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Euro 2020 - Napoli in festa per la Seconda Coppa Europa a distanza di 53 anni - Photogallery Stampa
Scritto da Giovanni Di Cecca   
Lunedì 12 Luglio 2021 09:01

 

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Come spesso capita, quando ci sono i grandi campionati, Europeo o Mondiale, in particolare, la nostra Nazionale o viene data per vincente, come accadde ad Italia '90, oppure non viene considerata.

Eppure, se devo spaziare nei miei ricordi di 40enne, che ha avuto la fortuna di vedere la Coppa del Mondo del 1982, 2006 ed oggi la Coppa Europa, dopo il durissimo colpo di Trezeguet al Golden Gol contro la Francia nel 2000 (che tutto sommato ancora reclama vendetta) e l'Europeo del 2012, quando fummo affossati 4 a 0 da una Grandissima Spagna (vendicata in semifinale), noi come Nazionale, abbiamo sempre dato il massimo nei momenti più complessi della nostra vita sociale.

 

 

Nel 1982 si usciva dallo scandalo della P2, della strage di Bologna, dall'abbattimento del DC9 Itavia, dal Terremoto dell'Iripina, ma soprattutto da scandalo del Calcio Scommesse, che aveva infangato il nostro Blasone del Calcio mondiale.

Zoff, Conti, Rossi, Altobelli, Scirea, Tardelli (l'ulro più imitato nella storia del Calcio dopo il gol contro la Germania), giusto per citare alcuni nomi, riuscendo a vincere un girone infernale, e al tempo stesso leggendario (tra l'altro era l'11 luglio 1982...), tanto che ancora oggi il Campionato 2006 è una stella, ma non ha lasciato lo stesso impatto.

Nel 2006, invece, si usciva dallo scandalo Calciopoli che vide retrocessa la Juventus, e la revoca del 28° Scudetto.

Quella Nazionale, che secondo me, ormai a distanza di tanti anni, intuì che si poteva vincere, e quella convinzione fu tutto nel primissimo piano degli occhi del rigore a pochi minuti dalla fine tirato da Francesco Totti, nell'ottavo di finale Italia - Australia.

Anche in quella occasione il Blasone Azzurro fu infangato, e dimostrammo, soprattutto a Dortmund in quella Italia - Germania, che considero, per pathos, per agonismo, per lo stadio interamente tedesco con pochissimi sparuti tifosi azzurri, la partita del Secolo XXI, vinta non ai rigori, ma sul campo al 119° con uno splendido Gol di Fabio Grosso e la perla finale di Del Piero al 120°.

La finalissima Italia - Francia, l'ho rivista in fotocopia con l'Inghilterra ieri sera.

Sotto di un gol a pochi minuti, dall'inizio, grande possesso palla, freddezza nel giocarsela e qualche colpo di sfortuna  nel non chiuderla prima dei rigori.

Di questa storia per molti versi Made in Naples, da Lorenzo Insigne che ha segnato il gol contro il Belgio con un tiro a giro  da cineteca, a Di Lorenzo (difensore del Napoli) che ha fatto un grandissimo lavoro in difesa, ma soprattutto di Gigio Donnarumma, che è riuscito a parare l'impossibile rendno la nostra estrema difesa insormontabile.

Nel 2020 (ovvero 2021) si doveva riscattare la mancata partecipazione al Mondiale 2018, smacco impossibile da sopportare, ma a parte quest'altro infagamento del Blasone, che pure c'era, l'Italia doveva dimostrare di essere un Paese  capace di rinascere da se stesso dopo il primo post pandemia da SarsCov2 che tanti lutti e tanto dolore ha dato (e tutto sommato continua a dare) dal quel sabato 22 febbraio 2020 tarda sera, quando andammo a letto con alcuni contagiato in terapia intensiva e ci svegliammo la domenica mattina con il nord colpito dalla moltitudine di ricoveri.

Napoli ieri sera era al delirio, ma ad impatto credo meno della Coppa Italia vinta nel 2020, con meno  auto sul Corso Umberto rispetto ad allora.

La viariante Delta fa paura, ma nessuno  ha resistito a scendere in piazza e a fare i caroselli con le bandiere verso Piazza Trieste e Trento, ormai il luogo simbolo delal città per celebrare le vittorie calcistiche.

Dopo una notte reltivamente insonne, mentre sono qui a scrivere queste parole, ho ancora il frastuono dei clacson ed il dubbio che sia stato solo un bel sogno.....

TUTTO VERO: ITALIA CAMPIONE D'EUROPA

 

Photogallery - Napoli - Italia Campione d'Europa - I Festeggiamento 12-07-2021

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Periodico mensile registrato presso il Tribunale di Napoli Num. 45 dell' 8 giugno 2011
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