FCA - E' morto Sergio Marchionne |
Scritto da Redazione |
Mercoledì 25 Luglio 2018 16:25 |
Addio a Sergio Marchionne. Il manager è morto a Zurigo, nella clinica dove era ricoverato da fine giugno. Accanto a lui la compagna Manuela Battezzato e i figli Alessio e Tyler.
"E' accaduto, purtroppo, quello che temevamo. Sergio, l'uomo e l'amico, se n'è andato", ha detto John Elkann annunciando la morte dell'ex ad di Fca. "Penso che il miglior modo per onorare la sua memoria sia far tesoro dell'esempio che ci ha lasciato, coltivare quei valori di umanità, responsabilità e apertura mentale di cui è sempre stato il più convinto promotore". Sergio Marchionne (Chieti, 17 giugno 1952 – Zurigo, 25 luglio 2018) è stato un dirigente d'azienda italiano naturalizzato canadese.
È noto a livello internazionale per aver guidato il profondo rinnovamento della FIAT. Ha ricoperto ruoli importanti al gruppo Fiat: è stato amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles N.V., FCA Italy e FCA US, di cui è stato anche presidente. È stato presidente anche di CNH Industrial N.V. e Ferrari N.V., oltre che Presidente e amministratore delegato di Ferrari S.p.A.
È stato inoltre vicepresidente di Exor S.p.A. e membro permanente della Fondazione Giovanni Agnelli, Presidente del CdA dell'ACEA (associazione costruttori) per l'anno 2012 e membro del CdA del Peterson Institute for International Economics, nonché co-presidente del Consiglio per le Relazioni tra Italia e Stati Uniti.
Biografia
Famiglia
Il padre Concezio nacque a Cugnoli in Abruzzo e fu un maresciallo dei Carabinieri in servizio negli anni trenta in Istria, regione passata dall'Austria-Ungheria all'Italia dopo la Prima guerra mondiale. Concezio vi prestò servizio fino al termine della seconda guerra mondiale quando la regione passò alla Jugoslavia. Qui conobbe la futura moglie, Maria Zuccon, veneto-istriana. Negli anni della guerra la famiglia materna fu colpita da due lutti. A seguito di questi fatti e della seguente occupazione dell'intera regione da parte delle milizie iugoslave, i genitori di Sergio decisero di rifugiarsi presso i familiari di Concezio a Chieti, dove subito dopo si sposarono e dove Sergio nacque nel 1952. Quando Sergio aveva 14 anni, la sua famiglia si spostò ancora, emigrando in Ontario, Canada, dove si era già stabilita, esule dall'Istria, la zia materna Anna Zuccon.
Marchionne era domiciliato in Svizzera a Walchwil, nel Canton Zugo, ma negli ultimi anni di vita abitava a Blonay, nel Canton Vaud. È stato criticato perché non pagava le tasse in Italia.
Nel 2012 è risultato essere il manager più pagato in Italia, tra le società italiane allora quotate in Piazza Affari (come A.D. di Fiat S.p.A. e Presidente di Fiat Industrial) con compensi monetari per 7,4 milioni di euro e azioni gratuite («stock grant») assegnate all'inizio del 2012 in base al piano di incentivazione 2009-2011, che il giorno dell'assegnazione valevano 40,7 milioni[5]. Per la carica di A.D. dell'allora Chrysler non ha percepito alcun compenso.
Formazione universitaria
In Canada Sergio Marchionne si laureò in filosofia presso l'Università di Toronto; in un'intervista dichiarò: «Quando ho iniziato l’università, in Canada, ho scelto filosofia. L’ho fatto semplicemente perché sentivo che, in quel momento, era una cosa importante per me».
Successivamente si laureò in giurisprudenza alla Osgoode Hall Law School della York University (Ontario, Canada) con il massimo dei voti, conseguendo poi presso la University of Windsor (Ontario, Canada) un Master in business administration. Esercitò quindi come commercialista, procuratore legale, avvocato ed esperto contabile diplomato.
Lasciato il mondo forense, iniziò nel Nord America la prima parte della sua attività professionale come dirigente. Dal 1983 al 1985 lavorò per la società Deloitte Touche come avvocato commercialista ed esperto nell'area fiscale; successivamente dal 1985 al 1988 ricoprì il ruolo di controllore di gruppo e poi direttore dello sviluppo aziendale presso il Lawson Mardon Group di Toronto. Dal 1989 al 1990 fu vice presidente esecutivo della Glenex Industries, mentre dal 1990 al 1992 fu responsabile dell'area della Acklands.
Sempre a Toronto, nel periodo tra il 1992 e il 1994 fu, nell'ordine, Responsabile per lo sviluppo legale e aziendale e Chief Financial Officer al Lawson Group, acquisito da Alusuisse Lonza (Algroup) nel 1994. In seguito ha guidato il Lonza Group Ltd, separatosi da Algroup, in veste di Amministratore Delegato prima (2000-2001), e di Presidente poi (2002).
Nel febbraio del 2002 fu nominato Amministratore Delegato della SGS di Ginevra, azienda operante in servizi di ispezione, verifica e certificazione, con 55 000 dipendenti in tutto il mondo. Il gruppo svizzero risultò risanato in soli due anni. Nel marzo del 2006 fu eletto Presidente della Società di Ginevra, incarico che mantenne sino alla morte. Dal 2008 fino ad aprile 2010 è stato vicepresidente non esecutivo e Senior Independent Director di UBS.
Ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione del Lingotto dal 2003 su designazione di Umberto Agnelli. Per le sue doti dimostrate nella SGS, in seguito alla morte di Umberto Agnelli e alle dimissioni dell'amministratore delegato Giuseppe Morchio che aveva lasciato l'azienda dopo il rifiuto della famiglia Agnelli di affidargli anche la carica di presidente, Sergio Marchionne viene nominato dal 1º giugno 2004 Amministratore delegato del gruppo FIAT, in seguito denominata Fiat Group Automobiles. Dopo alcuni contrasti con il dirigente austriaco Herbert Demel, nel 2005 assume anche la guida dell'allora Fiat Auto, in prima persona. Da aprile 2006 a settembre 2013 è stato Presidente di CNH Global, azienda che operava nel settore delle macchine agricole e per le costruzioni. A giugno 2009 ha assunto la carica di Amministratore Delegato di Chrysler Group ora FCA US. A maggio 2010 è entrato a far parte del Consiglio di Amministrazione di Exor S.p.A. Ha ricoperto inoltre la carica di Presidente di Fiat Industrial S.p.A. da gennaio 2011, a seguito della scissione del Gruppo Fiat, fino al settembre 2013 quando si fuse con la CNH Global, dando vita alla CNH Industrial, di cui diventa Presidente.
Durante l'amministrazione Marchionne, il gruppo lancia nuovi modelli, tra cui l'Alfa 159, la Fiat Nuova 500, la Grande Punto, l'auto più venduta in Italia nel 2006 e nel 2007. Durante la sua gestione, il titolo FIAT è passato da un minimo prossimo ai € 4 del 2005 ai € 23 del luglio 2007, per declinare poi a € 13 (comprensivo anche dello spin-off delle attività industriali, conferite in Fiat Industrial SpA), e scendere a 3,944 € nell'aprile 2012.
Il 21 luglio 2018, a causa dell'aggravarsi delle sue condizioni di salute, il CdA di FCA decide di sostituirlo con Michael Manley nel ruolo di amministratore delegato
L'acquisizione di Chrysler e il tentativo con Opel
A causa della grave crisi economico-finanziaria che coinvolge il mondo intero, e in particolare il settore automobilistico, agli inizi del 2009 Marchionne tenta di acquisire attraverso FIAT altri importanti gruppi automobilistici europei e non, tali da rendere il gruppo torinese il secondo al mondo. Tale politica ha subito critiche da parte del vice presidente della Commissione europea, il tedesco Günter Verheugen, in merito all'alto indebitamento del gruppo FIAT e alla impossibilità, a detta di Verheugen, di attuare una così aggressiva politica sul mercato mondiale. Tali critiche sono poi rientrate parzialmente grazie all'intervento del presidente della commissione, José Barroso.
Nel mese di aprile del 2009 Marchionne effettua lunghe e travagliate trattative legate all'acquisizione di Chrysler con i sindacati e il governo statunitensi. Al termine delle trattativa viene raggiunto un accordo che prevede l'acquisizione da parte del Lingotto del 20% delle azioni Chrysler, in cambio del know how e delle tecnologie torinesi, facendo nascere così il sesto gruppo automobilistico del mondo. L'annuncio di tale accordo è stato dato dallo stesso presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Dopo un tentativo fallito di alcuni creditori di Chrysler di bloccare, attraverso la Corte suprema degli Stati Uniti, la trattativa tra i due gruppi, il 10 giugno 2009 FIAT acquista ufficialmente il 20% di Chrysler, diventando holding controllante di tutto il gruppo statunitense.
Grazie alla strategia attuata da Marchionne, la casa automobilistica statunitense nel primo trimestre del 2011 è tornata all'utile e ha ottenuto un risultato netto operativo pari a 116 milioni di dollari. A maggio 2011, a seguito del rifinanziamento del debito di Chrysler e del rimborso da parte di Chrysler dei prestiti concessi dai Governi USA e Canadese, FIAT ha incrementato la propria partecipazione in Chrysler raggiungendo il 46%. A luglio 2011, con l'acquisto delle partecipazioni in Chrysler del Canada e del Dipartimento del Tesoro Statunitense, FIAT è arrivata a detenere il 53,5% del capitale di Chrysler. Quindi, FIAT ha esercitato nei primi giorni del 2012 il diritto di acquistare un'ulteriore partecipazione del 5% in Chrysler a seguito della realizzazione dell'ultimo Performance Event, ovvero la realizzazione di un'auto (Dodge Dart) in grado di percorrere 40 miglia con un solo gallone di benzina (17 km/L), portando così FIAT a detenere il 58,5% del capitale di Chrysler Group LLC. Il 1º gennaio 2014 infine, FIAT Group completa l'acquisizione di Chrysler acquisendo il rimanente 41,5% dal Fondo VEBA (di proprietà del Sindacato metalmeccanico UAW) salendo al 100% della proprietà di Chrysler, accordandosi per un valore di 3,65 miliardi di US$, di cui 1,75 versati cash e i rimanenti 1,90 in un maxi dividendo di cui FIAT girerà a VEBA la quota relativa al proprio 58,5%. Un'altra trattativa importante svolta da Marchionne è stata quella legata all'acquisizione di Opel, azienda automobilistica europea del gruppo General Motors. Dopo lunghe e difficili trattative sembrava che la "partita Opel" fosse stata vinta dal colosso Magna International. Ma neppure Magna riuscirà nell'intento di acquisire Opel in quanto quasi a sorpresa General Motors decide di mantenere al suo interno la Opel e di rilanciare il marchio e la produzione seppur sacrificando qualche stabilimento in eccedenza.
La questione di Termini Imerese
Nel corso della sua gestione Marchionne ha stilato una lista di stabilimenti FIAT da chiudere o ridimensionare, fra i quali quello di Termini Imerese in Sicilia, che occupava quasi 2.000 dipendenti. A cavallo tra gennaio e febbraio 2010, su questo impianto, ci fu un aspro dibattito tra i vertici della casa automobilistica torinese e il governo italiano, discutendosi sia dell'opportunità di tenere aperto lo stabilimento siciliano, sia degli incentivi statali al settore auto.
Ferrari
Il 13 ottobre 2014 ha sostituito Luca Cordero di Montezemolo alla presidenza della Ferrari N.V. e Ferrari S.p.A. Il 21 luglio 2018 il CdA di FCA ha approvato la sostituzione di Marchionne, afflitto da seri problemi di salute; John Elkann assume il ruolo di presidente e Louis Carey Camilleri quello di amministratore delegato.
Vita privata
Aveva due figli, Alessio Giacomo (1989) e Jonathan Tyler (1994), nati dal primo matrimonio con l'ex moglie Orlandina. Dal 2012 era legato sentimentalmente a Manuela Battezzato, manager aziendale conosciuta alla FCA, che si occupa del settore comunicazioni.
Morte Il 26 giugno 2018, Marchionne fa la sua ultima apparizione in pubblico, presenziando alla consegna di una Jeep Wrangler all'Arma dei Carabinieri e pronunciando un discorso circa i dazi degli Stati Uniti di Donald Trump. Il 28 giugno seguente, Marchionne viene ricoverato allo Universitätsspital di Zurigo per un problema alla spalla destra di cui doveva essere operato. Di lì a poco, nonostante le condizioni stabili del dirigente di Chieti, il suo stato si aggrava, al punto che gli stessi Franzo Grande Stevens e John Elkann rendono note le gravi condizioni cliniche di Marchionne, che viene sostituito come amministratore delegato di FCA da Michael Manley e alla Ferrari da Louis Carey Camilleri.
Il 22 luglio le sue condizioni peggiorano ed entra in coma irreversibile. Affetto da sarcoma alla spalla destra insieme a un cronico problema alla tiroide, muore la mattina del 25 luglio successivo all'età di 66 anni per arresto cardiaco.
Onorificenze Laurea magistrale honoris causa in giurisprudenza conferita dall'Università di Windsor (Canada) il 15 ottobre 2005
Master universitario honoris causa in business administration dalla Fondazione CUOA il 30 novembre 2007
Laurea honoris causa in Economia e Commercio conferita dall'Università degli studi di Cassino il 5 ottobre 2007, «Per le indiscusse doti manageriali e per aver intrapreso una nuova politica con cui dare forte impulso alla Fiat. Strategia che ha portato, in termini produttivi e con costi limitati, all'incremento delle assunzioni sul nostro territorio»
Laurea magistrale honoris causa in Ingegneria Gestionale conferita dal Politecnico di Torino il 27 maggio 2008 «Per la lunga e prestigiosa attività manageriale a livello internazionale e per aver saputo risanare la principale impresa industriale italiana, rivitalizzandone l'immagine e la capacità competitiva a livello mondiale»
Il 5 novembre 2010 gli è stato conferito il "Premio Pico della Mirandola"
Dottorato di ricerca honoris causa in business administration conferito dall'Università di Toledo (Ohio) l'8 maggio 2011
Laurea magistrale honoris causa in giurisprudenza conferita dal Walsh College of Accountancy and Business Administration di Troy (Michigan) il 30 gennaio 2013
Laurea magistrale honoris causa in ingegneria meccatronica conferitagli il 2 ottobre 2017 dall’Università degli Studi di Trento presso il Polo della Meccatronica di Rovereto, per l'«eccezionale professionalità, impegno ed efficacia di Marchionne nella gestione di diverse realtà industriali ai massimi livelli internazionali». |