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Mafia - Trovato il covo di Matteo Messina Denaro Stampa
Scritto da Giovanni Di Cecca   
Martedì 17 Gennaio 2023 12:28

Dopo l'arresto del super latitante Matteo Messina Denaro, i Carabinieri del ROS hanno trovato anche il covo, l'abitazione in cui il boss di Cosa Nostra abitava.

Il super latitante si faceva chiamare Andrea Bonafede e con queste Carta SSN si è fatto curare di un tumore al Colon, da quanto si apprende, in una clinica privata di Palermo, e qui avrebbe eseguito anche il trattamento chemioterapico post inervento.


Sempre nella giornata di ieri, i Carabinieri hanno perquisito la casa del super latitante, e stando a quanto si appredende dall'Arma, è un'abitazione "normale", situata nel centro di Campobello di Mazara (Trapani), dove sono stati trovati abiti di lusso, profumi ricercati ma non sono state trovate, al momento, armi.

Sul luogo indagano i RIS dei Carabinieri.

Secondo il Generale dell'Arma Mario Mori, ex comandante del ROS ed ex Direttore del SISDE (l'ex servizio segreto italiano civile, attivo dal 1977 al 2007, ed attualmente tramutato in AISI), che il 15 gennaio 1993 catturò il capo dei capi di Cosa Nostra Totò Riina, ha dichiarato: «Ho pensato che con la cattura di Messina Denaro, Cosa nostra operativa era finita. L’arresto di Riina è stato l’alfa, l’inizio, quello di Messina Denaro l’omega, la conclusione», ed aggiunge: «Si è conclusa l’epoca dei Riina, dei Provenzano, dei Badalamenti, questa parte è finita. Anche se resta forte la cultura mafiosa, il sentire mafioso».

Arrestato il super latitante, e di fatto decapitato Cosa Nostra, nell'accezione di quella stragista, come, purtroppo, le cronache nel corso dei decenni hanno raccontato, si cerca ora la rete dei fiancheggiatori del Boss.

Oltre all'incensurato che ha portato di persona il boss alla clinica, attualmente indagato per favoreggiamento, i Carabinieri stanno indagando il medico che aveva in cura Andrea Bonafede, ovvero l'ex super latitante Messina Denaro, ma anche medico della persona reale (a cui non è ancora chiaro, ma si sta indagando, se si tratta semplicemente di furto di identità o meno), che ha la stessa età del Boss ed al quale sono stati prescritti i farmaci per la cura del tumore da cui è affetto il super boss della Mafia.

30 anni + 1 giorno dall'arresto di Riina, cade anche l'ultima testa, dopo Bernardo Provenzano della Mafia come l'abbiamo conosciuta.

Aveva ragione Giovanni Falcone che sosteneva che la Mafia è un prodotto umano e come tale ha un inizio ed una fine, oppure è solo l'espressione stessa del male e come tale cambia pelle, ma continua a strisciare sulla Terra in antitesi al bene?

 

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Periodico mensile registrato presso il Tribunale di Napoli Num. 45 dell' 8 giugno 2011
ISSN 2239-7035 (del 14 luglio 2011)
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