Rio 2016 Si spegne la fiaccola olimpica |
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Scritto da Redazione |
Lunedì 22 Agosto 2016 09:03 |
Poi il rito dell'Entrata degli Eroi al Maracanà che come tradizione conclude la cerimonia delle Olimpiadi, dove tutti gli atleti rimasti fanno il loro ingresso in ordine sparso in quello che è una festa di colori e musica. Portabandiera dei nostri colori è stato Daniele Lupo, storico argento nel beach volley persa contro i padroni di casa del Brasile. Prima di ieri immaginavodi essere molto più cattivo nell'analisi della spedizione azzurra in terra di Brasile, ma il bronzo finale di Frank Chamizio, mi ha fatto mitigare i miei intenti, solo perché si è eguagliati Londra 2012 in termini di bottino Un bottino di medaglie molto più prezioni di quello di 4 anni fa dove vincemmo gli stessi 8 ori (ma nella scherma andammo meglio) ma con meno medaglie d'argento e più bronzi (8 ori, 9 argenti e 11 bronzi) Questi giochi inece vedono portare a casa un bottino più "prezioso" fatto di 8 ori 12 argenti e 8 bronzi. Ma è veramente un traguardo? In effetti, almeno a mio parere non del tutto, perché la maggior parte delle medaglie d'argento sono venute negli scontri a 2, ovvero 3 medaglie nella scherma (ovvero tre finali perse) 3 nel tiro (fossa maschile, doppia fossa maschile e skeet, ma in questo caso era oro e argento), palla a volo, palla a nuoto, beach volley, se si contano i podi persi potevamo essere di buon grado 6 se non quinti nella graduatoria delle medaglie d'oro. Ma una cosa è l'analisi ed altro è rendere onore agli eroi che hanno conquistato l'immortalità nei giochi dei 5 cerchi. Non possiamo non soffermarci anche sulle medaglie di legno: 10 quarti posti. E’ una costante per lo sport italiano, da sempre abbonato anche ai legni. Forse statisticamente è tutto nella norma, ma l’amarezza rimane. Soprattutto se i podi sfumati pareva davvero a un passo. Come i 200 stile libero di Federica Pellegrini, 1’55”18 contro l’1’54”92 per il bronzo dell’australiana Emma McKeon, probabilmente la delusione maggiore. O quello di Petra Zublasing della carabina 3 posizioni, a causa di un ultimo tiro sballato da 9.2, o ancora del tiro con l’arco femminile a un passo dall’impresa.
Per Vanessa Ferrari è ormai una maledizione: quarta nel corpo libero a Londra 2012 e quarta anche a Rio 2016 nella probabile ultima gara della carriera. La ginnasta azzurra, però, in Brasile non è stata del tutto perfetta. Questa volta i giudici non hanno colpe. Ai piedi del podio anche la squadra di ritmica che avrebbe potuto regalare una medaglia in extremis all’Italia, così come Antonella Palmisano che nei 20 chilometri di marcia è stata battuta (anche) dalla discussa cinese Liu Hong.
Tornano in patria con due legni a testa pure canottaggio (doppio senior e 4 senza pl) e scherma, che se nel fioretto maschile può arrabbiarsi per un podio alla vigilia quasi certo, nella sciabola femminile deve solo applaudire una squadra che si è spinta ben oltre le proprie abilità. L'amaro rimane per le imprese rimaste ad un passo dalla gloria olimpica (e se 10 legni diventavano bronzi... beh... parlavamo di altro oggi...) Cosa rimarrà, invece come Momenti Olimpici di questa Rio 2016. Se la mancata stretta di mano tra l'israeliano e l'egiziano è segnata nei momenti più brutti di tutta Rio 2016 (si può schermagliare in tutti i campionati di questo mondo, ma non alle Olimpiadi, è praticamente un sacrilegio), le storie, i momenti e le favole olimpiche che rimarranno negli annales, secondo noi del MONITORE NAPOLETANO sono questi: - L'oro a 54 anni dopo un tumore per il velista Argentino Santiago Lange ed infine i più romantici Ora si guarda a Tokio 2020 e si spera, entro l'anno prossimo di poter riospitare i giochi della XXXIII Olimpiade a Roma dopo quelli, a tutt'oggi memorabili, del 1960, che hanno lasciato nella mente e nel cuore degli sportivi di ieri e di oggi un segno indelebile soprattutto in quella Maratona vinta da Abebe Bikila a piedi nudi per le strade di Roma
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