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MONITORE NAPOLETANO
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Carlo Lauberg ed Eleonora de Fonseca Pimentel
Anno CCXXV

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Direttore: Giovanni Di Cecca

Il Sacro Fuoco di Olimpia Stampa
Scritto da Giovanni Di Cecca - Virginia Bellino   
Venerdì 27 Luglio 2012 01:00

Ogni volta che si parla di olimpiadi, un brivido percorre sempre la schiena, come se ci si riferisse ad un qualcosa di sacro ed immaginifico. Ognuno di noi, dal più grande al più piccino, non può fare a meno di dare anche solo una sbirciatina a questa sempre affascinante manifestazione sportiva. Forse, perché cade una volta ogni quattro anni, o magari perché diventa un evento mediatico, dal quale, pure volendo, non ci si può sottrarre...

Ma quando nascono le Olimpiadi? La loro origine risale al lontano 776 a.C. in terra di Grecia, ad Olimpia. Essendo i giochi dedicati agli Dei, la loro importanza era tale che spesso venivano presi come riferimento per contare il tempo (un po' come i Romani contavano a partire dalla Fondazione di Roma: 1 a.U.c. = 753 a.C. = III anno dalla 5 Olimpiade = ecc.). Le Olimpiadi si svolgevano ogni 4 anni, ed avevano un valore ludico, politico e militare. È noto infatti che, per poter permettere lo svolgimento dei Giochi, le guerre venivano interrotte con la cosiddetta "Tregua Sacra" (od anche Pax Olimpica) ed è anche vero che molte delle paci, o accordi di guerra, venivano effettuati durante questo periodo. Ma quali erano i primi giochi? Nella Prima Olimpiade ci furono solo gare di velocità (principalmente corsa), poi nel corso del tempo furono introdotte diverse altre gare, come la corsa dei carri, lotta (oggi lotta greco-romana), lancio del disco, ecc. I giochi si svolsero con continuità fino a circa il 277 d.C. Poi dal 277 al 369 furono sospese, ed infine soppresse per ordine dell'Imperatore Teodosio (nel 393 d.C.), spinto da una esplicita richiesta del Vescovo di Milano, Ambrogio, che vedeva in essi corruzione e riti pagani in aperto contrasto con la religione cattolica.


Per 1503 anni i Giochi rimasero solo un ricordo dell'Arcadia. Ci volle la "Santa follia" di un nobile francese, Barone Pierre de Coubertin, che spese gran parte del suo patrimonio a girare il mondo per cercare consensi al suo progetto. Alla fine riuscì ad ottenere nel 1894 l'approvazione dell'Unione Francese dello Sport. Ora non restava che stabilire dove e quando. Il Barone avrebbe voluto come sede della prima Olimpiade moderna Parigi, ma la scelta cadde su Atene per il 1896. L'apertura della prima Olimpiade moderna, iniziò con una solenne cerimonia cui partecipò anche Re Giorgio I di Grecia, avvenuta nell'antico Stadio di Pericle, ristrutturato grazie ad una sottoscrizione popolare.

La frase di apertura che, a tutt'oggi è rimasta quasi invariata, fu: "Dichiaro aperti i giochi della I Olimpiade dell'era moderna". Va sottolineato che l'Italia non partecipò ai primi giochi olimpici.

Le gare della prima edizione furono: Atletica leggera, Ciclismo, Ginnastica, Lotta Greco Romana, Scherma, Nuoto, Tiro, Sollevamento pesi, Tennis, e la Maratona. Di quella olimpiade, forse, la cosa più importante è la vittoria nella gara della Maratona da parte del greco Spiridion Louis, che divenne Eroe nazionale greco (gara che fu introdotta per rendere epico il gesto di Filippide che fece di corsa, appunto, i 40 Km che separano Maratona da Atene, per annunciare la vittoria dell'esercito Ateniese sui Persiani, morendo, stremato, poco dopo). Ogni vincitore veniva cinto con rami d'ulivo, invitato a compiere il giro d'onore e al suo ritorno era trattato come un eroe. Occorre sottolineare che queste prime Olimpiadi, così come le Olimpiadi dell'antica Grecia erano riservate esclusivamente agli uomini. Da allora i Giochi avvengono ogni 4 anni.

Disgraziatamente, la Pax Olimpica non fu rispettata, per eventi bellici, nel 1916, 1940 e 1944 (ma rimangono comunque contati come cronologia, esattamente (la VII, la XII e XIII edizione).

L'Italia ha ospitato solo una volta i Giochi, nel 1960 a Roma, rimasta negli annali per l'incredibile scenografia naturale, che diede risalto al valore e allo Spirito Olimpico.

Quest’anno ricorrono i giochi della XXX Olimpiade dell’era Moderna, e si torna a Londra.

Il rapporto di Londra con i Giochi Olimpici è abbastanza particolare, poiché è la città europea che ha ospitato i Giochi per ben tre edizioni (compresa questa) restituendo nei primi due casi la dignità ed il rispetto che questa antica e sacra manifestazione merita.

Nel 1908, dopo i giochi olimpici del 1896, del 1900 e quelli quasi farsa del 1904 a Sanit Louis, le Olimpiadi di Londra, restituirono lo spirito originario, ed allungarono il percorso della Maratona dagli originali 40 Km (come detto la distanza da Maratona ad Atene) di 2 Km (gli attuali 42 Km). Doveva originariamente partire dal Castello di Windsor e finire allo Stadio Olimpico, con un percorso di 26 miglia esatte (pari a circa 41.843 metri) a cui gli organizzatori aggiunsero 385 iarde (ossia circa 352 metri), in modo da porre la linea di arrivo davanti al palco reale. La distanza risultante fu in tal modo di 42.195 metri; tale distanza, dopo le successive edizioni dei Giochi del 1912 a Stoccolma e del 1920 ad Anversa, venne ufficialmente adottata nel 1921 dalla federazione mondiale di atletica e divenne ufficiale a partire dai successivi Giochi di Parigi del 1924.

Come detto due edizioni consecutivi dei Giochi Olimpici, quelle del 1940 e del 1944, non si svolsero per eventi bellici (i Giochi della XI e XIII Olimpiade).

La XIII Olimpiade doveva essere celebrata per la seconda volta a Londra, ma, come detto, gli eventi bellici ebbero la meglio sulla Pax Olimpica. Nel 1948, dopo un conflitto devastante, Londra ridiede alla civiltà ed al mondo, per la seconda volta nella storia, dignità e rispetto a questi giochi.

Festeggiamo oggi i giochi della XXX Olimpiade Moderna ancora una volta a Londra.

 

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Periodico mensile registrato presso il Tribunale di Napoli Num. 45 dell' 8 giugno 2011
ISSN 2239-7035 (del 14 luglio 2011)
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