Guerra Giorno 8°.

Attimi di terrore in diretta con Uno Mattina, il contenitore del mattino di Rai 1, quando in diretta televisiva, la collega corrispondente da Dnipro è stata presa con i fucili insieme ai cineoperatori Simone Traini e Mauro Folli (e con gli altri colleghi Andrea Carrubba fotografo e Cristiano Tinazzi freelance journalist)

Le truppe  dei regolari delle forze ucraine, in evidente stato di paranoia, hanno fermato i corrispondenti accusati di essere degli inflitrati russi.

Le traduzioni sono confuse, un uomo dice che non si devono fare immagini.

Stefania ha spiegato agli altri colleghi della stampa, che sono arrivati prima da loro, mentre erano in diretta, che le hanno fatto interrompere il collegamento portandola via, con le mani alzate.

L’ufficio stampa del ministero degli Esteri ucraino, con il quale si sono messi in contatto, parlano con gli ucraini e si spiegano, gli animi si tranquillizzano.

Un brutto quarto d'ora, come si suole dire, che è anche questo il racconto di quello che sta accadendo in Ucraina e quanto siano tesi i nervi della resistenza

Alla fine della brutta storia, solo un "Sorry" da parte delle forze Ucraine