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Spagna - Catalogna - La "Sentenza Catalana" è abnorme |
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Scritto da Giovanni Di Cecca |
Martedì 15 Ottobre 2019 08:46 |
>>> Breve storia della Catalogna del XX e XXI Secolo A distanza di due anni dalla dichiarazione di indipendenza del 10 ottobre 2017 della Catalogna dalla Spagna, sono arrivate le sentenze, probabilmente abnormi, del processo contro i 12 leader indipendentisti catalani.
Dove eravamo rimasti Il 10 ottobre 2017 Carles Puigdemont dopo il referendum e la proclamazine unilaterale di indipendenza dalla Spagna (tra l'altro la Catalogna è una delle regioni più ricche della Spagna) ma sospese la dichiarazione per cercare un dialogo con Mardid, quella che chiamammo CatExit. Dopo due annidi processo che ha visto tra i testimoni anche l'ex Primo Ministro Mariano Rajoy il Tribunale Supremo spagnolo ha emesso le seguenti condanne: Junqueras: 13 anni
Forcadell: 11, 5 anni
Sànchez: 9 anni
Cuixart: 9 anni
Romeva: 12 anni
Turull: 12 anni
Bassa: 12 anni
Forn: 10 anni e 6 mesi
Rull: 10 anni e 6 mesi
Vila, Mundó y Borràs: 1 anno
Nove leader indipendentisti – sia ex membri del governo guidato dal presidente Carles Puigdemont, sia leader di organizzazioni della società civile – sono stati condannati per il reato di sedizione, che punisce una rivolta pubblica contro l’autorità; nessuno è stato invece condannato per il reato più grave, la ribellione, che si verifica solo quando c’è un uso della violenza finalizzato a rovesciare l’ordine costituzionale. Quattro ex ministri sono stati condannati anche per il reato di malversazione, cioè gestione illecita di fondi pubblici. Altri tre imputati, gli unici che non si trovano in carcere preventivo, sono stati condannati solo per il reato di disobbedienza. Dopo la sentenza, inoltre, il giudice Pablo Llarena, del Tribunale Supremo, ha riattivato il mandato di arresto europeo per Puigdemont, per i reati di sedizione e malversazione: una richiesta di estradizione per Puigdemont, che però includeva anche il reato di ribellione, era già stata esaminata da un tribunale tedesco lo scorso anno, ma era stata bocciata. La condanna più grave è stato inflitta all’ex vicepresidente del governo indipendentista catalano Oriol Junqueras, del partito Esquerra Republicana (ERC), di sinistra. Junqueras è stato condannato a 13 anni di carcere per sedizione, aggravata per la sua carica di vicepresidente, e malversazione. L’ex presidente del Parlamento catalano, Carme Forcadell, è stata condannata a 11 anni e 6 mesi di carcere, mentre Jordi Cuixart e Jordi Sànchez, leader di due organizzazioni indipendentiste della società civile (Òmnium e Assemblea Nazionale Catalana) a 9 anni. Nessuno degli imputati in custodia cautelare è stato condannato a meno di 9 anni di carcere. Sentenze piuttosto dure che, però, a mio avviso, non hanno in considerazione quelle che possono essere le conseguenze di sommovimenti di popolo che in queste ore si stanno preparando in Catalogna, e che potrebbero sfociare in rivolte molto più sanguinose, un po' come avvenne nella Ex Jugoslavia negli anni '90. Certo, forse è una visione più estremistica, ma quando in mezzo c'è una moltitudine popolare che ambisce (e lo dimostra nei modi democratici visti finora) ad una volontà di indipendenza, se abbiamo fatto nostre le nozioni che la Storia ci insegna altre sono le strade da intercorrere e non quelle repressive. Felipe VI di Borbone ha la possibilità, come sovrano, di non ripetere il gravissimo errore storico del suo antenato napoletano Ferdinando IV di Napoli, che tramutò in un bagno di sangue la Rivolta Napoletana del 1799. A Distanza di CCXX (ovvero 220) anni sarebbe molto, molto pericoloso... |