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Guerra in Ucraina - Putina alla Nazione smobilita 300.000 riservisti Stampa
Scritto da Giovanni Di Cecca   
Mercoledì 21 Settembre 2022 11:24

Dopo le contro offensive ucraine nella regione del Donbass e la riconquista ucraina di olter 6.000 Km2 di territorio che era caduto in mano Russa dall'inizio dell'invasione a febbraio 2022, tra stizza e paura, Putin, in un discorso che doveva essere lanciato ieri sera e rinviato a questa mattina, ha dichiarato la semi mobilità generale richiamando 300.000 soldati per tentare in assalto nelle regioni del Donbass.

Sempre in quella zona si dovrebbero tenere dei referendum di annessione di quelle regioni alla Russia, e Mosca vorrebbe usare come casus belli l'attacco a quelle zone come un attacco stesso alla Russia e quindi contrattaccare.


Le regioni che vorrebbe portare al voto sono: il Luhansk e Kherson, occupati dall’esercito di Putin, ma anche Zaporizhzhia e il Donetsk dove i russi stanno subendo i successi della controffensiva e stanno perdendo un controllo che già non era totale. In più, anche nella Crimea annessa da Mosca nel 2014 si prepara il voto.

I referendum si dovrebbero tenere dal 23-09 al 26-0-2022, e a Zaporizhzhia il 23 settembre 2022

 

E' evidente che senza osservatori internazionali si tratterebbe di un referendum fantoccio e manco a dirlo per nulla democratico.

Nel discorso alla Nazione ha sottolineato: «l'obiettivo dell'Occidente, che non vuole la pace in Ucraina, è l'indebolimento e la distruzione della Russia» come già avvenuto con l'Unione Sovietica. Quanto all'attacco a Kiev, «gli obiettivi principali dell'operazione speciale rimangono invariati», una operazione che «era necessaria per combattere i nazisti e liberare il Donbass, oggi quasi completamente liberato».

Ed ancora: «La Russia farà di tutto per garantire lo svolgimento dei referendum». Il presidente russo ha quindi lanciato un minaccioso richiamo sul ricorso alle armi nucleari: «L'Occidente ha superato oltre i limiti dell'aggressione alla Russia. Sono loro a ricattarci sull'uso delle armi atomiche. Ma all'Occidente dico: abbiamo tanissime armi con cui rispondere. E useremo ogni strumento per difendere il nostro popolo».

«È nostra tradizione storica e destino del nostro popolo fermare coloro che cercano il dominio mondiale, che minacciato di smembrare e rendere schiava la madrepatria. È quello che stiamo facendo ora, e credo nel vostro sostegno», ha detto poi Putin ha concludendo il suo intervento.

«Non posso fare a meno di sottolineare che oggi combattiamo non solo con l'Ucraina e l'esercito ucraino, ma con tutto l'Occidente», lo ha dichiarato il ministro della Difesa russo Serghiei Shoigu, ripreso dalla Tass

E' ovvio che un simile atteggiamento usando anche lo spauracchio dell'arma atomica indica un chiarissimo stato di debolezza politica e militare, ma indica anche una debolezza economica in quanto sia le sanzioni, sia anche la Borsa stanno bruciando miliardi di rubli di fatto rendendo il potere d'acquisto molto più ridotto, che neanche, dobbiamo immaginare, le speculazioni econimiche sul gas stanno

E fare la guerra, da sempre, costa...

Ed è il giornale britannico The Guardian a riportare la notizia che  dati di Google Trends hanno mostrato un'impennata nelle ricerche di Aviasales, il sito web più popolare in Russia per l'acquisto di voli, dopo che l'annuncio del presidente russo ha fatto temere che gli uomini 'abili' al combattimento non potessero espatriare.

Secondo Aviasales, i voli da Mosca verso Georgia, Turchia e Armenia, destinazioni che consentono ai russi di entrare senza visto, sono andati esauriti dopo pochi minuti dall'annuncio di Putin.

Nel giro di poche ore, anche i voli diretti da Mosca verso Azerbaigian, Kazakistan, Uzbekistan e Kirghizistan hanno smesso di comparire sul sito web. Anche alcune rotte con scalo, tra cui quella da Mosca a Tbilisi, non erano disponibili. I voli più economici da Mosca a Dubai costavano più di 300.000 rubli (quasi 5mila euro), circa cinque volte il salario mensile medio.

 

Video - Discorso di Putin


 

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Periodico mensile registrato presso il Tribunale di Napoli Num. 45 dell' 8 giugno 2011
ISSN 2239-7035 (del 14 luglio 2011)
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