reazione dello stato. Rajoy può usare l'art.155 della Costituzione per sospendere l'autonomia catalana, destituire Puigdemont, sciogliere il parlamento e convocare elezioni anticipate, dichiarare lo stato d'emergenza.
"Prenderemo le misure necessarie. La separazione della Catalogna non ci sarà", ha avvertito il premier. Il vicesegretario del suo partito, il popolare Pablo Casado, ha avvertito Puigdemont che se dichiara l'indipendenza "rischia di finire" come il suo predecessore Lluis Companys che nel 1934 proclamò una effimera "repubblica catalana". Durò 11 ore. Poi intervenne l'esercito spagnolo, venne arrestato, processato e condannato a 30 anni. I franchisti lo fucilarono nel 1940. P
Parole che hanno suscitato una tempesta di polemiche. Podemos ha parlato di "guerracivilismo" e chiesto a Casado di dimettersi. L'esponente del Pp ha dovuto precisare di avere inteso l'arresto e non certo la fucilazione di Companys. Pensando probabilmente alle decine di migliaia di unionisti che ieri hanno manifestato a Barcellona gridando "Puigdemont in prigione". l clima si è fatto pesante. La polizia spagnola si sta muovendo per controllare i luoghi strategici nell'ipotesi di una dichiarazione di indipendenza. Il presidente del Tribunale Superiore di Catalogna, che nelle ultime settimane ha pilotato l'offensiva giudiziaria contro il governo catalano, ha ordinato che sia la Guardia Civil e non i Mossos catalani a proteggere l'edificio. Gli agenti spagnoli - ora più di 10mila in Catalogna - hanno di fatto preso già il controllo dell'aeroporto di Barcellona nel quadro ufficialmente, delle misure anti-jihad.
Intanto non si ferma la 'fuga' verso altre regioni spagnole delle sedi sociali di grandi banche e imprese catalane. Dopo Caixa, Banco Sabadell e altri big, oggi anche i colossi Abertis, Colonial e Mrw hanno deciso di traslocare da Barcellona le sedi sociali prima che Puigdemont dichiari l'indipendenza. Una ipotesi considerata quasi sicura. Molto dipenderà però da cosa dirà il 'President'.
Potrebbe dichiarare l'indipendenza lui stesso, o chiedere che la proclami il parlamento. La dichiarazione potrà essere di effetto immediato o - come successe per la Slovenia - 'differita'. Sarebbe cioè dichiarata formalmente e subito sospesa per alcuni mesi per consentire un negoziato con Madrid su un referendum concordato, ha spiegato il parlamentare Ramon Tremosa, vicino a Puigdemont.
La Cup, l'ala sinistra del separatismo, preme però perchè non ci siano rinvii. Il dibattito è aperto invece nel PdeCat e Erc, i partiti di Puigdemont e del vicepresidente Oriol Junqueras, sensibili alle difficoltà di tentare subito il cammino della vera indipendenza sotto il 'bombardamento' delle contro-misure di Madrid, e alle pressioni internazionali per il dialogo e la mediazione. Tutto è nelle mani di Puigdemont, indipendentista da sempre, che ha dimostrato però di essere un abile stratega. E' lui quello che rischia di più, il carcere per ribellione, come gli è stato ricordato.
Banche in fuga prima della dichiarazione di indipendenza Con la sola eccezione della biofarmaceutica Grifols, che ha comunque annunciato il suo spostamento in caso di dichiarazione unilaterale di indipendenza, tutte le sette grandi aziende catalane che fanno parte dell'indice principale della Borsa di Madrid Ibex-35 hanno spostato o si accingono a farlo, la loro sede fuori dalla Catalogna.
A queste si aggiungono una decina di altre imprese non quotate o di minore dimensione mentre altre stanno valutando lo stesso passo. Un elenco che si sta allungando, specie dopo il passo compiuto da CaixaBank, principale attore finanziario della regione e che possiede quote in molte altre società. Di seguito una lista delle decisioni delle principali aziende: - Banc Sabadell. Fondato nel 1881 ha trasferito la sua sede ad Alicante, nella Comunidad Valenciana, malgrado porti il nome della località di Sabadell (provincia di Barcellon) e conti nella regione la maggior parte delle sue filiali.
- CaixaBank. Il principale istituto della regione e uno dei maggiori del paese che negli anni scorsi ha acquisito diversi istituti in crisi del paese. Sede spostata a Valencia. Hanno cambiato domicilio anche la controllata SegurCaixa (a Madrid) e la Fondazione La Caixa (a Palma).
- Gas Natural Fenosa. La società energetica si è spostata in Galicia, antica sede di Union Fenosa. Sulla decisione ha inciso anche il principale azionista della compagnia, La Caixa.
- Abertis. Sotto opa dell'italiana Atlantia, l'operatore autostradale quotato in Borsa ha deciso si muoversi a Madrid a causa della "insicurezza giuridica" dovuta alla situazione politica in Catalogna.
- Cellnex. Il gruppo di tlc, controllato da Abertis e quotato in Borsa, dovrebbe presto seguire la decisione del socio di maggioranza.
- Colonial. Il cda del gruppo immobiliare, quotato in Borsa, ha deciso all'unanimità di spostarsi a Madrid. Nei giorni scorsi Moody's ha avvisato che l'instabilità politica può ridurre il valore degli attivi della società situati a Barcellona. Il presidente del gruupo Juan José Brugera presiede anche l'associazione Cercle de Economia che ha ammonito sui rischi di una indipendenza unilaterale.
- Aguas de Barcelona. Nonostante la società sia chiaramente legata alla città, la sede è stata spostata a Madrid.
- Oryzon. La società biotecnologica è stata una delle prime a decidersi di spostarsi a Madrid.
- Dogi. Fondata nel 1954 e quotata in Borsa, la storica azienda tessile ha scelto di cambiare sede a Madrid.
- Service Point. L'azienda, quotata, offre soluzioni di stampa e gestione digitale. Cambiata sede a Madrid.
- Grifols. La farmaceutica ha deciso per ora di mantenere la sua sede a Sant Cigat del Valles (Barcellona) ma è pronta a spostarsi in caso di 'nuovi scenari'. La sua divisione principale e la tesoreria sono peraltro già situate da qualche anno in Irlanda dove realizzano il 75% dei ricavi.
- Banco Mediolanum. La filiale iberica del gruppo italiano fondato da Ennio Doris si è spostato a Valencia.
- Ballenoil. La società possiede circa 90 stazioni di servizio in tutta la Spagna. Spostata a Madrid. - Mrw. Il corriere, fondato nel 1977 e con 550 uffici in franchising in tutto il paese, ha deciso di spostarsi a Valencia - Cervezas San Miguel, appartenente al gruppo Mahou San Miguel, ha spostato la sede a Malaga. Short URL: http://2cg.it/4wz |