Napoli crocevia del Mediterraneo sulla risorsa acqua e la transizione ecologica con un’importante conferenza: “Italia al centro del Mediterraneo - Acqua bene indispensabile nella strategia per la transizione ambientale”.

Un vero focus sulla gestione sostenibile delle risorse idriche nell’Appennino meridionale e nelle isole Sardegna e Sicilia aula magna del centro ricerche di San Giovanni a Teduccio Cesma dell’Università Federico II di Napoli.

Dopo i saluti istituzionali dell’avv Antonio Tosi, presidente centro studi TE.AM, del Presidente dell’Ente Idrico Campano, Luca Mascolo, del direttore del CESMA, Leopoldo Angrisani.

Interventi di Stefania Capaldo, Vice Presidente Nazionale Federalberghi Terme, Fulvio Bonavitacola, Vice – Presidente della Regione Campania e Assessore all’Ambiente, il direttore del CESMA Leopoldo Angrisani,

Avv Antonio Tosi presidente centro studi TE.AM,

il Presidente dell’Ente Idrico Campano, Luca Mascolo,

Gianni Lampis Assessore all’Ambiente Regione Sardegna,

Laura d’Aprile Capo Dipartimento Ministero della Transizione Ecologica, Endro Martini, Presidente Italy Water Forum

Ha presieduto e moderato il professor Michele di Natale.

Il convegno ha voluto fare il punto sullo stato della situazione idrica del Sud focalizzandosi sulla gestione delle risorse idriche dell'appennino meridionale patrocinato dall'università Federico II, dal Cesma in collaborazione con il centro studi TE.AM per il territorio e l’ambiente, dal Centro Studi Internazionale per il Territorio, l’Ambiente e i Beni Culturali di Italy Water Forum.

Purtroppo nonostante fosse un convegno organizzato nella giornata dedicata alla terra e focalizzata all'acqua come bene sostenibile e fondamentale, nessuno dei ministri era presente ma il parterre era di alto livello c'era il presidente del Italy water forum che ha fatto un discorso basandosi sulla situazione idrogeologica dell'acqua potabile e la dottoressa Capaldo sul termalismo il tutto preceduto e moderato dal professor Di Natale.

Secondo Stefania Capaldo vicepresidente Nazionale federalberghi “Vogliamo rivalutare questo settore del turismo della salute che prima della pandemia godeva di alti profili da Salsomaggiore a Montecatini, il mondo delle terme era un mondo dorato il 90% era accreditato presso il servizio sanitario nazionale, abbiamo perso decine posto di lavoro.

“Dobbiamo riconsiderare le terme come luoghi sicuri, da noi venivano dalla Germania, dobbiamo rivalutarlo e focalizzarci su un'offerta qualificata e integrata per dare una marcia in più alle risorse del nostro territorio.

A metà giugno si organizza a Napoli un grande evento Lego Mondo che vedrà insieme i rappresentanti dei paesi del Mediterraneo su temi importanti come la risorsa acqua e mezzogiorno il 50% di dispersione idrica purtroppo dovuto non solo alla vecchiaia ma anche a difficoltà di risorse idriche.

Secondo l’ onorevole Fulvio Buonabitacola vice presidente della Regione Campania, che ha introdotto i lavori, il PNR dovrebbe portare 200 milioni di euro per una rivoluzione strutturale, ed altri 300 milioni di euro da fondi regionali quindi teoricamente i soldi ci sarebbero per una rivoluzione strutturale.

Vera Corbelli segretario generale dell'autorità di distretto Appennino dell'Italia meridionale “Abbiamo acqua a sufficienza ma non la sappiamo gestire bene, lo stato qualitativo è molto alto ma la gestione è deficitaria sempre basandosi sulla attrezzatura e sulla struttura obsoleta abbiamo acque sotterranee molto valide attingiamo da loro per l'ottanta per cento delle nostre esigenze però queste acque vanno tutelate, i tavoli istituzionali sono importanti ma le criticità richiedono interventi strutturali”.

Altro aspetto del convegno degno di interesse la presenza di inquinanti emergenti nelle risorse idriche e nella qualità delle acque che è venuto fuori dall' intervento del dottor Trifuoggi della facoltà di chimica dell'università di Napoli e sono uscite delle informazioni di prodotti chimici organici ed inorganici per cui ci sono delle inquinanti che in base ai casi clinici e agli studi scientifici potrebbero emergere come dannosi.

Come anche la presenza di microplastiche e nanoplastiche nell'acqua che purtroppo mettono a rischio la nostra salute ancora più di quelli che possono essere i detersivi o il materiale cosiddetto inquinante, purtroppo la ricerca delle microplastiche deve essere valutata in base a criteri di valutazione molto precisi.

Si è preso in considerazione l'acqua sotto il profilo strettamente economico su investimenti strutturali e dispersione con Laura d'Aprile del dipartimento MITE, Rosario Mazzola dell'università di Palermo e coordinati dal professor Mustilli economista dell'università Vanvitelli hanno focalizzato gli interventi basandosi sui dati accademici dell’alta dispersione sul nostro territorio che è il punto debole venuto fuori da tutti gli interventi.

Photogallery - Napoli - Conferenza Nazionale sulla risorsa Acqua - 22-04-2022

Photo by Andrea Carlino

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