Mondiali 2018 - Disfatta Italia - Esonerato Ventura - Tavecchio non molla |
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Scritto da Redazione |
Giovedì 16 Novembre 2017 09:39 |
Presenterò questa proposta in modo che il consiglio discuterà su questo". Così il presidente della Figc Carlo Tavecchio, al termine della lunga riunione di oggi in cui è stato deciso l'esonero del ct Gian Piero Ventura.
La Federcalcio ha diffuso un comunicato sull'esonero di Gian Piero Ventura e sull'esito dell' incontro. "Nel corso della riunione convocata dal presidente della Figc Carlo Tavecchio - è scritto nella nota - alla quale hanno preso parte i presidenti delle componenti federali Gravina, Nicchi, Sibilia, Tommasi e Ulivieri è stato avviato un confronto a seguito della mancata qualificazione della Nazionale ai Mondiali di Russia 2018.
"Carlo Tavecchio ci ha comunicato che non intende dimettersi dalla presidenza della Figc: noi pensiamo che non si possa non ripartire dalle elezioni". Lo ha detto Damiano Tommasi, presidente dell'Assocalciatori, lasciando la Federcalcio mentre era ancora in corso il vertice delle componenti convocato da Tavecchio, dopo la mancata qualificazione dell'Italia al Mondiale. "Ci sara' forse a breve un consiglio federale per prendere una decisione", ha aggiunto Tommasi.
"A breve ci sarà un consiglio federale dopo questa riunione in cui si è parlato dell'esonero di Ventura e della volontà di Tavecchio di non dimettersi. Il presidente porterà un programma sul quale chiederà la fiducia". Lo ha dichiarato Cosimo Sibilia, presidente della Lega Nazionale Dilettanti, al termine della riunione in Federcalcio. "Noi per andare avanti così? Prima vedremo cosa dirà nel consiglio federale e poi ci esprimeremo, non in modo pregiudiziale", ha aggiunto Sibilia. "Abbiamo preso atto della sua decisone e ora faremo un passaggio col nostro consiglio direttivo - ha detto Sibilia a proposito delle comunicazioni di Tavecchio - Assolutamente non si è parlato del futuro ct".
Addio degli Azzurri a Russia 2018. Oggi riunione della Figc, dopo la clamorosa esclusione dai Mondiali di calcio. Il ministro Lotti attacca: "Il calcio va rifondato del tutto, ma le dimissioni riguardano Ventura e Tavecchio". Malagò se la prende in particolare col n.1 federale: "Fossi in lui mi dimetterei; Ventura una scommessa persa".
Il calcio italiano è sotto assedio, mentre il ct Ventura resiste nella scelta delle non-dimissioni e diventa un caso a sè (ma è già caccia al successore, con Carlo Ancelotti che risulta il più amato dagli italiani): il giorno dopo la Caporetto del pallone è inevitabile bufera sul governo federale che gestisce la seconda mancata qualificazione al mondiale della storia. Su Tavecchio piovono critiche da Malagò che lo invita alle dimissioni, da Lotti che invoca il coraggio del cambiamento e dalle critiche di politici, allenatori, presidenti, giocatori, con poche voci fuori dal coro. Tutti chiedono una rifondazione. "Siamo profondamente amareggiati e delusi per la mancata qualificazione al Mondiale, è un insuccesso sportivo che necessita di una soluzione condivisa", dice Tavecchio all'Ansa prima di lasciare Milano. L'intenzione di non mollare era gia' filtrata prima di Italia-Svezia, di fronte agli scenari pessimistici. Ora le critiche arrivano anche dal calcio ma il presidente federale, che si era dato 48 ore di tempo di riflessione, domani incontrerà le componenti federali: con i suoi vice Sibilia e Ulivieri, l'Aic, l'Aia, la Lega Pro parlerà di Ventura e della chiusura del suo contratto e del nuovo ct. Ma anche delle scelte da condividere per ripartire. Gravina ha chiarito, la C non si sfilerà dal consiglio, e al momento l'esecutivo Figc non sembra intenzionato a fare passi indietro. "Da anni siamo i soli a parlare di calcio, spero nella riunione di domani (oggi, ndr) si faccia una programmazione", dice il presidente dell'Assocalciatori, Damiano Tommasi, all'opposizione di Tavecchio ma evidentemente ora non disposto a risolvere tutto con una richiesta di dimissioni.
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